Per descrivere la relazione di finalità occorre ignorare la sua forma di espressione più nota, cioè la frase finale (➔ finali, frasi), per concentrarsi sulla sua struttura concettuale. In termini generali, [...] ; di questa struttura complessa, ogni forma di espressione tende a mettere in luce alcuni aspetti e a lasciarne Langage et référence. Mélanges offerts à Kerstin Jonasson à l’occasion de ses soixante ans, édités par H. Kronning et al., Uppsala ...
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La costruzione causativa (detta anche, meno spesso, fattitiva) è una struttura del tipo seguente:
(1) [ho fatto] [cantare la canzone]
(2) ho fatto cantare i bambini
(3) ho fatto cantare la canzone ai bambini
In [...] tipica del complemento di agente.
In sostanza, l’italiano tende a estendere l’uso delle causative ben al di là fanno nascere le luci»
(37) ignes qui faciunt solem certa de surgere parte (Lucrezio, De rer. nat. V, 703)
«fuochi che fanno sorgere il ...
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Nella teoria dell’➔interferenza linguistica il termine forestierismo è talvolta usato per indicare quelle parole o espressioni di matrice straniera che più propriamente sono denominate prestiti integrali, [...] grafica e fonetica dei forestierismi, per i quali si tende ad approssimarsi il più possibile al modello alloglotto, talora in via di integrazione e i prestiti integrati nella lingua (De Mauro 2005: 136-137). Esaminando per campioni i circa 50 ...
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Gli allofoni (o varianti) sono le diverse realizzazioni concrete che un fonema ha nella catena parlata. Per es., a due pronunce della parola pane, di cui la prima contiene una [a] e la seconda una [æ], [...] Lombardia, Veneto, Venezia Giulia ed Emilia la stessa vocale tende ad essere nasalizzata in contesto nasale, e in una (1976), Six leçons sur le son e le sens, Paris, Les Editions de Minuit (trad. it. La linguistica e le scienze dell’uomo. Sei lezioni ...
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Figlio naturale di Lorenzo Alberti, Leon Battista Alberti (Genova 1404 - Roma 1472) visse i primi anni lontano da Firenze, con il padre esule, in varie città dell’Italia settentrionale (Genova, Venezia, [...] con la versione latina del De pictura e con il De re aedificatoria, in cui tende a usare una terminologia omogenea voll., vol. 1°, pp. 3-341.
Alberti, Leon Battista (1966), De re aedificatoria. L’architettura. Testo latino e traduzione a cura di G. ...
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Secondo Salvi 1988: 79, sono verbi supporto un ristretto numero di verbi che, oltre al loro uso e significato autonomo, se impiegati con un nome d’azione, svolgono una funzione prevalentemente di appoggio [...] è concreto, definito, numerabile e alla forma singolare, e tende a essere meno identificabile quando è indefinito o non del all’uso supporto di fare (sui verbi supporto metaforici, cfr. de Pontonx 2004):
(12) lanciare
a. lanciare [= «gettare»] un ...
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La pianificazione linguistica è l’insieme delle misure (linguistiche, legislative e sociali) che si adottano per alterare deliberatamente la composizione del ➔ repertorio linguistico di una comunità; è [...] limitare la compresenza di altri codici; può anche però tendere a mantenere stabile o ridurre il plurilinguismo di una comunità modernizzarla, anche solo per non alterare la situazione de facto esistente: le lingue oggetto di pianificazione ...
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L’introduzione della lingua nazionale nel repertorio veneto è stata più lenta che in altre regioni, per una diffusa persistenza nell’uso del dialetto, come attestano le statistiche Doxa e ISTAT. Oggi tuttavia [...] nasale, e nel dittongo /je/ tende a chiudersi: [ˈbene], [ˈteŋpo], [ˈpjede]. Tendono alla realizzazione aperta invece [trɛ], [ studiosi delle province del Veneto» e qualche decennio dopo Edmondo De Amicis (1920) così la riproduce:
A noi, piccolo ...
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Gli elementi formativi sono elementi morfologici non autonomi, tratti dalle lingue classiche (greco e latino), impiegati per formare composti (➔ composizione), di norma in combinazione con un altro elemento [...] fortunato (tangento- in tangentopoli), essa tende a essere riutilizzata in combinazione con altri gli elementi formativi provenienti da terminologie tecnico-scientifiche.
GRADIT = De Mauro, Tullio, Grande dizionario italiano dell’uso, Torino, ...
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Odonimo è il termine indicante il nome proprio assegnato a una via, a una piazza, a ogni «area di circolazione», cioè «ogni spazio (piazza, piazzale, via, viale, vicolo, largo o simili) del suolo pubblico [...] odonomastica (meno frequente odonimia; nella terminologia specialistica si tende a distinguere tra odonimia e odonomastica, la prima via Roma già Toledo, aperta nel 1536 dal viceré don Pedro de Toledo, nome ufficiale per 334 anni (Doria 19792: 375). ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...