Tra i ➔ linguaggi settoriali una posizione preminente occupa il linguaggio della politica, le cui forme di realizzazione e diffusione dipendono da una vasta gamma di variabili congiunturali, quali la situazione [...] le elezioni del 1948 apre un aspro scontro politico tra Alcide De Gasperi e Palmiro Togliatti, i due capi dei maggiori partiti frequenti nei discorsi degasperiani). Il fondatore della DC tende ad adottare massime didascaliche e prescrittive, di cui ...
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La nominalizzazione è la trasformazione (tecnicamente, la transcategorizzazione) in nome di un elemento linguistico di qualunque natura (parola, espressione, frase, componente di frase, ecc.) e categoria. [...] città [soggettivo]
Inoltre se il possessivo ha valore soggettivo tende a non essere espresso, o comunque è seguito da et la frontière verbe/nom, in Estudios ofrecidos al profesor José Jesús de Bustos Tovar, coord. J.L. Girón Alconchel et al., Madrid ...
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Le frasi scisse (o semplicemente scisse; ingl. cleft sentence: Jespersen 1937; fr. phrase cliveé) sono costrutti sintattici composti da due unità frasali, una principale e una subordinata, aventi la funzione [...] In una frase non marcata, l’elemento focalizzato tende a occupare la posizione finale. Nella sua formulazione nelle lingue romanze, in Actes du XVIIIe congrès international de linguistique et de philologie romanes (Trier 1986), édité par D. Kremer, ...
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L’italiano di Milano si può definire come una sottovarietà galloitalica dell’➔ italiano regionale settentrionale (che esclude cioè l’italiano regionale del Triveneto). La sua fisionomia va collegata ai [...] avverte oscillazione tra la pronuncia chiusa e aperta di e: [ˈdeːʎi] o [ˈdɛːʎi] degli, [ˈkweːʎi] o [ˈkwɛːʎi] quegli. aˈʦjoːne] azione, [baˈʣar] bazar; e nelle pronunce trascurate tendono anch’esse a ridursi perdendo l’elemento dentale: [aˈsjoːne], [ ...
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Il concetto di standard in linguistica identifica una ➔ varietà di lingua soggetta a codificazione normativa (➔ norma linguistica), e che vale come modello di riferimento per l’uso corretto della lingua [...] è «il toscano urbano della classe colta di Firenze» (Galli de’ Paratesi 1984: 60), cioè una varietà scritta, un registro tal modo manifestati due fenomeni. Da un lato, lo standard tende a spostarsi verso le zone basse dell’architettura della lingua: ...
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Con germanismi si intendono tutti i ➔ prestiti lessicali provenienti da lingue germaniche, antiche e moderne (che hanno origine comune dal germanico, una lingua completamente ricostruita; Arcamone 1994: [...] redatto già intorno al 1423-1424 da un certo «maistro Zorzi de Numpergo» e stampato nel 1477 (noto come Introito e porta; una tendenza ormai radicata nell’italiano parlato di oggi si tende a ritrarre l’accento sui trisillabi, quindi kòlossal invece ...
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Espressioni anaforiche sono quelle forme linguistiche con cui «il parlante fa riferimento ad un referente al quale egli, nel suo discorso, ha già fatto riferimento con un’espressione antecedente» (Conte [...] li appoggia sulla scarpiera, come se non gli costasse il minimo sforzo (Andrea De Carlo, Uto, Milano, Bompiani, 2007, p. 18)
o da pronomi argomentazione, ecc.), la salienza dei referenti diminuisce e si tende a evitare il pronome e a scegliere o la ...
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I nomi d’azione (➔ nomi) sono nomi designanti processi: costruzione («l’azione di, il fatto di costruire»), risanamento («l’azione di, il fatto di risanare»), partenza («l’azione di, il fatto di partire») [...] agente]
In particolare, mio, se ha valore soggettivo, tende a non essere espresso o comunque è seguito dall’oggetto ofrecidos al profesor José Jesus de Bustos Tovar, ed. J.L. Girón Alconchel, et. al., Universidad Complutense de Madrid, 2 voll., vol. ...
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Con bilinguismo si intende genericamente la presenza di più di una lingua presso un singolo o una comunità. Il bilinguismo in senso lato costituisce la condizione più diffusa a livello sia individuale [...] creolo di Haiti, katharévusa e dhimotikí in Grecia.
La diglossia tende ad essere stabile se le condizioni sociali che l’hanno generata e le lingue di minoranza presenti sul territorio. Come nota De Mauro (19995: 34), la «lingua comune, insomma, non ...
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Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e [...] locuzione sia priva di elementi semanticamente ‘pieni’, si tende a considerarla voce autonoma: per es., al di là della lingua italiana, Firenze, Giunti.
GRADIT 1999-2007 = De Mauro, Tullio (dir.), Grande dizionario italiano dell’uso, Torino ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...