Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] latina. Dante vi si cimentò, avendo già scritto in l. trattati in prosa, tra i quali il Devulgarieloquentia e la Monarchia possono chiudere la letteratura l. medievale. Contemporaneamente infatti le lingue volgari si erano dappertutto affermate ...
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Medievista (Chiabrano, Perrero, 1912 - Montichiari 1993); prof. univ. dal 1955, ha insegnato lingua e letteratura latina medievale a Roma. Le sue ricerche riguardano un largo arco di tempo, dal sec. 6º [...] (ed. con traduzione e commento, 1950; Interpretazione della Monarchia di Dante, 1962) e le sue Ricerche sul Devulgarieloquentia (nel Giornale storico della letteratura italiana, 1959). Importanza centrale, nell'ambito della produzione di V., ha l ...
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Filologo (Stettino 1827 - Lichtenthal, Baden-Baden, 1906), prof. nell'univ. di Halle, passò poi nel 1872 a quella di Strasburgo, dove insegnò sino al 1879 filologia romanza. Le sue opere principali sono, [...] oltre a un'edizione critica della Chanson de Roland (1872), Über Dantes Schrift DeVulgariEloquentia (1868) e Die provenzalische Poesie der Gegenwart (1870). Si occupò anche di letteratura spagnola (Francisca Hernandez und fray Francisco Ortiz, 1864 ...
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Trovatore provenzale (n. Excideuil, Dordogna); svolse la sua attività poetica tra il 1190 e il 1240. Restano di lui settantasette poesie, tutte di notevole abilità tecnica: in questo senso è da interpretare [...] l'appellativo di "maestro dei trovatori" datogli dai suoi contemporanei. Ricordato da Dante nel Purgatorio (XXVI, 120), è da lui lodato nel Devulgarieloquentia (II, 11, 9), come esemplare "poeta della rettitudine". ...
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Rimatore (Bologna 1240 - ivi tra il 1301 e il 1303); di cui rimangono cinque canzoni e una ventina di sonetti (sette dei quali indirizzati a Cino da Pistoia e uno a Guittone d'Arezzo) che lo rivelano piuttosto [...] avverso allo stil novo. Dante lo ricorda nel Devulgarieloquentia (I, 15). ...
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METRICA (gr. μετρική [τέχνη]; da μέτρον "misura")
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Ambrogio BALLINI
Giorgio PASQUALI
Salvatore BATTAGLIA
Nicola FESTA
Andreas HEUSLER
Roman JAKOBSON
È il complesso dei [...] si può dire che si sia fatto un congruo progresso nel metodo di ricerca rispetto al primo grande tentativo del Devulgarieloquentia dantesco, che per la prima volta nel dominio romanzo riportava l'evoluzione metrica entro al concreto dominio della ...
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SICILIANA, SCUOLA
Salvatore Battaglia
. Con questa denominazione si suole indicare quel movimento letterario, e propriamente lirico, svoltosi nel Mezzogiorno d'Italia, con centro nella Sicilia, durante [...] e per i primi risolsero a loro modo l'assillante problema dell'unità linguistica: non per nulla Dante nel suo Devulgarieloquentia si rifà ad essi. Se mai, per il critico e l'editore, il problema è complicato dalle condizioni della tradizione ...
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FOLCHETTO di Marsiglia (in provenzale Folquet de Marseilla)
Nicola Zingarelli
Trovatore dei più celebrati e prelato, fiorito sul declinare del secolo XII, morto nel 1231. Nacque di padre genovese trasferitosi [...] , e non è difficile trovarne riscontri in Dante e nel Petrarca, nonché nei rimatori anteriori italiani: Dante, nel Devulgarieloquentia, lo considerava maestro di stile.
Le notizie serbateci nelle brevi vite provenzali parlano di suoi amori con più ...
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MARTELLI, Ludovico
Mario Pelaez
Fiorentino, vissuto fra il 1503 e il 1531, di cui si sa poco. Si trovò alla battaglia di Capo d'Orso (28 aprile 1528), nella quale le flotte riunite di Genova e Francia [...] (Firenze 1524), sostenendo le idee espresse dal Machiavelli nel Dialogo sulla lingua e combattendo l'autenticità del Devulgarieloquentia.
Bibl.: G. Pellegrini, La battaglia di Capo d'Orso descritta poeticamente, in Arch. storico ital., dispensa 2 ...
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GIACOMINO Pugliese
Giuseppina Brunetti
Con questo nome è conosciuto uno dei principali poeti della scuola siciliana, la cui identificazione è tuttora controversa e la cui attività poetica è da collocare [...] di tale regione, peraltro amplissima e differenziata (Capitanata, Principato, Terra di Lavoro, ecc.). Anche Dante, nel Devulgarieloquentia, distingue nell'intera Italia meridionale solo una varietà linguistica sicula e una varietà apula, salvo poi ...
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curiale
agg. e s. m. [dal lat. curialis]. – 1. agg. Della curia, relativo alla curia, nei varî sign. del termine. In partic.: a. letter. Di corte, cortigiano, aulico: mi spoglio quella veste cotidiana ... e mi metto panni reali e c. (Machiavelli)....
rettitudine
rettitùdine s. f. [dal lat. tardo rectitudo -udĭnis, der. di rectus «retto2»]. – 1. letter. e raro. L’esser diritto, andamento in linea retta: la r. della sua ossatura (D’Annunzio). 2. fig. L’essere retto in senso morale e intellettuale...