. Comune della provincia di Aquila, posto in regione montuosa ai piedi del Meta. Il centro (908 m. s. m.) è presso il Rio Torto, che affluisce poco lungi nel Sangro. Occupazione e reddito principale vengono [...] nella valle Curino e a Civitalta.
Bibl.: C. Mancini, in Giorn. d. scavi di Pompei, IV; L. Mariani, Aufidena, in Mon. Lincei, X (1900); G. DeSanctis, Storia dei Romani, I, Torino 1907, p. 103, n. 3; V. Balzano, in Riv. Abruzzese, 1911 e 1912; A ...
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Antico dio italico del grano, corrispondente alla greca Persefone (Proserpina) simbolo della forza generatrice insita nel chicco di frumento. L'ara contenuta nel suo più importante sacrario era sempre [...] Anastasia a tergo dell'abside basilicale.
Bibl.: Wissowa, in Roscher, Lexikon d. gr. und röm. Myth., I, coll. 924-27; G. DeSanctis, Storia dei Romani, I, ii, Torino 1907, passim; L. Du Jardin, Conso, antico dio del grano, e il ratto delle Sabine, in ...
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Fu, nel 524 a. C., duce dei Cumani, quando questi furono assaliti dagli Etruschi, che avevano qualche decennio prima sconfitto i Focesi e s'erano resi padroni dell'isola di Corsica (Cirno). Vinse e contribuì [...] 782, n. 2, 787; II, pp. 57, 65, 72 segg.; 192 segg., 351; Th. Mommsen, Römische Geschichte, I, pp. 115, 122; G. DeSanctis, Storia dei Romani, I, Torino 1907, p. 551; J. Beloch, Griechische Geschichte, 2ª ed., I, i, Strasburgo 1912, p. 381; E. Meyer ...
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Antichissima divinità romana, sulla cui tomba al Velabro il 23 dicembre, giorno dei Larentalia, il flamen Quirinalis e i pontefici celebravano sacrifici funebri (parentatio). Per alcuni (p. es. DeSanctis) [...] Bull. Commiss. Archeologica di Roma, 1894, fasc. 3°; id., Studi di antichità e mitologia, Milano 1896, p. 117 seg.; G. DeSanctis, Storia dei Romani, I, Torino 1907, p. 216; Wissowa nella Real-Encycl., di Pauly-Wissowa, I, col. 134; per la questione ...
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Il più antico degli annalisti romani, nato verso la metà del sec. III a. C.; nel 225 prese parte alla guerra gallica, e dopo la battaglia di Canne, già senatore, fu mandato a Delfi per interrogare l'oracolo [...] Wissowa, Real-Encycl., VI, col. 1836; A. Rosenberg, Einleitung und Quellenkunde zur römischen Geschichte, Berlino 1921, p. 123 segg.; G. DeSanctis, Storia dei Romani, I, Torino 1907, p. 21 segg. e 36; Ed. Meyer, Kleine Schriften, Halle 1924, II, 305 ...
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Fratello del re Dario I. Gli fu dal re dopo la spedizione scitica affidata la satrapia di Sardi. Qui circa il 508 a. C. ambasciatori ateniesi gli chiesero aiuto contro il re Cleomene di Sparta che minacciava Atene di guerra in odio a Clistene e alle sue riforme. Gli ambasciatori accettarono la condizione posta da A. di dare al re la terra e l'acqua, cioè di sottomettersi; e furono al loro ritorno, ...
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Popoli di stirpe italica, forse una sottotribù dei Sabini, la cui nobilissima civitàs fu Anagnia (Macrob., V, 12), e le altre località Ferentinum, Aletrium, Verulae. Il nome deriverebbe dal vocabolo sabino [...] di concilio e connubio (Livio, IX, 43).
Bibl.: H. Nissen, Ital. Landeskunde, I, Berlino 1883, p. 515; II, p. 647; Weiss, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., VIII, col. 909; G. DeSanctis, Storia dei Romani, Torino 1907, segg., II, pp. 102, 253, 333. ...
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SICANI
Giacomo Devoto
. Popolo antichissimo della Sicilia, dal quale l'isola ha preso un tempo il nome di Sikanía (Odissea, XXIV, 307; Herod., I, 170). Connessi da molti storici con i Siculi (Holm, [...] , ibid., II A, coll. 2204-2207, s. v. Siculi: A. Holm, Storia della Sicilia, trad. it., Torino 1896; E. Pais, Storia della Sicilia e della Magna Grecia, ivi 1894; G. DeSanctis, Storia dei Romani, I, ivi 1907, e gli altri manuali di storia antica. ...
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C. Atilius M. f. M. n. Regulus (per il cognome Saranus Tyrius, meno correttamente Serranus, da lui forse per primo assunto, v. G. DeSanctis, Storia dei Romani, III, 1, p. 136, n. 75) fu console per la [...] dell'anno furono costretti a convertire l'assedio in blocco. Di C. Attilio Regolo nulla si sa più dopo quest'anno.
Bibl.: G. DeSanctis, Storia dei Romani, III, i, Torino 1916, pp. 136 seg., 166 seg.; E. Klebs, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl. d. class ...
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Nato a Firenze il 30 dicembre 1642, ivi morto il 24 settembre 1707, fu giurisperito, conoscitore esperto delle lettere latine e italiane, cultore appassionato di musica e di poesia. Primo suo amore fu [...] che meglio rivela l'animo suo sono i versi elegiaci. L'opera sua fu giudicata severamente dal Settembrini e dal DeSanctis; ma i suoi canti d'argomento politico e patriottico, religioso e morale non furono senza efficacia, come attestano i giudizî ...
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v. intr. pron. e rifl. [der. di dare] (io m’addò, ecc.; coniug. come dare), ant. e pop. tosc. – 1. intr. pron. Accorgersi, avvedersi: Ci apparve un’ombra ... Né ci addemmo di lei (Dante); don Tommaso, assorto nelle sue liti, non s’era addato...