LAMBERTAZZI, Fabruzzo
Armando Antonelli
Nacque a Bologna intorno agli anni '40 del Duecento da Tommasino. Il L. non è quindi da confondere con il contemporaneo Fabruzzo di Guiduccio Lambertazzi, di [...] della canzone ricordata dall'Alighieri e l'altro del sonetto di argomento morale. Fabruzzo Lambertazzi è nominato nel Devulgarieloquentia, la prima volta in rapporto al volgare bolognese, terzo in un elenco di quattro conterranei: "Non etenim est ...
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donna
Carlo Delcorno
Vocabolo frequentissimo nell'opera dantesca, soprattutto nella Vita Nuova (208 volte). Ricorre 87 volte nelle Rime, 29 nelle Rime dubbie (contando la prosa di Rime dubbie III, che [...] secondari Riccardiano 2317 e Palatino 613), 124 nel Convivio, 94 nella Commedia (If 10, Pg 37, Pd 47), 4 volte nel DevulgariEloquentia, 26 nel Fiore, una sola volta nel Detto d'amore.
In D., come nell'italiano del Trecento oltre all'area semantica ...
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GIDINO (Ghidino) da Sommacampagna
Gabriella Milan
Nacque presumibilmente a Verona in un anno non precisabile del decennio 1320-30, come testimonierebbe un documento del 5 maggio 1352 (segnalato dal [...] importante sottolineare la comune origine veneta di molti trattati inerenti a problemi metrici, non escluso il Devulgarieloquentia che, sia pure incidentalmente, può essere ricondotto all'ambiente veronese: una spiegazione di ciò è probabilmente ...
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Parodi, Ernesto Giacomo
Dante Della Terza
Filologo e critico (Genova 1862 - Firenze 1923). Le origini remote dell'interesse del Parodi per l'opera dantesca si possono ricostruire facendo ricorso ad [...] latino nelle Epistole di D., quello del testo del DevulgariEloquentia con il suo maestro Rajna, o esaminare con un del tempo di D., di cui Egidio Colonna era stato nel De ecclesiastica potestate il teorico più radicale e intransigente e alla quale ...
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GIULIANI, Giambattista
Domenico Proietti
Nacque a Canelli, nell'Astigiano, il 4 giugno 1818 da Paolo e Maddalena Ghione, in una famiglia di modeste condizioni; il suo nome di battesimo era Jacopo, mutato [...] con un nuovo commento (I-II, ibid. 1874-75); Opere latine di Dante, I, Devulgarieloquentia eDe monarchia (ibid. 1878); II, Epistole, Egloghe, Quaestio de aqua et terra (ibid. 1882); La Commedia di Dante Alighieri raffermata nel testo giusta la ...
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FAUSTO (Fausto da Longiano), Sebastiano
Franco Pignatti
Nacque forse nel 1502 (meno probabile la data del 1512 fornita dal Turchi, p. 32) a Longiano in Romagna (prov. di Forlì); nulla sappiamo della [...] sua estensione, Dante (Commedia, Vita nova, Devulgarieloquentia, commento del Landino). Il corredo editoriale, signore di Piombino, che, dopo aver perduto lo Stato a opera di Cosimo de' Medici, nel 1548 si era ritirato a Genova. Nel 1551 ottenne per ...
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canzoni di gesta
Antonio Viscardi
. Gli studiosi unanimemente ritengono che D. abbia conosciuto le canzoni di gesta francesi, e in particolare la maggiore e la più divulgata di esse, la Chanson de Roland: [...] in quanto espressa solo " nello stile mediocre e umile " e mai nello stile tragico, che è l'oggetto dell'indagine del DevulgariEloquentia (o meglio, diremo, della parte di quest'opera che D. ha composto; è noto che in VE II IV 1 il trattatista ...
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settenario
Ignazio Baldelli
1. Il s. è considerato da D. nel De vulg. Eloq. come il verso secondo per importanza soltanto all'endecasillabo: Et dicimus eptasillabum sequi illud quod maximum est in celebritate [...] unica stanza scritta da D. iniziante con un s.: D. nel De vulg. Eloq., come si è visto, ritiene non proprio dello stile Pazzaglia, Il verso e l'arte della Canzone nel " DeVulgariEloquentia ", Firenze 1967; A.D. Scaglione, Periodic Syntax and ...
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illustre
Antonio Lanci
Pier Vincenzo Mengaldo
. Esclusivo del Paradiso, vale fondamentalmente " insigne ", " eccellente ": XVI 90 illustri cittadini; in XXII 20 assai illustri spiriti, si può scorgere, [...] ), poi in Studii sulla Divina Commedia, parte II, Napoli 1931, 304-305 (Opere di F. D'O.., Il); P. Rajna, Il trattato DevulgariEloquentia, in Lectura D. - Le opere minori di D.A., Firenze 1906, 209-212; ID., in Dante. La vita - le opere - le grandi ...
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ars dictaminis
Mario Pazzaglia
La teoria letteraria di D. appare saldamente radicata alla tradizione retorica e dittatoria, che egli sembra avere assorbito, oltre che dal Tresor e dalla Rettorica di [...] -585; ID., Lo stile isidoriano nella retorica mediev. e in D., e Insegnamenti retorici mediev. e dottrine estetiche moderne nel Devulgarieloquentia di D., ibid., II 226-251 e 252-355; C. Segre, La sintassi del periodo nei primi prosatori italiani ...
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curiale
agg. e s. m. [dal lat. curialis]. – 1. agg. Della curia, relativo alla curia, nei varî sign. del termine. In partic.: a. letter. Di corte, cortigiano, aulico: mi spoglio quella veste cotidiana ... e mi metto panni reali e c. (Machiavelli)....
rettitudine
rettitùdine s. f. [dal lat. tardo rectitudo -udĭnis, der. di rectus «retto2»]. – 1. letter. e raro. L’esser diritto, andamento in linea retta: la r. della sua ossatura (D’Annunzio). 2. fig. L’essere retto in senso morale e intellettuale...