Critico letterario, filosofo e uomo politico italiano (Morra Irpina 1817 - Napoli 1883). Massimo esponente italiano della critica romantica, formulò le sue originali teorie partendo dal concetto hegeliano [...] Così la Rinascenza, dissolvendo la Scolastica, scopre - sempre secondo il De S. - l'uomo e la natura e li canta in bellezza dell'arte: culmina nel Machiavelli, pur assertore per il laico De S. dello stato moderno, e nell'Ariosto, classico cultore dell ...
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Storico dell'antichità italiano (Roma 1870 - ivi 1957). Ha indagato la storia antica in ogni campo, con compiutissima documentazione storica, filologica, epigrafica ed archeologica, rivolgendo larga attenzione [...] storiografia greca, 1951. Postuma la pubblicazione di alcune lezioni tenute nel secondo dopoguerra (Ricerche sulla storiografia siceliota, 1958), de La guerra sociale (1976) e l'autobiografico Ricordi della mia vita (1970). Gli Scritti minori (6 voll ...
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Neuropsichiatra italiano (Parrano, Terni, 1862 - Roma 1935), prof. nell'univ. di Roma dal 1919. Fu tra i primi in Italia a sviluppare su basi sperimentali lo studio della psicologia e a riunire in un insieme organico i problemi specifici della neuropsichiatria infantile: nel 1899 istituì gli asili scuola per anormali psichici, nel 1906 fondò l'Istituto di psicologia dell'univ. di Roma. Tra le sue opere: ...
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Pittore e incisore italiano (Napoli 1858 - ivi 1924). Allievo di D. Morelli, si volse alla pittura di genere e paesaggio, ritraendo luoghi e tipi napoletani, con piacevole intonazione pittoresca. Eseguì anche ritratti, specialmente femminili, e incisioni ...
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Teologo (Roma 1808 - Firenze 1869). Sacerdote cattolico, lasciò la Chiesa cattolica (1847) e nel 1853 aderì alla Chiesa valdese, dalla quale si allontanò presto, fondando (1854) la Chiesa indipendente o evangelica cristiana; osteggiato dai plymouthisti, lasciò anche questa e si ritirò (1864) a Firenze, dove si riconciliò con i valdesi e insegnò teologia presso la loro facoltà. Pubblicò varie opere ...
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Attore italiano, nato a Brindisi nel 1867. Dai sedici ai diciannove anni, fu nella poverissima compagnia di suo padre, Pio DeSanctis; entrò poi nella compagnia Diligenti, e successivamente nelle compagnie [...] anche all'estero. Sue principali interpretazioni: Il colonnello Bridau di Fabre, il Dio della vendetta di Asch, L'autoritario di Clerc, I corvi di Becque, Rabagas e Il processo dei veleni di Sardou, Piccoli borghesi di Gorki, Al telefono di De Lorde. ...
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Attore, morto a Firenze il 30 gennaio 1954. Si era ritirato dalle scene a 70 anni, ma ogni tanto partecipava a qualche spettacolo. Nel 1953 ricostituì una sua compagnia con la quale recitò alcuni suoi vecchi successi, accolto con calorosa simpatia dal pubblico. Ha pubblicato un libro di memorie, Caleidoscopio glorioso, Firenze 1945 ...
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Architetto (Roma 1693 - ivi 1740). Il suo capolavoro è la scalinata di piazza di Spagna a Roma, una delle poche grandi opere del Settecento romano. Sua è anche la facciata della Ss. Trinità dei Pellegrini. ...
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DESANCTIS, Cesare
Jania Sarno
Nacque ad Albano Laziale (Roma) il 15 giugno 1824 da Giuseppe. A Roma compì gli studi umanistici, laureandosi in lettere e filosofia, all'università, e musicali, alla [...] e fuga), fuedita a Milano nel 1888 da Ricordi e integrata da G. Setaccioli, Note ed appunti al Trattato d'armonia di C. DeSanctis in rapporto allo sviluppo dell'armonia moderna, ibid. 1923, e da C. Dobici, Trenta lezioni da svolgere a 4 voci per gli ...
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DESANCTIS, Carlo
Alberto Zanobio
Nacque il 4 maggio 1888 a Ficulle allora in provincia di Perugia (oggi prov. di Terni) da Sante e da Ersilia Ottaviani, di origine umbra. Conseguì il diploma di laurea [...] quella forma di oligofrenia (idiozia xerodermica) che è collocata nella nosografia come malattia o sindrome di DeSanctis-Cacchione. La sindrome, nella sua manifestazione completa, presenta, come egli aveva descritto nel suo lavoro, xeroderma ...
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v. intr. pron. e rifl. [der. di dare] (io m’addò, ecc.; coniug. come dare), ant. e pop. tosc. – 1. intr. pron. Accorgersi, avvedersi: Ci apparve un’ombra ... Né ci addemmo di lei (Dante); don Tommaso, assorto nelle sue liti, non s’era addato...
liscio2
lìscio2 s. m. [der. di lisciare]. – 1. ant. a. Nome generico dei cosmetici, soprattutto femminili, usati per «lisciarsi», per curare cioè l’estetica del volto e la bellezza della pelle: con niun’altra maniera potrà meglio il marito...