Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] «mettere in atto»), ecc.
In quest’ottica i verbi tendono a distribuirsi lungo una scala di verbalità (o di predicatività: verbe/nom, in Estudios ofrecidos al profesor J. Bustos de Tovar, edición de J.M. Girón Alconchel et al., Madrid, Editorial ...
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Vicino Oriente antico. L'analisi linguistica
Gábor Zólyomi
Giovanni Garbini
L'analisi linguistica
Grammatica
di Gábor Zólyomi
A partire dal III millennio, se non prima, in Mesopotamia vi furono due [...] in realtà biconsonantiche ma con una consonante debole, che tende a cadere (come il segno D rappresentato da una , hrsg. von Erich Ebeling und Bruno Meissner, Berlin-New York, W. de Gruyter, 1928-; v. VI, 1980-1983, pp. 188-191.
Krispijn 1991 ...
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Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] ?
Nelle interrogative con elemento introduttore, questo e il verbo tendono a formare un blocco unico; di conseguenza il soggetto si del 1417 di Giuliano da Firenze a Lorenzo Acciaiuoli, in De Blasi 1982: 107)
Il processo di sostituzione sembra partire ...
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Insieme alle ➔ consonanti, le vocali (dal lat. (litteram) vocālem «lettera provvista di voce») sono una delle due fondamentali categorie di foni linguistici (➔ fonetica; ➔ fonologia).
Per definire le vocali [...] [ˈtabu] tabu).
Nell’italiano contemporaneo, il vocalismo tonico tende ad essere pentavocalico, ovvero a mantenere sette timbri con le ha una maggiore lunghezza rispetto all’italiano standard (De Mauro 19702: 379); addirittura, si osserva una tendenza ...
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Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati [...] nel ‘percorso linguistico’ di Dante sono il Fiore, rielaborazione del Roman de la rose, e il connesso Detto d’Amore, testi anonimi autorevolmente attribuitigli da Contini, che tende a considerarli opera giovanile, e che esibiscono, innestati su base ...
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Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] 2 febbraio 1362]. Ricordanza che io Matteo figliolo che fu di Nicholò de’ Chorsini del popolo di San Filice in Piaza, mi partì di Firenze (1260), Ahi lasso, or è stagion de doler tanto.
Quando tende allo stile elevato, la lingua poetica dei toscani ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] fonemi non individuabili nell’ortografia sono regredite a regionalismi toscani (De Mauro 19702: 175; Sabatini 1985: 156). La grafia nuove con e ed o toniche, entrando nella lingua […] tendono ad assumere la pronunzia aperta, conforme ad un uso ...
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I primi esempi di uso letterario dell’italiano da parte di uno scrittore straniero sono i due componimenti del trovatore provenzale Raimbaut de Vaqueiras (che tra il 1180 e i primi del Duecento vive e [...] .
In casi come questi l’italiano degli stranieri tende a diventare quasi una lingua speciale da plasmare e liriche di Carvajal e di Romeu Llull. II. La “Summa” di Lupo de Spechio, in Lingue e culture dell’Italia meridionale (1200-1600). Atti del ...
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L’area linguisticamente meridionale d’Italia comprende in realtà anche zone che, dal punto di vista geografico, sono ancora centrali, come una parte della provincia di Ascoli Piceno, a sud del fiume Aso, [...] da la a /a/) e, conseguentemente, nelle preposizioni articolate (come de li «dei» che passa a /de/ o /re/), nella chiusura di /o/ protonica in /u rjendə] «denti»).
La grafia tradizionale napoletana tende a ripristinare le vocali originarie (non senza ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] l’italianizzazione dei termini stranieri, quelli che oggi tendiamo a conservare come segno di prestigio (anche questo richiede uno sviluppo mentale e una capacità analitica più avanzati.
De Benedetti (2009: 153-154) distingue gli errori di ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...