AZZURRI, Francesco
Manfredo Tafuri
Nacque a Roma nel 1827. Nipote dell'architetto Giovanni Azzurri (Roma 1792-ivi 1858), fu suo allievo all'Accademia romana di belle arti, subendone l'influenza neorinascimentale, [...] viene riscattata dall'onestà della sua ricerca che tende ad attualizzare le forme storiche in una versione veglie, a cura di G. Natali, Firenze 1910, pp. 432-464; G. De Angelis D'Ossat, L'architettura a Roma negli ultimi tre decenni del secolo XIX, ...
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GIOVANNI BATTISTA di Iacopo, detto il Rosso Fiorentino
Roberto Ciardi
Nacque a Firenze, nel "popolo" di S. Michele Visdomini, l'8 marzo 1494.
Dall'atto del battesimo, celebrato il giorno seguente, non [...] nella quale l'accentuazione volumetrica del panneggio tende a travalicare il limite inferiore del dipinto . ricevette in saldo un pagamento per un'immagine in cera di Giuliano de' Medici (forse per averla semplicemente dipinta), cioè per uno di quei ...
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GIAMBERTI, Antonio, detto Antonio da Sangallo il Vecchio
Paola Zampa
Arnaldo Bruschi
Nacque a Firenze all'inizio della seconda metà del Quattrocento da Francesco di Bartolo di Stefano di Giamberto.
Il [...] trascrizione dell'età dichiarata dai due fratelli) e Fabriczy (1902) tendono a seguire la dichiarazione di Giuliano e del G. accettando, basilica… di Colle Val d'Elsa, in Saggi in onore di G. De Angelis d'Ossat, Roma 1987, pp. 337-350; E. Andreatta - ...
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GIORGIO (Zorzi, Zorzo) da Castelfranco, detto Giorgione
Augusto Gentili
Non si conosce con esattezza la data della nascita di G., che dovette avvenire a Castelfranco Veneto tra il 1477 e il 1478. È [...] Spavento, proto di palazzo, le piccole spese "per la tenda di la tella fatta per la Camera di la audientia nuova Varese, Ancona 1993, pp. 288-299; A. Ballarin, in Le siècle de Titien (catal.), Parigi 1993 (con bibl.); I tempi di Giorgione. Atti… ...
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ANDREA di Ugolino (A. Pisano, A. da Pontedera)
Enrico Castelnuovo
Nacque a Pontedera (Bonaini 1846), figlio di un Ser Ugolino di Nino notaio pisano, il cui nome ricorre in documenti riguardanti la primaziale [...] a proposito di A., e malgrado la diversa nascita, l'indicazione "de Pisis". Ora a Pisa tra il 1290 e il 1315 - a una possibile formazione di orafo), ecc. Questa tesi, che tende a diminuir l'apporto francese nella formazione di A., è stata sviluppata ...
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GRAMMATICA, Antiveduto
Roberto Cannatà
Nacque nei pressi di Roma dai senesi Imperiale e Artemisia Camoja (Baglione; Forcella). Non si conosce l'esatta data di nascita collocabile sul finire del 1570 [...] evidenziato il modo particolare con cui il G. tende a stemperare il linguaggio caravaggesco con risultati per aprile, e non il 13 gennaio come dice Baglione, nella casa di via de' Condotti; fu sepolto in S. Caterina da Siena come si legge nel Libro ...
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GIMIGNANI, Giacinto
Angela Negro
Figlio del pittore Alessio e di Dianora Tognelli nacque a Pistoia e fu battezzato nel duomo di quella città il 23 genn. 1606.
La sua formazione si compì verosimilmente [...] datata 1641. Tutti dipinti in cui la gamma cromatica tende a smorzarsi e i volumi sono ammorbiditi da soffici dal vento favorevole di V.A. sarà sommersa da crudeli Aquiloni, de' quali in questo passato ne ho trovati molti, et la maggior parte ...
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LOMAZZO, Giovanni Paolo
Roberto Ciardi
Nacque a Milano il 26 apr. 1538 da Giovan Antonio di Giorgio e da Francesca Mozzanica, originaria della zona di Melegnano.
Non si conosce l'attività del padre, [...] , in Lomazzo, Scritti sulle arti, I, p. LXXXII), tende a configurarsi come un ipertesto nel quale la parte scritta doveva coerente sviluppo di quanto era stato possibile rilevare già nel Libro de sogni e serve da base all'Idea del tempio della pittura ...
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LONGHI (Falca), Pietro
Francesco Sorce
Nacque il 15 nov. 1701 a Venezia e fu registrato nel libro dei battesimi della parrocchia di S. Margherita con il cognome del padre, Piero Falca, che esercitava [...] Stagioni.
Una stretta dipendenza dalla maniera dello Spagnoletto (Jusepe de Ribera) si manifesta, in particolare, nel primo nucleo di generale e persino nelle misure delle tele, tendendo piuttosto a variare nel tempo le gamme cromatiche ...
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DU QUESNOY, François, detto il Fiammingo
Gerardo Casale
Nacque a Bruxelles all'inizio del 1597 dallo scultore Jerôme il Vecchio e da Elisabeth van Machen; fu battezzato nella parrocchia di S. Gudule [...] cfr. Hadermann Misguich, 1977, p. 75); Putto che tende l'arco (Bruxelles, Musées royaux d'art et d'histoire 1931, II, pp. 93, 355 ss., 359, 429 s., 432-436, 451; G. De Logu, La scultura ital. del Seicento e del Settecento, Firenze 1932, pp. 62 s.s.; ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...