Si tende abitualmente a confondere sotto un unico segno grafico quelli che sono invece due distinti segni interpuntivi: la lineetta (o trattino lungo: ‹–›) e il trattino (o trattino breve o corto o trattino [...] ’Ottocento a oggi, in Mortara Garavelli 2008, pp. 178-210.
Catach, Nina (19962), La ponctuation, Paris, Presses Universitaires de France (1a ed. 1994).
Coluccia, Rosario (2008), Teorie e pratiche interpuntive nei volgari d’Italia dalle origini alla ...
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I tempi composti sono forme della ➔ coniugazione verbale costituite da un ausiliare + il participio passato del verbo: l’ausiliare contiene le informazioni grammaticali di tempo, ➔ aspetto, modo e ➔ persona [...] (ieri, oggi, domani) e che come categoria grammaticale tende a essere appresa più tardi nei processi di acquisizione delle Split intransitivity in Italian, Berlin - New York, Mouton de Gruyter.
Bertinetto, Pier Marco (1986), Tempo, aspetto e ...
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Italo Calvino nacque nel 1923 a Santiago de Las Vegas (L’Avana, Cuba), ma due anni dopo tornò con la famiglia in Italia, a San Remo, dove il padre diresse una stazione sperimentale di floricultura.
Unico [...] lungo a Parigi, dove stabilì relazioni con l’Oulipo (Ouvroir de littérature potentielle), con Georges Perec, Raymond Queneau, di cui possibilità che molte altre lingue non hanno. Ma la necrosi che tende a farne un tessuto verbale in cui non si vede e ...
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In linguistica il prestito indica un qualsiasi fenomeno di ➔ interferenza, dovuto al contatto e all’influsso reciproco di comunità che parlano lingue diverse, e non solo lingue letterarie o generalmente [...] anche la forma esteriore: in modo integrale (fin de siècle, cañón, Föhn) o adattata alle strutture fonomorfologiche ha piena conoscenza della lingua straniera, per lo più si tende a ricorrere ai prestiti; se le due lingue presentano omonimie e ...
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Gli incapsulatori sono un insieme di nomi che svolgono la funzione testuale di rinviare ai contenuti di una porzione del cotesto (➔ contesto). Tale porzione può stare prima dell’incapsulatore (nel qual [...]
Nei casi di incapsulazione valutativa, il procedimento tende a fornire al lettore una direzione interpretativa, realizzando cose […]. Questa concezione è criticabile per molti aspetti (Ferdinand de Saussure, in Caffi 2002: 101)
oppure può trovarsi in ...
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L’iperbato (dal gr. yperbatón «trasposto», in lat. transgressio «superamento») è una figura retorica che consiste nell’inserire tra due o più parole collegate sintatticamente uno o più segmenti di discorso, [...] XIII, 57)
o dello specificante dallo specificato:
(4) vidi due mostrar gran fretta de l’animo, col viso, d’esser meco (Inf. XXIII, 82-83)
o del , come in ➔ Torquato Tasso:
(6) belle agli occhi miei tende latine (Ger. Lib. VI, 104)
(7) S’alcun giamai ...
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La lessicalizzazione è il processo per cui nuove unità linguistiche che in una fase precedente non erano considerate lessicali vengono a far parte del lessico di una lingua; lessicalizzato significa perciò [...] a lemmi (➔ lemma, tipi di) queste parole, come invece tende a fare la lessicografia dell’inglese. I linguisti studiano i composti e Italiana (Urbino, 11-13 settembre 1983), a cura di A. Franchi De Bellis & L.M. Savoia, Roma, Bulzoni, pp. 355- ...
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Un rimario è un lemmario ordinato in base alla vocale tonica di ogni vocabolo e ai suoni che la seguono (➔ rima). Nei rimari moderni le parole sono raccolte in gruppi così costruiti e ordinati al loro [...] registra alcune rime tratte da due sonetti di suo padre Antonio (De Luca 2004: 77-78).
I primi rimari a stampa (prima
Il primo dizionario inverso ‘completo’, il cui lemmario tende cioè a coincidere con quello dei grandi dizionari monolingui moderni ...
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I verbi modali (tradizionalmente detti verbi servili) sono quei verbi che fanno parte dell’ampia classe dei verbi ausiliari (➔ ausiliari, verbi) e che, collegandosi direttamente a un verbo all’infinito, [...] che non volevano entrare in classe e s’impuntavano come somarelli (De Amicis 1996: 104)
(2) Non vive ei forse sotterra, (Serianni 1988: 333; ➔ ausiliari, verbi). In genere si tende ad usare lo stesso ausiliare dell’infinito (D’Achille 2003: 116 ...
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L’apposizione (lat. appositio «aggiunta») è un sintagma nominale che si affianca a un altro sintagma nominale per meglio descriverlo o definirlo. Più tecnicamente si può dire che l’apposizione è coreferenziale [...]
L’apposizione può essere semplice o complessa. La semplice tende a precedere il nome, soprattutto quando indica un grado di ), Note sull’“apposizione grammaticalizzata”, «Cahiers de l’Institut d’Italien de l’Université de Neuchâtel» 6-7, pp. 2-29 ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...