Patriota e letterato italiano (Napoli 1813 - ivi 1876). Intrapresi gli studî giuridici, si dedicò in seguito, come allievo di B. Puoti, agli studî letterarî; nel 1835 conseguì la cattedra di eloquenza [...] italiana (3 voll., 1866-72); ma il suo nome resta soprattutto legato alle Ricordanze della mia vita (post., con prefazione di F. DeSanctis, 1879), documento di spontanea limpidezza d'animo, tradotta spesso in accenti di schietta maestria artistica. ...
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Storico e critico letterario (Avellino 1912 - Aci Trezza 2004); prof. di letteratura italiana dal 1963 al 1983 nell'univ. di Catania e poi in quella di Roma. Di formazione crociana, influenzato da G. Dorso [...] Collaboratore di riviste politiche e culturali quali Primato, Rinascita e Società (di cui è stato condirettore). Assiduo studioso di F. DeSanctis, di cui diresse l'ed. completa delle Opere (22 voll., 1951-93, cui seguì un vol. di indici), e critico ...
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Poema cavalleresco di L. Ariosto (1474-1533), nato come ideale proseguimento dell’incompiuto Orlando innamorato (1483-95), di M.M. Boiardo (1441-1494), di molti personaggi del quale si seguono le vicende. [...] è divenuto passione così profonda e così ardente, che ne perde la ragione. La rappresentazione della sua pazzia, disse il DeSanctis, è un crescendo di particolari e di colori, che rendono naturalissimo un fatto così straordinario. Ma, per intendere ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] al 1751, un’antitesi che in Italia, attraverso F. DeSanctis, troverà un’eco ancora in A. Gramsci: l’antinomia fra tanto per l’influenza del titolo del notissimo 9° vol. della Histoire de France di J. Michelet, La Renaissance (1855), quanto con la ...
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letteratura Tendenza letteraria italiana, corrispondente al naturalismo (➔) francese. Il v. nasce nel secondo Ottocento, quando l’aspetto del romanticismo che tendeva alla parola-musica si era ridotto [...] grande favore, per es., dal massimo critico romantico, F. DeSanctis; anche L. Capuana se ne fece attivamente promotore, anche essenzialmente come regionalismo; e così fecero anche, oltre Capuana, F. De Roberto, S. Di Giacomo, M. Serao, R. Fucini, il ...
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Filosofo e critico letterario (Magdeburgo 1805 - Königsberg 1879). Allievo di Schleiermacher e più tardi di Hegel, si può considerare uno dei massimi esponenti dell'idealismo tedesco. Tentò uno sviluppo [...] (1831); Handbuch einer allgemeinen Geschichte der Poesie (3 voll., 1832-33; trad. it. di Fr. DeSanctis, 1853); Kritik des Schleiermacherschen Glaubenslehre (1836); Psychologie oder Wissenschaft vom subjectiven Geiste (1837); Kritische Erläuterung ...
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Nelli, Piero. - Regista cinematografico e televisivo italiano (Pisa 1926 - Sarteano, Siena, 2014). Dopo l’esordio nel cinema in qualità di aiuto regista nelle pellicole Riso amaro (1949) e Non c’è pace [...] tra gli ulivi (1950) di G. DeSanctis, si è dedicato alla regia di documentari dirigendo tra gli altri Cavatori del marmo (1950), dell’Italia unita tra lingua e dialetti, 1969-73, con T. De Mauro e U. Eco; La radiografia della miseria, 1967; Il ...
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Letterato (Milano 1816 - ivi 1883). Collaborò all'Italia musicale, al Corriere delle Dame e dal 1841 alla Rivista europea, della quale nel 1845 ebbe la direzione letteraria. Dopo le Cinque giornate diresse [...] italiane e milanesi hanno le sue pagine di critica, che fanno di lui il maggior critico italiano tra Foscolo e DeSanctis. Specie là dove giudizio morale e giudizio estetico coincidono, T. fu assai penetrante, sia che, combattendo le evanescenze di ...
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Filologo e critico italiano (Genova 1862 - Firenze 1923), prof. dal 1892 all'univ. di Firenze; socio corrispondente dei Lincei (1920). Iniziò la sua attività come linguista, poi prevalse in lui l'interesse [...] : studi critici, 1923). P. seppe conciliare gli insegnamenti della scuola storica da cui proveniva con quelli idealistici di DeSanctis e di Croce. Numerosi suoi studî di teoria linguistica e di storia dell'italiano antico sono stati raccolti in ...
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Letterato (Pietrapertosa 1853 - Napoli 1938). Allievo nell'univ. di Napoli di L. Settembrini e soprattutto di F. DeSanctis, nel 1888 provveditore agli studî; prof. a Napoli (1902-28) di letterature comparate [...] e poi di letteratura italiana. Senatore dal 1920; socio nazionale dei Lincei (1932). Erudito di eccezionale apertura, dominò, oltre che l'italiana, anche le letterature provenzale e francese, soprattutto ...
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v. intr. pron. e rifl. [der. di dare] (io m’addò, ecc.; coniug. come dare), ant. e pop. tosc. – 1. intr. pron. Accorgersi, avvedersi: Ci apparve un’ombra ... Né ci addemmo di lei (Dante); don Tommaso, assorto nelle sue liti, non s’era addato...
liscio2
lìscio2 s. m. [der. di lisciare]. – 1. ant. a. Nome generico dei cosmetici, soprattutto femminili, usati per «lisciarsi», per curare cioè l’estetica del volto e la bellezza della pelle: con niun’altra maniera potrà meglio il marito...