Dai primi insediamenti al fenomeno urbano. Mondo egeo
Luigi Caliò
Il fenomeno dell'urbanizzazione: la nascita della città e il rapporto con il territorio
La formazione di insediamenti complessi in [...] base della presenza di più edifici "monumentali", si tende a escludere la formazione di un potere prepalatino a favore 63-68; R. Treuil et al., Les civilisations égéennes du Néolithique et de l'Âge du Bronze, Paris 1989; P. Darcque - R. Treuil, ...
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Vedi MYRINA dell'anno: 1963 - 1963
MYRINA (Μύρινα)
D. Burr Thompson
Una piccola citta sulla costa occidentale dell'Eolide. È situata vicino alla foce del fiume Pythikos (il moderno Kondura-Çai), tra [...] da parte di Roma. Tuttavia l'abilità tecnica tende a degenerare verso la fine del secolo. Versioni 621, s. v.; G. Kleiner, Tanagrafiguren, Berlino 1942; B. Baudat, Terres cuites de l'école française d'Athènes, in Bull. Corr. Hell., LXVII, 1953, pp. 1 ...
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Vedi ISIDE dell'anno: 1961 - 1995
ISIDE
S. Donadoni
B. M. Felletti Maj
(῏Ισις, Isis). − Dea egiziana, di molto antica origine, probabilmente basso egiziana (v. ISEUM). Il nome sembra significhi "il [...] piume o corona, disco solare e crescente lunare sul capo (Collezione de Clercq, scavi di Coo, Louvre, Museo Guimet a Parigi). La di Cirene, ma un serpente attorto intorno alle gambe, che tende con la testa verso il seno di I. (agathodàimon?) dà ...
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Vedi SIRIANA, Arte dell'anno: 1966 - 1997
SIRIANA, Arte
P. Matthiae
Nella moderna storiografia artistica della Siria preellenistica il consueto prevalere del criterio di attribuzione di diversi aspetti [...] della Siria settentrionale e dell'alta Mesopotamia, in cui si tende a riconoscere affinità con la tradizione hittita d'Anatolia, e studî specifici sull'arte s.: G. Perrot-C. Chipiez, Histoire de l'art dans l'antiquité, III, Parigi 1885; E. Pottier, ...
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Vedi AVORIO dell'anno: 1958 - 1994
AVORIO
C. Albizzati
L. Becherucci
Il pregio di questa materia plastica fu noto ai primi abitatori dell'Europa, quando il mammut poteva fornirla. Nelle zanne dello [...] trita raffinatezza, la nobiltà degli schemi in cui essa tende a conchiudere le sue forme. E questo stile, evidente des Beaux Arts, 1930, p. 19 ss.; C. Decamps de Mertzenfeld, Inventaire commenté des ivoires phéniciens et apparentés decouverts dans le ...
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L'Europa tardoantica e medievale. La formazione dell'impero bizantino
Antonio Carile
La formazione dell’impero bizantino
Il processo di trasformazione dell’Impero romano nell’Impero romano orientale, [...] della ricerca archeologica e dell’analisi del territorio, si tende a sottolineare la continuità della cultura mediterranea nei suoi una carestia molto peggiore, finché la legge – cioè l’Edictum de pretiis – dopo la rovina fisica di molti si ridusse a ...
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COSTANTINO I (C. Flavius Valerius Constantinus)
D. Faccenna*
Figlio di Costanzo I Cloro e di Elena, nato a Naisso (Mesia) il 27 febbraio del 280 circa, Augusto dal 306, morto nel 337. Detto anche C. [...] , c. 21, p. 217, 31). Nella medesima maniera elogiandone la bellezza si esprime Eusebio (De vita Constantini, i, c. xix, 2, ed. Heikel, Lipsia 1902, p. 17, 24 decorativa, nella fase tarda essa tende alla sfericità, continuando gli elementi estrinseci ...
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Le province europee dell'Impero romano. Le province galliche. Lugdunensis
Sergio Rinaldi Tufi
gallia lugdunensis
Questa grande unità territoriale si allunga dal confine con la Narbonensis (la città [...] Romani, cioè costruita e decorata “alla romana”. Ora si tende a pensare, pur fra persistenti dubbi, che di celtico vi conservazione è ben diverso): la Porte d’Arroux e la Porte de Saint-André; costituiscono un tipo di porta piuttosto diffuso, ...
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L'Europa in eta protostorica. La cultura di Hallstatt
Roberto Tarpini
La cultura di hallstatt
La civiltà di Hallstatt, principale cultura protostorica della prima età del Ferro centro-europea, prende [...] di una ristretta classe di individui che tende a elevarsi ed estraniarsi in misura sempre I Celti (Catalogo della mostra), Milano 1991, pp. 75-92.
R.C. De Marinis, I principi Celti, in Principi Etruschi tra Mediterraneo ed Europa, Venezia 2000, ...
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Vedi LURISTAN, Arte del dell'anno: 1961 - 1995
LURISTAN, Arte del
M. T. Lucidi
Il Luristan, regione montagnosa degli Zagros, per la sua posizione geografica - attraversato a N dalla strada che da Kermanshah [...] di espressione, perché l'artista luristano tende sia alla rappresentazione naturalistica che a . Mus. of Fine Arts of Boston, XLI, 1943; P. Baufford, Idoles et pendeloques de la Perse antique, in Bull. Mus. Genève, IV, 1947; W. Deonna, Situles du ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...