Giambattista Vico nacque a Napoli il 23 giugno 1668, in una famiglia di modeste condizioni (il padre era libraio). Intrapresi gli studi di filosofia come esterno presso il collegio dei gesuiti di Napoli [...] nelle opere di maggior impegno (le sette prolusioni e il De antiquissima); ed è un latino regolare ma robusto e solenne Corniani alla Storia della letteratura italiana di Francesco DeSanctis) impostati essenzialmente sulla formula critica di Vico ...
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Niccolò Machiavelli nacque a Firenze il 3 maggio 1469. Sulla sua formazione dà notizie il Libro dei Ricordi del padre Bernardo, dottore in legge. Il 19 giugno 1498 divenne segretario della seconda cancelleria [...] suo volgare, «purificato […] del meccanismo classico e ridotto nella forma spedita e naturale della conversazione e del discorso» (DeSanctis 19706: 541), colgono nei seguenti brani (su cui cfr. Scavuzzo 2003; Patota & Telve 2009):
(1) a. quanto ...
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Il termine classicismo, che appare all’inizio dell’Ottocento, deriva dell’aggettivo sostantivato classico, a sua volta prosecuzione del lat. classicus, nell’accezione di «autore eccellente, da imitare». [...] riferimento, tra l’altro, a Dante, Machiavelli, Tasso, alla letteratura della Controriforma, a Cesarotti, oltre che a Foscolo (DeSanctis 1958: II, 72, 138, 190, 207, 345, 392).
Il termine, diventato un tecnicismo storiografico (analogamente ai suoi ...
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Melchiorre Cesarotti (Padova, 1730 - Selvazzano, presso Padova, 1808) fu uno dei maggiori rappresentanti dell’Illuminismo italiano in campo linguistico. Nacque e studiò a Padova, dove divenne insegnante [...] per lungo uso, e dava loro un’aria cosmopolitica, l’aria filosofica, a scapito del colore locale e nazionale» (DeSanctis 1968: 770). Ma ancora a inizio Novecento il saggio linguistico di Cesarotti non riscuoteva consensi (cfr. Trabalza 1908). Il ...
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Francesco Guicciardini nacque a Firenze, il 6 marzo 1483, da importante famiglia fiorentina. Dottore in legge nel 1505, nel 1511 fu ambasciatore in Spagna. Tornato a Firenze all’inizio del 1514, nel 1516 [...] municipale, nella grande storiografia di respiro nazionale ed europeo. Sotto questo profilo possiamo accostare, come faceva già DeSanctis in una pagina non benevola (1970: 541), Guicciardini a ➔ Galileo Galilei, che avrebbe conquistato al volgare il ...
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Nacque a Pescasseroli (L’Aquila) il 25 febbraio 1866. Compiuti gli studi medio-superiori a Napoli, scampò al terremoto di Casamicciola (luglio 1883), in cui perse i genitori e la sorella, e fu accolto [...] e dipoi; l’assenza di dittongo in forme quali tepido (e derivati), petrificare (e derivati, secondo l’esempio di DeSanctis, che attingeva al ted. petrifizieren, usato da Hegel e Schlegel) e soprattutto nei derivati di queto (quetamente, quetato, ecc ...
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Graziadio Isaia Ascoli, nato a Gorizia nel 1829 da ricca famiglia ebraica e formatosi nell’ambiente plurilingue della città, si dedicò da autodidatta allo studio delle lingue e della linguistica, pubblicando [...] P. Bongrani et al., Firenze, Le Lettere, pp. 289-312.
Raicich, Marino (1982), Scuola, cultura e politica da DeSanctis a Gentile, Pisa, Nistri-Lischi.
Santamaria, Domenico (1997), Il “Proemio” dell’Ascoli nei suoi carteggi, in Agostiniani 1997, vol ...
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Torquato Tasso (Sorrento 1544 - Roma 1595) affrontò nella sua opera il più ampio ventaglio di generi testuali, sia in prosa che in versi. Sono in prosa i ventisei Dialoghi di vario argomento (la nobiltà, [...] si concluse nel 1593 con la pubblicazione di un poema non poco diverso, la Gerusalemme conquistata. Significativo anche il giudizio del DeSanctis: «Le correzioni sono quasi tutte infelici, di seconda mano, fatte a freddo. Non ci è più il poeta, ci è ...
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FANFANI, Pietro
Edoardo Zamarra
Nacque il 21 apr. 1815 a Montale, in provincia di Pistoia, dall'agiato fattore Francesco e da Clementina Signorini vedova Pinzauti, quintogenito dopo due sorellastre [...] , uomini come A. Bresciani, E. Broglio, C. Cantù, G. Capponi, A. De Gubernatis, L. Fornaciari, V. Gioberti, P. Giordani, G. Giusti, F. D. la nomina a commendatore concessagli dal ministro F. DeSanctis.
Tentò sia il romanzo storico con un fiacco ...
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BIGNONE, Ettore
Piero Treves
Nato a Pinerolo il 17 dic. (non il 16 luglio) 1879 da Carlo e da Anita Matteucci, il B. si laureò a Torino in lettere (con una dissertazione su Lucrezio) nel 1901 e in filosofia [...] nel 1902. Seguì le lezioni di G. DeSanctis che portava il verbo della scuola romana del Beloch e avrebbe tosto polemizzato cortesemente col Fraccaroli.
Eppure, fra i giovani "classicisti" che, a cavaliere fra i due secoli, frequentavano l'università ...
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v. intr. pron. e rifl. [der. di dare] (io m’addò, ecc.; coniug. come dare), ant. e pop. tosc. – 1. intr. pron. Accorgersi, avvedersi: Ci apparve un’ombra ... Né ci addemmo di lei (Dante); don Tommaso, assorto nelle sue liti, non s’era addato...
liscio2
lìscio2 s. m. [der. di lisciare]. – 1. ant. a. Nome generico dei cosmetici, soprattutto femminili, usati per «lisciarsi», per curare cioè l’estetica del volto e la bellezza della pelle: con niun’altra maniera potrà meglio il marito...