ANTELAMI, Benedetto
Roberto Salvini
Il nome dell'A. appare per la prima volta, con la data 1178, sul rilievo della Deposizione di croce nel duomo di Parma ("anno milleno centeno septuagesimo octavo [...] in una sua tranquilla e ferma esistenza: essa tende pertanto all'isolamento volumetrico e al tuttotondo.
Nella 1216, poiché qui non è traccia di quell'influenza dell'Ile-de-France e di quel generale affinarsi della visione del maestro che ...
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CALDERONI, Mario
Fulvio Papi
Nato il 30 giugno 1879 a Ferrara da Carlo, studiò diritto a Firenze e a Pisa, dove si laureò. Nel 1909 conseguì la docenza in filosofia morale, che esercitò per due anni [...] comuni, ecco che l'apprezzamento, come il prezzo tende a calare. è una legge generale di funzionamento della 216-262; J. F. Renauld, Quelques observations sur les idées morales de Giovanni Vailati e M. C., in Rivista critica di storia della filosofia, ...
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ALBERICO da Barbiano
Pietro Pirri
Nacque a Barbiano attorno al 1348 dalla famiglia dei conti di Cunio (castello distrutto nel sec. XVI), signori d'una discreta zona nel territorio romagnolo a nord di [...] Firenze ancora si serve largamente di condottieri d'oltralpe, tende a riunire presso di sé i migliori condottieri italiani; e 1844, pp. 169 ss.; E. R. Labande, Rinaldo Orsini comte de Taglia-cozzo, Monaco-Paris 1939, passim; G. Temple Leader e G. ...
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CHITTI, Luigi
Giuliano Crifò
Nacque a Casalnuovo di Calabria (l'odierna Cittanova in provincia, di Reggio Calabria) il 17 aprile del 1784 da Giuseppe, il quale era avvocato e giudice alla Gran Corte [...] . L'iniziativa, infatti, teorizzata dalla dottrina del garantismo, tende (scrive il C.) a porre in accordo gli interessi en éclats l'ordre social'actuel, si l'on ne se presse pas de les mettre en accord".
Coglie dunque nel segno un giudizio che il ...
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ANIMUCCIA, Giovanni
Liliana Pannella
Nacque a Firenze nei primi anni del XVI secolo. "Inter amoenissimos hortos educatus", come scrisse di lui il Poccianti, egli trascorse in Firenze gli anni giovanili [...] quali mansioni abbia rivestito nella città natale. Si tende generalmente a considerare l'A. come il massimo le fughe et con le inventioni; per non oscurare l'intendimento de le parole, acciocché con la loro efficacia, aiutate dall'harmonia, ...
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BARBARO, Ermolao (Almorò)
Emilio Bigi
Nacque a Venezia nel 1453 (o 1454) da Zaccaria (figlio di Francesco) e da Clara Vendramin. Ancora fanciullo, intorno al 1460, fu inviato a Verona presso il suo omonimo, [...] politica e sociale veramente fervido e costruttivo, ma tende a rimanere piuttosto entro i limiti di un raffinato 1, Brescia 1758, pp. 256-64. Fra le opere più recenti: T. Stickney, De H. B. vita atque ingenio, Paris 1902; A. Ferriguto, Almorò B., l' ...
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CODAZZI (Codacci, Codazzo, Codozo, Codagora, Codaora, Codahorra), Viviano
Giuseppe Scavizzi
Nacque a Bergamo da Maffeo, anch'egli bergamasco, fra il 1603 e il 1604, nonostante un documento del 1657 [...] si stabilì subito a Napoli o se si fermò a Roma. L'affermazione del De Dominici (1763) ch'egli avrebbe portato a Napoli, da Roma, un'Architettura, qualche caso, con François Perrier (anche la Brunetti tende ad attribuire a questi anni intorno al '30 ...
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ARENA, Celestino
Guido Melis
Nacque a Pizzoni (Catanzaro) il 7 nov. 1890, da Vincenzo, possidente, e Clementina Scandale. Secondo di cinque figli, frequentò le scuole medie a Vibo Valentia, per poi [...] tra il 1933 ed il 1935.
Nel 1931 l'A. sposò Anna Maria De Paolis, dalla quale avrebbe avuto due figlie. Con gli inizi degli anni Trenta del sistema corporativo come "forma di organizzazione che tende ad attuarsi sperimentalmente" e che perciò "non ...
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CASELLA, Mario
Stefano Giornetti
Nato a Fiorenzuola d'Arda (Piacenza) l'11 aprile del 1886 da Carlo e da Erminia Fornaroli, dopo gli studi medi a Parma si iscrisse alla università di Firenze, presso [...] La versione catalana del Decameron e Il "Testament" d'en Bernat Serradell de Vich (entrambi in Arch. Roman., IX [1925], 4, pp. 129-153) in cui l'escussione dei fatti linguistici tende a rifiutare il Ritmo Laurenziano come esempio di poesia giullaresca ...
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FUBINI, Renzo
Domenico Da Empoli
Nacque a Milano il 30 sett. 1904 da Riccardo e Bice Colombo. Frequentò la facoltà di giurisprudenza dell'università di Torino, ove conobbe e seguì Luigi Einaudi, con [...] svolge la sua azione, la diminuzione di valore dei beni capitali tende a essere compensata da un insieme di forze, tra cui l 'economia finanziaria. L'atteggiamento critico nei riguardi di De Viti De Marco rimase una costante nel pensiero del F., che ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...