Esistono in linguistica concezioni differenti di registro. Un aspetto centrale condiviso è la correlazione tra situazione comunicativa e registro come appare formulata nella seguente definizione lessicografica: [...] di riferimento. Nel frattempo il registro neutro non tende più a coincidere con la varietà standard nella sua in Handbücher zur Sprach- und Kommunikationswissenschaft, Berlin - New York, de Gruyter, vol. 3º/1 (Sociolinguistics, edited by U. Ammon ...
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Il dittongo è una sequenza di suoni formata da due vocali appartenenti alla stessa ➔ sillaba (tecnicamente, tautosillabiche): contengono dittonghi, ad es. le parole piede, fuoco, fiato, euro, baita, pausa. [...] romanistica, i dittonghi si distinguono in ascendenti (ad es., piede [ˈpjɛːde], biada [ˈbjaːda], fuoco [ˈfwɔːko], quando [ˈkwando]) e basi lessicali, particolarmente attivo in epoca recente, che tende ad imporre in tutti i contesti una sola forma ...
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Nella storia della lingua letteraria italiana Gabriele D’Annunzio (Pescara 1863 - Gardone Riviera, Brescia, 1938) occupa un posto di primo piano, per due ordini di ragioni. Innanzi tutto, si tratta di [...] di tutti in Italia ha tentato di fondere arte e vita tende a servirsi di elementi linguistici diversissimi, che gli permettano di nettamente echi di poeti antichi, come gli stilnovisti o Lorenzo de’ Medici. In questa chiave si spiegano le riprese di ...
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Gli atlanti linguistici, strumento fondamentale e tradizionale della ➔ geografia linguistica, sono costituiti da una serie ordinata di carte, che riportano i diversi modi in cui si dice una certa cosa [...] dei punti non è molto fitta e il questionario tende a essere di carattere generale, dovendosi adattare a Stato, 7 voll.
Contini, Michel (1987), Étude de géographie phonétique et de phonétique instrumentale du sarde, Alessandria, Edizioni dell’Orso, ...
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Con modo di dire o, più tecnicamente, locuzione o espressione idiomatica si indica generalmente un’espressione convenzionale, caratterizzata dall’abbinamento di un significante fisso (poco o niente affatto [...] et al. 1995), in linguistica si tende oggi convenzionalmente a utilizzare la denominazione espressione i complementi [avverbiali] più o meno facoltativi della frase e del verbo» (De Gioia 1999: 227):
(37) mangiare a bizzeffe
(38) cavarsela alla bell ...
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Il termine anglicismo («una voce o frase dell’idioma inglese; ovvero una maniera di parlare», così nell’enciclopedia di Chambers tradotta a Venezia nel 1747; in ingl. anglicism risaliva al secolo precedente) [...] anche la lingua inglese! Allora sì, che si potrebbono sperare de’ pasticci sempre più maravigliosi di vocaboli e di modi nostrani e vinci). In diversi casi singoli elementi di composizione tendono a trasformarsi in suffissoidi o prefissoidi e quindi a ...
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La punteggiatura (lat. interpunctio) è un sistema di segni convenzionali impiegato nello scritto per segnalare le relazioni logiche e sintattiche tra le diverse parti della frase, le pause della lettura [...] 2003: 118-119). Anche Cicerone (I sec. a.C.), nel De oratore, esprime delle riserve circa l’utilità delle notae librariorum, i segni (Fornara 2010).
Negli ultimi anni la riflessione teorica tende sempre meno a collegare i segni di interpunzione a ...
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L’espressione italiano dell’emigrazione designa tutte le forme di italiano parlate, nei paesi di destinazione, da emigrati italiani e dai loro discendenti. Questa nozione esclude le forme di italiano apprese [...] processi di diffusione dell’italiano dopo l’Unità descritti in De Mauro (1963); la relativa disponibilità di contatti con ← spagn. hablo por saber «parlo perché so»; ricorsi tutte le tende ← spagn. recorrí todas las tiendas «sono stato in tutti i ...
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I cosiddetti corpora (sing. corpus) linguistici sono collezioni, per lo più di grandi dimensioni, di testi orali o scritti prodotti in contesti comunicativi reali (per es., registrazioni di discorsi o [...] parti uguali), fu utilizzato, tra l’altro, da Tullio De Mauro per determinare la lista di lemmi del suo Vocabolario che al plurale).
Dalla tab. 1 emerge che opportunista tende ad essere più comunemente usato negli articoli di politica, cultura ...
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Luigi Pirandello (Girgenti [Agrigento] 1867 - Roma 1936) è uno scrittore nutrito di cultura glottologica, dialettologica e filologica (Spampinato 1996; Sgroi 2009a). Si laureò infatti a Bonn nel 1891 con [...] dovere, volere, ecc.; ➔ modali, verbi) + infinito, il pronome tende per lo più a posporsi all’infinito:
(7) Sì, ma pensi Società editrice internazionale.
Sgroi, Salvatore C. (2007), Analisi linguistica de “L’amica delle mogli” (1894 e 1927) di Luigi ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
deromanticizzato part. pass. e agg. Che ha perso, che è stato privato della sua consistenza e del suo alone di romanticismo. ◆ E Amore tossico di Claudio Caligari è uno dei pochi film che dà l’idea di quel vuoto, il senso anticlimatico, deromanticizzato...