PERTICARI, Giulio
Simona Brambilla
PERTICARI, Giulio. – Nacque a Savignano sul Rubicone, in Romagna, il 15 agosto 1779, primogenito del conte Andrea e della contessa Anna Cassi; dal matrimonio nacquero [...] suscitarono vastissima eco, anche presso Giacomo Leopardi. Nel primo, sulla scorta dell’interpretazione trissiniana del Devulgarieloquentia ripresa da Gian Vincenzo Gravina e Giusto Fontanini, Perticari teorizzò la derivazione del volgare illustre ...
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Amor che ne la mente mi ragiona
Vincenzo Pernicone
È la seconda, dopo Voi che 'ntendendo, delle tre canzoni commentate nel Convivio; è citata nel DevulgariEloquentia (II VI 6) come esempio di poesia [...] gentile donna di cui aveva fatto menzione ne la fine de la Vita Nuova (Cv II II 1). Tale identificazione A., Opere minori, a c. di A. Del Monte, Milano 1960, 21; D. De Robertis, Il libro della Vita Nuova, Firenze 1961; ID., Le Rime di D., in ...
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GUARINI, Alessandro, il Giovane
Monica Cerroni
Nacque a Ferrara da Battista e Taddea Bendidio verso il 1563, essendo diciottenne nel 1581, quando, con l'appoggio del cardinale Ippolito d'Este, entrò [...] questa forma metrica dal giudizio dantesco nel Devulgarieloquentia di presunta inferiorità rispetto ad altri generi inclinazioni rivelano i pochi versi del G. raccolti nelle Rime scelte de' poeti ferraresi antichi, e moderni… (ibid. 1713, pp. 302 ...
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MANFREDI, Ugolino
Armando Antonelli
Nacque a Faenza da Alberigo e da Beatrice, di cui non conosciamo il casato, probabilmente intorno alla metà del Duecento.
Appartenne a un'importante famiglia guelfa [...] fosse dovuta alla conoscenza diretta del M., o piuttosto dipenda da suggestione dantesca. Infatti il M. compare nel Devulgarieloquentia in un luogo del testo in cui si discute della diversità linguistica ravvisabile in quegli abitanti che vivono in ...
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Edizione Nazionale
Francesco Mazzoni
. L'idea di un'edizione completa, e tutta criticamente fermata, delle opere di D., risale (trascurando volutamente gli acuti ma parziali assaggi della filologia [...] in cui ancora mancavano i moderni sussidi per lo studio comparato dei codici. Nel 1896 comparve il DevulgariEloquentia nell'edizione procurata da Pio Rajna, prima rigorosa applicazione del metodo lachmanniano alla filologia italiana e dantesca ...
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MARTELLI, Lodovico
Paola Cosentino
– Nacque a Firenze il 31 marzo 1500, da Lorenzo di Niccolò. Il nome della madre è ignoto.
Il padre fu attivo nel governo repubblicano del 1527-30. Dal matrimonio nacque [...] in discussione l’autenticità del Devulgarieloquentia dantesco da poco rimesso in circolazione volontario, anche se questa è la versione di un epigramma latino di Varchi (De Ludovico Martello). Nel sonetto Gaddo io men vo lontan da i patrii liti, ...
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VINAY, Gustavo
Ileana Pagani
– Nacque il 22 marzo 1912 a Forengo, frazione dell’allora comune di Chiabrano (Torino), nella Val Germanasca, da famiglia valdese, unico figlio di Ermanno Emanuele, insegnante, [...] , 2010, p. XIV*), dedicato alla Monarchia (1950, 1956, 1962, 1965, 1966), all’Epistola ai Cardinali (1958), al Devulgarieloquentia (1956, 1959, 1960, 1962), al Convivio e alla Commedia (1956, 1960, 1965), che costituisce, sgranata nel tempo, un ...
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Martelli, Lodovico
Paola Cosentino
Nacque a Firenze il 31 marzo 1500. Il padre, Lorenzo di Niccolò, fu coinvolto nell’ultimo governo repubblicano del triennio 1527-30, prima della definitiva resa della [...] ] di necessità si vede nata dall’uso toscano e fiorentino». Martelli metteva anche in dubbio la paternità dantesca del Devulgarieloquentia («io vorrei altro segnale che il titolo a farmi certo che così fatta opera di Dante sia»), trattato su ...
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Amor, da che convien pur ch'io mi doglia
Vincenzo Pernicone
. Questa canzone (Rime CXVI) si trova citata nel commento dell'Anonimo al canto XXIV del Purgatorio, a proposito della Gentucca appena accennata [...] canzoni della rettitudine (Tre donne e Doglia mi reca), si era messo a scrivere il Convivio in prosa volgare e il DevulgariEloquentia in prosa latina, opere di grande impegno dottrinale nel campo filosofico e morale e in quello d'arte poetica. La ...
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CASTRA (Messer Osmano)
Nicolò Mineo
Di un fiorentino di nome Castra fa cenno Dante nel Devulgarieloquentia (I, xi, 3), ricordandolo come autore di una delle molte "cantiones" che si scrivevano "in [...] Dante, in Giorn. stor. d. lett. ital., suppl., XIX-XXI(1922), pp. 265-362; A. Camilli, La canzone marchigiana del "Devulgarieloquentia",in Giornale dantesco, XXV(1922), pp. 137-43; C. Previtera, La poesia giocosa e l'umorismo, Milano 1939, pp. 134 ...
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curiale
agg. e s. m. [dal lat. curialis]. – 1. agg. Della curia, relativo alla curia, nei varî sign. del termine. In partic.: a. letter. Di corte, cortigiano, aulico: mi spoglio quella veste cotidiana ... e mi metto panni reali e c. (Machiavelli)....
rettitudine
rettitùdine s. f. [dal lat. tardo rectitudo -udĭnis, der. di rectus «retto2»]. – 1. letter. e raro. L’esser diritto, andamento in linea retta: la r. della sua ossatura (D’Annunzio). 2. fig. L’essere retto in senso morale e intellettuale...