CAVALCANTI, Guido
Mario Marti
Nacque a Firenze, come risulta dalle attestazioni dantesche nel DeVulgariEloquentia (“Guidonis de Florentia”, II, xii, 3; e cfr. anche I, xiii, 3); ma si ignora in quale [...] a firmare il provvedimento di confino contro il C., era fatta per riavvicinare i due.
È significativo che nel DeVulgariEloquentia non il C., bensì Cino da Pistoia rappresenta, insieme con Dante, l’eccellenza del volgare illustre, “tam egregium, tam ...
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Classica, Cultura
Manlio Pastore Stocchi
. Nella Firenze ancor priva di uno Studium generale (che ebbe solo nel 1349) D. non poté seguire un corso regolare di studi superiori. D'altra parte affiora [...] e si limitasse a citarlo, in modo vago, solo affidandosi alla memoria. Il già ricordato canone dei prosatori eccellenti nel DevulgariEloquentia (II VI 7) comprende invero, oltre a Livio e Orosio, anche Plinio e Frontino et multos alios, quos amica ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dante Alighieri è tra le personalità più significative della cultura medievale, che [...] corti e città della Toscana e dell’Italia del Nord. Ai primi anni dell’esilio appartengono il Convivio e il Devulgarieloquentia, lasciate interrotte quando, verso il 1306-1307, inizia a comporre la Commedia.
Una svolta decisiva si ha nel 1310: l ...
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Stil nuovo
Mario Marti
Con questa formula scolastica la moderna storiografia della letteratura italiana significa i temi e i modi espressivi di un gruppo di giovani poeti toscani vissuti a cavallo dei [...] e al suo colloquio con D. in Pg XXX e XXXI; alla sistemazione teorica di tanta parte della tecnica stilnovistica nel DevulgariEloquentia; alla prospettiva spirituale e stilistica entro la quale è posta la Vita Nuova in Cv I I 16-17, nonché in ...
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oc (oco)
Pier Vincenzo Mengaldo.
È in D. che si trovano le prime attestazioni compatte, non solo italiane, di ‛ lingua d'oc ' e simili (oc deriva da hoc è vale in prov. antico " sì ") nel senso di " [...] e la retorica volgari che D. attribuisce in tutto il trattato al sermo e all'ars dei latini (v. DEVULGARIELOQUENTIA: Significato): è un punto di vista di fondo non diverso da quello, ulteriormente enfatizzato e personalizzato, che D. esprimerà ...
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tempo
Cesare Vasoli
D. usa questo termine in molte occorrenze e diversi sensi, alcuni dei quali propri del linguaggio comune e privi d'intenzioni filosofiche e dottrinali. Ma propone anche una definizione [...] X 12 la rima e lo ri[tim]o e lo numero regolato sono accidentali adornezze de le cose rimate, e v. M. Pazzaglia, Il verso e l'arte della canzone nel DeVulgarieloquentia, Firenze 1967).
In traduzione, t. occorre in Cv IV IV 11 né termine di cose né ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA, FORTUNA E TRADIZIONE
LLino Leonardi
"Oggi il termine di Siciliani vale a designare i rimatori, di qualsiasi regione italiana, che appartennero a quella corte o le gravitarono [...] XXIV, 56); la coesistenza di un filone 'comico', parallelo a quello aulico, esemplificato nel Contrasto di Cielo d'Alcamo (Devulgarieloquentia, I, XII, 6); sono tutti elementi che troviamo già nei tre canzonieri di fine Duecento, ed è probabile che ...
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LATINI, Brunetto
Giorgio Inglese
Nacque verosimilmente a Firenze tra il 1220 e il 1230 da ser Bonaccorso Latini della Lastra, iudexetnotarius. La casa di famiglia era nel sesto di Porta Duomo, parrocchia [...] e indirettamente il proprio volgare (v. anche III, 1, 3), come italiano, con un anticipo di mezzo secolo sul Devulgarieloquentia. Secondo il Carmody, da una prima redazione anteriore al ritorno del L. in patria dipendono una trentina di manoscritti ...
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gramatica
Pier Vincenzo Mengaldo
Nella comparazione tra le dieci scienze e i dieci cieli che D. svolge in Cv II XIII 7 ss., la Gramatica, prima tra le scienze del Trivio e del Quadrivio (e cfr. la prim'arte [...] signa " nella dottrina linguistica di D. (1947), poi in Nuovi saggi di critica semantica, Messina-Firenze 1956, 228 ss.; B. Terracini, Il DevulgariEloquentia e le origini della lingua italiana, Torino 1948, 67 ss.; A. Pézard, D. sous la pluie ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Rime - Introduzione
Gianfranco Contini
Meglio che di Canzoniere, come si fa, sembra, sulle orme di Charles Lyell (1835), è prudente discorrere di Rime di Dante: poiché [...] sua propria poetica. Quegli elementi di storia letteraria dantesca sono contenuti sì in un'opera teorica come il Devulgarieloquentia, che del resto vale come giustificazione del «bello stile» ora descritto, e sintomaticamente s'interrompe quando ...
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curiale
agg. e s. m. [dal lat. curialis]. – 1. agg. Della curia, relativo alla curia, nei varî sign. del termine. In partic.: a. letter. Di corte, cortigiano, aulico: mi spoglio quella veste cotidiana ... e mi metto panni reali e c. (Machiavelli)....
rettitudine
rettitùdine s. f. [dal lat. tardo rectitudo -udĭnis, der. di rectus «retto2»]. – 1. letter. e raro. L’esser diritto, andamento in linea retta: la r. della sua ossatura (D’Annunzio). 2. fig. L’essere retto in senso morale e intellettuale...