Alessandro Manzoni ha esercitato, soprattutto con I promessi sposi, un influsso evidente sulla lingua italiana, letteraria e non letteraria. Questo influsso trova le sue ragioni prima di tutto nella sinergia [...] ), Storia della lingua italiana, Firenze, Sansoni (1a ed. 1937).
Raicich, Marino (1981), Scuola cultura e politica da DeSanctis a Gentile, Pisa, Nistri-Lischi.
Sabatini, Francesco (1987), Questioni di lingua e non di stile. Considerazioni a distanza ...
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Tommaseo, Niccolò
Scrittore, linguista e patriota (Sebenico, Dalmazia, 1802 - Firenze 1874). Dopo la laurea in giurisprudenza, visse alcuni anni fra Padova e Milano, lavorando come giornalista e saggista, [...] cui combatté anche la politica ecclesiastica. Con estrema coerenza, dopo l’Unità rifiutò la cattedra offertagli dal ministro DeSanctis e il seggio in Senato. Figura tra le più significative e controverse dell’intellettualità cattolica italiana dell ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] ma a Venezia germogliò in una vera e propria scuola di tagliapietra (di cui il maggiore rappresentante fu Andriolo deSanctis: continuata dopo la morte di Andriolo dal figlio Giovanni), elaboratrice del linguaggio di Nino pisano in forme venete; la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] cui la virtù emanata da Dio si unisce alla materia della Luna, prefigurando l’imperfezione del mondo sublunare. Come ha rilevato Francesco DeSanctis, in Dante c’è «la Fede che è scienza» e «la Scienza che è fede» (Saggi critici, a cura di L. Russo ...
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FORNACIARI, Raffaello
Domenico Proietti
Nacque a Lucca il 24 febbr. 1837, ultimo dei quattro figli di Luigi e Teresa Martinelli. Avviato agli studi umanistici, il F. frequentò il seminario arcivescovile [...] 1978, pp. 496 s.; M. Raicich, Scuola, cultura e politica da DeSanctis a Gentile, Pisa 1981, pp. 60 s., 137 s., 164-166; . Serianni - P. Trifone, Torino 1993, I, pp. 131-134; N. De Blasi, L'italiano nella scuola, ibid., p. 419; L. Serianni, La prosa ...
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FORNACIARI, Luigi
Domenico Proietti
Nacque a Lucca il 17 sett. 1798 da Angelo, "tesoriere pubblico" nell'amministrazione ducale, e da Rosaria Tognini.
Studiò grammatica e retorica nelle scuole di S. [...] . XI s.; M. Vitale, La questione della lingua, Palermo 1978, pp. 384 s., 496 s.; M. Raicich, Scuola, cultura e politica da DeSanctis a Gentile, Pisa 1982, pp. 98-101; M.A. Frangipani, Gli "Esempi di bello scrivere" di L. F. nei programmi scolastici ...
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PAGLIARO, Antonino
Tullio De Mauro
PAGLIARO, Antonino. – Nacque a Mistretta (Messina) il 1° gennaio 1898, da Vincenzo e da Grazia Passarello, in una famiglia ragguardevole di possidenti e professionisti [...] Salvatore Battaglia, Guido Calogero, Gaetano DeSanctis, Giorgio Levi della Vida, Giuseppe Lombardo all’Inferno di Dante. Canti I-XXVI, Roma 1999.
Fonti e Bibl.: T. De Mauro - A. Vallone, A. P., in Letteratura italiana (Marzorati), I critici, IV ...
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CALONGHI, Ferruccio
Gerardo Bianco
Nacque a Cremona il 1º marzo 1866 da Bartolomeo e Annalena Mora. Si iscrisse alla facoltà di lettere e filosofia dell'università di Torino, dedicandosi allo studio [...] E. Stampini. La collaborazione praticamente si esaurì con la nuova serie, iniziata nel 1923sotto la direzione di G. DeSanctis e A. Rostagni, forse per il nuovo indirizzo della rivista, più ampio e vigorosamente storico, che non accoglieva ricerche ...
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MARCHESINO da Reggio (Giovanni Marchesini)
Frans van Liere
Non sono molte le notizie relative alla sua vita. Un documento proveniente dal convento francescano di Bologna ricorda che un M., lettore, originario [...] quartam post Pentecosten (Bamberga, Staatsbibliothek, Misc. theol., 156). Una terza serie di sermoni, i Sermones desanctis, identificata da Wadding, secondo Sbaraglia non sarebbero sermoni, bensì spiegazioni di parole ed etimologie tratte da testi ...
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Traduzione
Sergio Marroni
(App. V, v, p. 533)
La traduzione letteraria
Se si sottopone a un approfondito esame l'idea, per molto tempo assai diffusa, che il tradurre consista nel 'trasporto' del significato [...] non solum fateor, sed libera voce profiteor, me in interpretatione Graecorum, absque Scripturis sanctis, ubi et verborum ordo mysterium est, non verbum e verbo, sed sensum exprimere de sensu".
Nasceva l'opposizione fra t. letterale e t. libera, tra ...
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v. intr. pron. e rifl. [der. di dare] (io m’addò, ecc.; coniug. come dare), ant. e pop. tosc. – 1. intr. pron. Accorgersi, avvedersi: Ci apparve un’ombra ... Né ci addemmo di lei (Dante); don Tommaso, assorto nelle sue liti, non s’era addato...