Pensatore e letterato (Firenze 3 maggio 1469 - ivi 21 giugno 1527). Figlio di Bernardo, dottore in legge (1430 o 1431-1500), e di Bartolomea de' Nelli. Grazie ai Ricordi del padre relativi agli anni 1474-87, [...] medesimi Cosimo e Zanobi, con Battista della Palla e Luigi Alamanni, sono interlocutori accanto al protagonista Fabrizio Colonna nei dialoghi Deremilitari (più noti come Arte della guerra, compiuti tra la fine del 1519 e l'estate del 1520), in cui ...
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Tipografo editore (n. Curzola 1450 circa - n. 1528). Stampò la sua prima opera, il De divinis institutionibus di Lattanzio (1478), a Venezia, associato ad A. De Paltascichi; ma svolse poi la sua attività [...] a Verona (1480-83) e soprattutto a Brescia (1483-91); tra le opere più importanti da lui prodotte vanno ricordate il Deremilitari di Valturio (1483), la bella edizione della Commedia con silografie (1487), la prima del genere, e un Messale per i ...
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Giurista (Alba 1502 - Torino 1575); prima al servizio di Carlo V e Filippo II, quindi consigliere di stato di Emanuele Filiberto di Savoia (1560), fu incaricato di delicate missioni di ordine internazionale. [...] Il suo Deremilitari et bello tractatus (1563), esposizione sistematica degli ordinamenti militari del tempo, può dirsi una delle prime opere organiche di diritto internazionale. ...
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Umanista (Rimini 1405 - ivi 1475). Buon conoscitore del latino e del greco, spaziava spesso in altri campi della cultura. La sua fama è infatti legata soprattutto ai 12 libri Deremilitari, composti tra [...] i poeti in una delle tombe illustri del fianco destro del Tempio Malatestiano.
Opere
La sua opera principale, Deremilitari, dedicata a Sigismondo, benché in sostanza sia una compilazione filologico-antiquaria sulle fonti classiche, costituisce una ...
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Erudito (Semur-en-Auxois 1588 - Spa 1653). Studiò a Parigi con I. Casaubon e a Heidelberg (dove passò al calvinismo) con D. I. Godefroy. Successe nel 1632 a Giuseppe Scaligero nell'insegnamento a Leida. [...] Casaubon e sue, ma le sue opere più importanti furono: Plinianae exercitationes in Solini Polyhistoria (2 voll., 1629) e Deremilitari Romanorum (post., 1657); trattò anche di teologia e di dottrine politiche: nota è la sua Defensio regia pro Carolo ...
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Scrittore di cose tecniche e militari e magistrato romano (30 d. C. circa - 103 o 104). Pretore nel 70, console nel 74, fu al governo della Britannia dove nel 78 fu sostituito da Agricola; curator aquarum [...] di stratagemmi usati da capitani greci e romani; oggi si tende a ritenere il 4º libro opera di un interpolatore; l'opera ebbe molto favore nel sec. 15º. Perduto è il trattato Deremilitari; si hanno frammenti di un trattato di agrimensura. ...
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Scrittore latino di cose militari (sec. 4º-5º d. C.); di lui si sa pochissimo: fu alto funzionario imperiale, e cristiano. Nella sua Epitome deremilitari o Epithoma institutorum rei militaris (pubbl. [...] che la decadenza dell'Impero avesse come causa principale la decadenza dell'esercito, si propone di studiare le antiche istituzioni militari (considera tali quelle anteriori al sec. 3º d. C.) e di esporre compiutamente l'arte della guerra. V. attinge ...
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Pittore, architetto, scienziato (Vinci, Firenze, 15 aprile 1452 - castello di Cloux, od. Clos-Lucé presso Amboise, 2 maggio 1519). Ha personificato il genio rinascimentale che rivoluzionò sia le arti figurative [...] pennello". Allora aveva già ricevuto commissioni dal re di Francia Luigi XII. Dal maggio 1502 , di pittura, di questioni militari, e di canalizzazioni, a scopo sinché, nel 1513 fu chiamato a Roma da Giuliano de' Medici. Ma a Roma L. si vide escluso ...
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CORNAZZANO (Cornazano), Antonio
Paola Farenga
Nacque a Piacenza verso il 1430, probabilmente da Bonifacio.
L'opera del C. è molto povera di riferimenti autobiografici che permettano non solo di ricostruirne [...] un'opera di A. C., in Libertà, 9 maggio 1924; L. Di Francia, Novellistica, I, Milano 1924, pp. 497-507; C. Serebey, Il "Deremilitari" di A. C., in La Bibliofilia, XXVII (1926), pp. 455 s.; B. Belotti, Vita di B. Colleoni, Bergamo s. a., pp. XII-XIV ...
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campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole varietà di accezioni e di usi, rimanendo...
insegna
inségna s. f. [lat. insĭgnia, pl. del sost. neutro insigne «segno, insegna», comp. di in-1 e signum «segno»]. – 1. In genere, qualsiasi segno o contrassegno visibile, che sia distintivo di una determinata condizione o serva ad altri...