Eroe greco, figlio di Erme e di una ninfa arcadica, Carmenta (o anche Themis, Nikostrata, e Tyburtis); duce di una colonia di Arcadi che, proveniente da Pallantio, si sarebbe fissata sul Palatino dove [...] coll. 839-42; Weizsäcker, in Roscher Lexikon, I, coll. 1393-95; Schwegler, Röm. Geschichte, I, Tubinga 1853, p. 354 segg.; G. DeSanctis, Storia dei Romani, I, Torino 1907, p. 191 segg.; Fr. Münzer, Cacus der Rinderdieb, Basilea 1911, p. 88 segg.; A ...
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A. Atilius A. f. C. n. Calatinus (i fasti capitolini hanno Caiatinus) fu console per la prima volta nel 258 a. C., durante la prima guerra punica, e condusse fortunate operazioni di guerra in Sicilia, [...] in Sicilia l'anno seguente come proconsole, e trionfò de Poenis nel gennaio 256. Console per la seconda volta sul suo sepolcro a Porta Capena (De senectute, 61; De finibus, II, 116; Tusc., I, 13).
Bibl.: G. DeSanctis, Storia dei Romani, III, i, ...
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Tribuno militare nel 343 a. C., protesse eroicamente la ritirata dell'esercito del console A. Cornelio Cosso circondato dai Sanniti, aprendosi con le armi la via attraverso i nemici. Ebbe perciò una corona [...] essere stato compiuto da varî membri della stessa famiglia.
Bibl.: F. Münzer, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., IV, col. 2279; G. DeSanctis, Storia dei Romani, II, Torino 1907, pp. 269 seg., 277 seg.; E. Pais, Storia di Roma, 3ª ed., IV, Roma 1928 ...
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Uomo politico etolo, figlio di Nicostrato; nel 221, con le forze della lega etolica, invase la Messenia, e nell'anno seguente inflisse una sconfitta agli Achei presso Cafie, città nord-orientale dell'Arcadia. [...] fonti letterarie tacciono su lui.
Bibl.: B. Niese, Gesch. der griech. und maked. Staaten, II; Gotha 1899, pp. 412-484, 562, 675; G. DeSanctis, Storia dei Romani, II, Torino 1907, pp. 420, 442; J. Beloch, Griech. Gesch., 2ª ed., IV, 1, pp. 720-727. ...
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Antica magistratura finanziaria di Atene; la derivazione del nome, e con essa il carattere delle loro funzioni primitive, erano assai oscure agli antichi e sono pure assai discusse oggi; erano forse dapprima [...] economica di V. Pareto, I, i, Milano 1903; A. Francotte, Les finances des cités grecques, Liegi 1909, p. 220 segg.; G. DeSanctis, 'Ατϑίς, Torino 1912, p. 248 seg.; E. Cavaignac, Études sur l'histoire financière d'Athènes au Ve siècle, Parigi 1908, p ...
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Due testimonianze risalenti l'una a Catone il Censore, l'altra a Varrone, accennano all'uso presso i Romani di celebrare gesta gloriose durante i banchetti. Per Catone (presso Cicerone, Tuscolane, 2, 3; [...] la tecnica esteriore.
Bibl.: Oltre alle storie della letteratura latina, v. F. Ramorino, La poesia in Roma nei primi cinque secoli, in Riv. di filologia classica, XI (1883), p. 497; G. DeSanctis, Storia dei Romani, Torino 1907, I, p. 22; II, p. 503. ...
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Nobile famiġlia ateniese, così chiamata da Fileo, figlio di Aiace Telamonio e di Tecmessa; quindi, attraverso Telamone e Aiace I, ne veniva fatta risalire l'origine a Zeus. Secondo una tradizione ateniese, [...] importanza nel campo politico.
Bibl.: J. Toepffer, Attische Genealogie, Berlino 1889, pp. 269-286; Ed. Meyer, Forschungen zur alten Geschichte, I, Halle 1892, p. 174; G. DeSanctis, 'Ατϑίς, 2ª ed., Torino 1912, pp. 96, 268-69, 296-97, 365. ...
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Antica città di Sicilia, nella parte occidentale dell'isola. Essa vien designata come posta tra Entella e Lilibeo, cioè nella via che conduceva da una città all'altra. Dopo il Cluverio, si suol identificare [...] Leida 1619, p. 379 seg.; A. Holm, St. della Sicilia nell'antichità, trad. G. B. Dal Lago e V. Graziadei, Palermo 1896, I, p. 137 seg.; Greeman, Hist. of Sic., I, III, IV; G. DeSanctis, Storia dei Romani, III, i, Torino 1916, e III, ii, ibid. 1917. ...
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Antica città cretese presso la costa meridionale della baia di Suda, su un colle che domina una vasta e pittoresca regione. Il suo antico porto era Chissamo. Il nome (per connessione con πτερόν, "ala") [...] . F. Blass, Griech. Dialekt-Inschriften, III, col. 4941 segg.; B. Haussoulier, in Bull. Corr. Hell., III (1879), p. 418 segg.; G. DeSanctis, in Mon. Antichi, XI (1901), p. 525 segg.; M. Guarducci, in Riv. di Filologia, n. s., VII (1929), p. 60 segg. ...
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Teologo e oratore agostiniano del sec. XIII, famoso per l'erudizione e l'eloquenza. Oscura è la cronologia della sua vita; ci è noto soltanto che entrò nell'ordine nel 1283. Si addottorò a Parigi in filosofia [...] all'oratoria: Sermones a Dominica in passione usque ad Dominicam primam post Pascha, Parigi 1544; Sermones desanctis, Venezia 1584; Sermones de tempore, Venezia 1550, e Sermones ad clerum (inediti).
Bibl.: G. Tiraboschi, Storia della letteratura ...
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v. intr. pron. e rifl. [der. di dare] (io m’addò, ecc.; coniug. come dare), ant. e pop. tosc. – 1. intr. pron. Accorgersi, avvedersi: Ci apparve un’ombra ... Né ci addemmo di lei (Dante); don Tommaso, assorto nelle sue liti, non s’era addato...