Letterato (Milano 1816 - ivi 1883). Collaborò all'Italia musicale, al Corriere delle Dame e dal 1841 alla Rivista europea, della quale nel 1845 ebbe la direzione letteraria. Dopo le Cinque giornate diresse [...] italiane e milanesi hanno le sue pagine di critica, che fanno di lui il maggior critico italiano tra Foscolo e DeSanctis. Specie là dove giudizio morale e giudizio estetico coincidono, T. fu assai penetrante, sia che, combattendo le evanescenze di ...
Leggi Tutto
Storico e critico letterario (Avellino 1912 - Aci Trezza 2004); prof. di letteratura italiana dal 1963 al 1983 nell'univ. di Catania e poi in quella di Roma. Di formazione crociana, influenzato da G. Dorso [...] Collaboratore di riviste politiche e culturali quali Primato, Rinascita e Società (di cui è stato condirettore). Assiduo studioso di F. DeSanctis, di cui diresse l'ed. completa delle Opere (22 voll., 1951-93, cui seguì un vol. di indici), e critico ...
Leggi Tutto
Editore italiano (Monterosso Calabro 1831 - Napoli 1911); subentrò al fratello Vincenzo, fondatore della omonima casa editrice, con sede a Napoli (1849), che ebbe vita difficile per i sospetti e i divieti [...] Trento di P. Sforza Pallavicino, le opere di P. Segneri, di G. B. Vico, di V. Gioberti, la Storia della letteratura italiana di F. DeSanctis (1870-71) e scritti di altri autori, da B. Spaventa a A. Labriola. Negli anni 1920-44 la casa editrice curò ...
Leggi Tutto
Architetto e incisore (Roma 1666 - ivi 1729). Allievo e collaboratore di C. Fontana, svolse una feconda attività di incisore di architetture, anche per i volumi editi dal maestro. Architetto dell'Annona [...] l'altare maggiore del Pantheon (1723-27). Partecipò al concorso per la scalinata di Trinità dei Monti, vinto da F. DeSanctis (1723) il cui progetto sembra tuttavia risentire di quello di S.; nel 1725 realizzò l'altare della cappella del Crocifisso ...
Leggi Tutto
Attore (Ivrea 1900 - Genova 1980); esordì nella compagnia di E. Paladini, e recitò poi nelle compagnie di G. Tumiati (1916-17), R. Ruggeri (1918-20), V. Talli (1921-22), D. Galli (1924-25). Nel 1934 formò [...] , E. Zareschi, V. Tieri (1949), con P. Borboni, M. Bagni (1951), con i Teatranti, diretti da Tieri (1952), con A. DeSanctis (1953); nel 1954 recitò con V. Gassmann. Attore elegante e sottile, si distinse per il suo eclettismo, che gli permise di ...
Leggi Tutto
Letterato (Pietrapertosa 1853 - Napoli 1938). Allievo nell'univ. di Napoli di L. Settembrini e soprattutto di F. DeSanctis, nel 1888 provveditore agli studî; prof. a Napoli (1902-28) di letterature comparate [...] e poi di letteratura italiana. Senatore dal 1920; socio nazionale dei Lincei (1932). Erudito di eccezionale apertura, dominò, oltre che l'italiana, anche le letterature provenzale e francese, soprattutto ...
Leggi Tutto
Predicatore francescano (Ratisbona prima del 1210 - ivi 1272), il maggiore del Medioevo in Germania. Già notissimo nel 1240, percorse tutta la Germania meridionale, la Boemia (prima del 1253), la Slesia [...] (1253). Semplice ed efficace (predicava spesso in volgare), venerato dal popolo come "nuovo Elia" (un suo commento all'Apocalisse, perduto, fu letto da Salimbene), raccolse egli stesso alcuni sermoni (De dominicis; De communi sanctorum; Desanctis). ...
Leggi Tutto
Letterato (Spinazzola 1827 - Napoli 1892); si formò alla scuola di F. DeSanctis, ma presto passò agli studî storici, formulando una teoria, di chiara derivazione positivista, per la quale il popolo italiano, [...] rimane peraltro quella su Leopardi (Vita ed opere di G. Leopardi, 1881). Nel 1861 aveva pubblicato inoltre un saggio sui mezzi da impiegare per la repressione del brigantaggio e, dopo il 1864, collaborò come critico teatrale all'Italia di DeSanctis. ...
Leggi Tutto
Attore e regista italiano (Ferrara 1876 - Roma 1971), fratello di Corrado e di Domenico. Avvocato, passò alla scena esordendo nel 1905 a Roma; fu poi con A. DeSanctis e con A. Maggi. Splendido Cirano [...] di Bergerac, valido interprete del teatro classico e shakespeariano (La Dodicesima notte), nel 1924 con la collaborazione della moglie, la scenografa e pittrice Beryl Hight, fondò a Milano La sala azzurra, ...
Leggi Tutto
Letterato (Napoli 1782 - ivi 1847); acuto studioso della lingua italiana, tenne a Napoli (dal 1825) una scuola nella quale educava i giovani, in senso puristico, allo studio severo dei classici antichi [...] e anche, senza apertamente proporselo, a sentimenti patriottici. Da essa uscirono, tra gli altri, L. Settembrini e F. DeSanctis. Oltre a numerose edizioni di testi classici e volgari, lasciò notevoli lavori di lingua e letteratura (Regole elementari ...
Leggi Tutto
v. intr. pron. e rifl. [der. di dare] (io m’addò, ecc.; coniug. come dare), ant. e pop. tosc. – 1. intr. pron. Accorgersi, avvedersi: Ci apparve un’ombra ... Né ci addemmo di lei (Dante); don Tommaso, assorto nelle sue liti, non s’era addato...
liscio2
lìscio2 s. m. [der. di lisciare]. – 1. ant. a. Nome generico dei cosmetici, soprattutto femminili, usati per «lisciarsi», per curare cioè l’estetica del volto e la bellezza della pelle: con niun’altra maniera potrà meglio il marito...