Corrente d’arte astratta (comunemente detta op-art, e in Italia anche arte op) sviluppatasi negli USA intorno al 1960, che ha come principale campo di ricerca formale l’illusione ottica e l’impressione [...] o. prende l’avvio dall’astrattismo geometrico e affonda le sue radici nei movimenti europei tra le due guerre, come DeStijl, Cercle et carré, Abstraction-création, e soprattutto si ispira alle esperienze condotte all’interno del Bauhaus, uno dei cui ...
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Architetto e urbanista olandese (Ablasserdam 1897 - Amsterdam 1988). Dopo gli studî a Rotterdam e ad Amsterdam, completò la sua formazione in Scandinavia, Germania e a Parigi. Dal 1921 iniziò un rapporto [...] collaborazione con T. van Doesburg, che lo introdusse nel gruppo DeStijl (manifesto Verso una costruzione collettiva, 1923; progetti presentati alla mostra DeStijl di Parigi, 1923, ecc.). Profondamente interessato ai problemi dell'organizzazione ...
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Scultore e pittore (Anversa 1886 - Parigi 1965). Studiò all'Accademia di Anversa; durante la prima guerra mondiale, internato in Olanda, conobbe T. van Doesburg. Nel 1917 sottoscrisse il manifesto di De [...] Stijl, collaborò alla rivista del movimento e produsse una serie di pitture e sculture secondo i principî neoplastici che, tutte le sue opere a M. Bill. Oltre ad articoli su DeStijl e Abstraction-Création, art non figuratif, pubblicò l'Art et son ...
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Pittore (Utrecht 1876 - Blaricum, presso Hilversum, 1958). Allievo di A. J. der Kinderen, studiò all'accademia di Amsterdam prediligendo una pittura dai toni realisti e soggetti tratti dal mondo contadino [...] Mercato, 1916; La tempesta, 1916; ecc.). L'incontro con P. Mondrian (1916) e l'adesione al gruppo di DeStijl (1917-18) aprì una breve parentesi astratta (Composizione geometrica, 1917, Otterlo, Rijksmuseum Kröller-Müller) presto abbandonata per una ...
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Pittore (Leens, Groninga, 1882 - Bakkeveen, Groninga, 1945). Prima giornalista, poi stampatore, nel 1923, quando la sua officina fallì, si dedicò alla realizzazione dei suoi "dipinti stampati", composizioni [...] di una posizione di avanguardia di un artista che, pur rimanendo sempre un isolato, si affiancava a movimenti quali DeStijl, Het Overzicht, ecc. La sua opera, catalogata dallo Stadelijk Museum di Amsterdam, comprende anche composizioni in cui ...
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Settore disciplinare, nell’ambito della comunicazione, che si avvale della composizione di segni e immagini su supporti e mezzi differenti (lettering, segnaletica, graphic design, visual design, web design [...] ; Crafts, Deutsche Werkbund ecc.) e dalla sperimentazione avviata dalle avanguardie storiche (Futurismo, Costruttivismo, Bauhaus, DeStijl ecc.), questa pratica progettuale ha progressivamente interagito con l’urbanistica, l’architettura, il disegno ...
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Architetto e scultore (Czernowitz, Ucraina, 1890 - New York 1965). Si formò alla scuola di Adolf Loos, fu membro del gruppo G (Gestaltung) e in contatto con DeStijl. Nel 1923 ideò per il teatro di Berlino [...] una parete scenografica. Nel 1926 si trasferì a New York, dove svolse in prevalenza la sua attività di architetto: interno di un cinema dell'Ottava Strada (1928), Galleria di Peggy Guggenheim (1942), Endless ...
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Pittore e scultore olandese (n. Amsterdam 1900 - m. 1992). Partecipò a Berlino all'esposizione della Novembergruppe (1923), poi a Parigi conobbe Mondrian (1924) e si unì al gruppo DeStijl. Dopo un periodo [...] di permanenza a Berlino, di nuovo a Parigi fece parte del gruppo Cercle et carré, di AbstractionCréation, di Réalités nouvelles. Allontanandosi sempre più dal neoplasticismo, il suo stile si è arricchito ...
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Indirizzo architettonico, urbanistico e del design che fa riferimento al complesso di teorie e di esperienze d’avanguardia elaborate, tra le due guerre mondiali, nell’ambito del Bauhaus, di DeStijl, del [...] costruttivismo, del CIAM e dell’international style. In architettura, postulava l’abbandono degli stili storici, dell’eclettismo e del classicismo a favore di un linguaggio progettuale capace di sfruttare ...
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Architetto (Vienna 1887 - Los Angeles 1953). Formatosi a Vienna con O. Wagner, interessato all'architettura di F. L. Wright, si trasferì negli USA nel 1914. Dopo aver lavorato per uno studio di Chicago [...] quasi esclusivamente ville, in un linguaggio essenziale, in cui confluiscono le esperienze del razionalismo europeo (in partic. DeStijl) e gli insegnamenti wrightiani: Lovell House, Newport Beach (1926), Buck House (1934), Janson House (1949) a Los ...
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elementarismo
s. m. [der. di elementare]. – 1. Elementismo. 2. Movimento dissidente del neoplasticismo (v.) del quale, nel 1926, T. Van Doesburg pubblicò sulla rivista De Stijl i nuovi principî: alla costruzione omogenea ortogonale del neoplasticismo...
neoplasticismo
s. m. [comp. di neo- e plasticismo]. – Corrente artistica olandese nata nel 1916 con la formazione del gruppo De Stijl, che si proponeva, superando le posizioni cubiste, una assoluta razionalità e purezza formale, nell’armonica...