Francesco Petrarca: Prose - Introduzione
Guido Martellotti
Sul finire del secolo XVIII il signor Jean-Baptiste Lefebvre de Villebrune, filologo avventato e caparbio, in un codice miscellaneo della biblioteca [...] " Canzoniere" , in Elzeviri, Firenze, Le Monnier, 1945, pp. 65-7I).
Per l'intendimento della poesia petrarchesca si veda: F. DESANCTIS, Saggio critico sul Petrarca, nuova ed. a cura di N. GALLO, con prefazione di N. SAPEGNO, Torino, Einaudi, I952, o ...
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Ippolito Nievo: Opere - Introduzione
Sergio Romagnoli
«Ieri alla fine ho terminato il mio romanzo; son proprio contento di riposarmi. Fu una confessione assai lunga.» Con queste ormai famose parole, [...] astratto e retorico, ma patria di popolo da sospingere a civiltà. Di scuola democratica l'avrebbe forse giudicato il DeSanctis, che certamente non lo conobbe; e ci piace pensare che avrebbe sentito Pisana come lontana sorella di quella Francesca ...
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Poeti minori dell'Ottocento. Tomo II
Luigi Baldacci
Giuliano Innamorati
Le nostre pagine altro carattere non vogliono avere che quello di giustificare l'impianto di questo secondo tomo, esercitando [...] maledice nell'ode A san Giovanni» (cfr. Opere, cit., XVIII, p. 292).
E a rincalzo, più tardi, il DeSanctis, nella Storia della letteratura italiana, lasciava un giudizio che, a parte qualche genericità e sfocatura, non mancava di sottolineare nella ...
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CINELLI CALVOLI, Giovanni
Gino Benzoni
Nato a Firenze, il 26 febbr. 1625, da Domenico di Giovanni - ed è ipotesi azzardabile che il nonno paterno sia quel Giovanni Cinelli "phisico fiorentino" autore, [...] n. 1, 187 n. 1, 200; I. Del Lungo, Storia... d'un libro de' tempi di Dante, I, Firenze 1917, pp. 211-213; L. Fassò, Avventurieri della ; Id., Letteratura e critica..., Milano 1968, p. 15; F. DeSanctis, Storia della lett. it., a cura di G. F. Contini, ...
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GREGOROVIUS, Ferdinand
Alberto Forni
Nacque a Neidenburg, in Prussia orientale, il 19 genn. 1821 da Ferdinand Timotheus e da Wilhelmine Charlotte Dorothea Kausch. A partire dal 1838 studiò a Königsberg [...] numerosa classe dei semidotti piuttosto che di uno storico ferrato.
Il mondo liberale ne faceva un cavallo di battaglia. F. DeSanctis lo additava nel 1872 ai suoi studenti napoletani come uno storico che si era saputo sollevare dal momento poetico a ...
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FUBINI, Mario
Mario Scotti
Nacque a Torino il 18 marzo 1900 da Riccardo e da Bice Colombo, entrambi di origine vercellese. Nella città natale, cui sarebbe rimasto sempre affettivamente e culturalmente [...] da lui battuto, della cultura occidentale - dai Greci ai moderni, attraverso G. Vico, l'idealismo tedesco, F. DeSanctis, K. Marx, Antonio Labriola, G. Sorel - per aprirsi alle ulteriori esperienze del pensiero contemporaneo.
Negli anni universitari ...
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DELLA GHERARDESCA, Ugolino
Maria Luisa Ceccarelli Lemut
Nacque nella prima metà del sec. XIII, probabilmente a Pisa da Guelfo di Ottone conte di Donoratico e da Uguccionella di Uguccionello di Uguccione [...] ss., 72 s.; II, pp. 65-71; E. Repetti, Dizionario geografico fisico stor. della Toscana, VI,Firenze 1846, App., p. 54; F. DeSanctis, L'Ugolino di Dante, in Nuova Antol., dic. 1869, pp. 665-83; R. Roncioni, Delle istorie pisane libri XVI, a cura di F ...
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LIBELLI (Libellius, Archilibellius), Lilio (Lilio Tifernate, Lilius Egidius)
Ursula Jaitner-Hahner
Nacque nel 1417 o 1418, probabilmente a Città di Castello (Tifernum Tiberinum), da Bartolomeo di ser [...] , avuta a Firenze con un monaco camaldolese di S. Maria degli Angeli, dove il L. stava copiando il Desanctis angelis theologicus codex nostra aetate compilatus (c. 148).
Benché il L. avesse acquisito la cittadinanza di Firenze, probabilmente ...
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Prosatori Latini del Quattrocento – Introduzione
Eugenio Garin
I
L'insidia implicita nel concetto stesso di genere letterario ha non di rado contribuito a falsare la prospettiva necessaria a ben collocare [...] viaggio di quel bizzarro e geniale archeologo che fu Ciriaco de' Pizzicolli d'Ancona. E forse il grande Poliziano ha una produzione costantemente espressa in latino. Giustamente il DeSanctis sottolineava la frase del Valla che proclama lingua ...
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Francesco Petrarca: Rime, Trionfi e Poesie Latine - Introduzione
Natalino Sapegno
I Rerum vulgarium fragmenta del Petrarca si presentano al lettore moderno con un duplice aspetto e consentono, per così [...] , ricomposta in un classico equilibrio di concetti e di forme, per cui l'angoscia si traduce, come notava ancora il DeSanctis, in una «malinconia piena di grazia», la disperazione si attenua nello sfogo e si risolve in un'elegia tenera e calda ...
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v. intr. pron. e rifl. [der. di dare] (io m’addò, ecc.; coniug. come dare), ant. e pop. tosc. – 1. intr. pron. Accorgersi, avvedersi: Ci apparve un’ombra ... Né ci addemmo di lei (Dante); don Tommaso, assorto nelle sue liti, non s’era addato...
liscio2
lìscio2 s. m. [der. di lisciare]. – 1. ant. a. Nome generico dei cosmetici, soprattutto femminili, usati per «lisciarsi», per curare cioè l’estetica del volto e la bellezza della pelle: con niun’altra maniera potrà meglio il marito...