Predicatore e scrittore francese (Vitry 1170 circa - Roma 1240); insegnò a Parigi e si dedicò poi con successo alla predicazione; vescovo di S. Giovanni d'Acri (1216), partecipò alla spedizione di Damietta [...] orientalis e una Historia occidentalis (stamp. 1597), Epistolae, storicamente importanti, Sermones dominicales (1575), Sermones desanctis, Sermones vulgares, Sermones feriales et communes; notevoli le due ultime raccolte per la conoscenza della ...
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Filologo e bibliotecario (Napoli 1852 - ivi 1940). Fu allievo di F. DeSanctis e di D. Comparetti. Fu valente grecista (tra l'altro fu editore e traduttore di quasi tutti i Dialoghi di Platone) paleografo [...] e cultore di studî bizantini. Come bibliotecario e bibliografo, curò l'ordinamento della Biblioteca nazionale di Napoli, compilò un catalogo dei manoscritti della Biblioteca ambrosiana di Milano (1906) ...
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Filologo (Berlino 1849 - ivi 1892); venuto più volte in Italia, strinse a Napoli amicizia con F. DeSanctis. Professore di letterature romanze a Breslavia (1880) e a Gottinga (1891), pubblicò Die sicilianische [...] Dichterschule des 13. Jahrhunderts (1878; trad. it. 1882) e una notevole Geschichte der italienischen Literatur (2 voll., 1884-88; trad. it. 1887-91), oltre a due memorie sul dialetto napoletano e varî ...
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Letterato (Prato 1818 - Firenze 1879); patriota fervente, partecipò alle guerre del Risorgimento. Si occupò anche di storia politica, ma il suo nome resta soprattutto legato, più ancora che ad alcune tragedie [...] di argomento storico, alla Storia della poesia popolare italiana (1877), nella quale volle, come contemporaneamente DeSanctis per la poesia d'arte, tracciare con la storia della poesia popolare la storia dello spirito italiano. ...
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Scultore e pittore (Roma 1855 - Firenze 1921). Studiò disegno con C. Fracassini e con G. DeSanctis. Si dedicò prima alla pittura, poi alla scultura, accostandosi specialmente a P. Trubeckoj. Notevoli: [...] Cavallino caduto (1902, Firenze, Uffizi) e Morte del cervo (1907), ispirato alla lirica di G. D'Annunzio. Nel 1913 a Pietroburgo lavorò ai bozzetti per il monumento di Alessandro III ...
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Attore italiano (Firenze 1869 - Roma 1928); esordì nella compagnia Talli-Gramatica-Calabresi, fu poi come brillante, di un'asciutta e mordente comicità prettamente toscana, con A. DeSanctis, con A. Maggi [...] e, fino al 1912, nella Compagnia stabile del teatro Argentina di Roma, dove tornò poi come direttore; fu capocomico e direttore di modeste compagnie ...
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Letterato svizzero tedesco (Zurigo 1838 - Berna 1897), professore di letteratura all'univ. di Berna (1874). Fra i suoi studî: Goethes italienische Reise (1871), Über Schillers Beziehungen zum Altertum [...] (1872), Goethes Beziehungen zu Zürich (1888), Wieland und Martin und Regula Künzli (1891). Fu in relazione con G. Keller, R. Wagner e F. deSanctis. ...
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Predicatore bretone (n. forse Nantes 1430 - m. presso Tolosa 1502); i suoi sermoni, efficaci e violenti, sono in un latino quasi maccheronico: Sermones de Adventu (1497-98) e, postumi, Quadragesimale opus [...] (1506), Sermones desanctis (1507), Sermones dominicales (1515-16). ...
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Musicista (Corneto Tarquinia 1868 - Siena 1925). Studiò a Roma con C. DeSanctis. Fu professore al conservatorio di Roma e da ultimo direttore di quello di Firenze. Influenzato dal classicismo brahmsiano, [...] compose musica d'ogni genere, ma soprattutto strumentale ...
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Villari, Pasquale
Storico e uomo politico (Napoli 1826 - Firenze 1917). Nella sua formazione culturale e spirituale furono decisivi l’esempio e l’insegnamento di Francesco DeSanctis, con il quale partecipò [...] indirizzando le sue ricerche su due figure emblematiche della storia italiana: Savonarola e Machiavelli (La storia di Girolamo Savonarola e de’ suoi tempi , 2 voll., 1859-61; Niccolò Machiavelli e i suoi tempi, 3 voll., 1877-82). La sua concezione ...
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v. intr. pron. e rifl. [der. di dare] (io m’addò, ecc.; coniug. come dare), ant. e pop. tosc. – 1. intr. pron. Accorgersi, avvedersi: Ci apparve un’ombra ... Né ci addemmo di lei (Dante); don Tommaso, assorto nelle sue liti, non s’era addato...
liscio2
lìscio2 s. m. [der. di lisciare]. – 1. ant. a. Nome generico dei cosmetici, soprattutto femminili, usati per «lisciarsi», per curare cioè l’estetica del volto e la bellezza della pelle: con niun’altra maniera potrà meglio il marito...