DEROSSI, Antonio Angelo
Marina Formica
Incerta è la data della nascita: nel 1671, secondo quanto si può desumere dal Libro dello Stato delle Anime del 1755 (Roma, Arch. storico del Vicariato, Parr. [...] , p. 2, e gli altri docc. cit. in Esposito, Introduzione, passim; Roma, Bibl. naz., A. 176 (16-17-18-19), Lettere di A. DeRossi a mons. Camillo Qybo; Bibl. ap. Vaticana, Mss. Borg. lat. 499, ff. 287-295 (ricevute rilasciate dal D.). Fondamentale è E ...
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DEROSSI, Giulio Cesare
Francesco Malgeri
Nacque a Roma il 30 genn. 1877 da Fabio e da Filomena Castagnola. Ultimo di sei fratelli, ebbe dalla famiglia una seria educazione religiosa. Frequentò il liceo [...] . 1967; Gli atti dei congressi del Partito popolare italiano, a cura di F. Malgeri, Brescia 1969, passim; La terza pagina de Il Popolo. 1923-1925 (Cattolici democratici e clerico-fascisti), a cura di L. Bedeschi, Roma 1973, passim; O. Majolo Molinari ...
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Pubblicazione, registro o libro avente carattere giornaliero.
Editoria
Pubblicazione a stampa, composta di un numero variabile di pagine, che fornisce notizie di politica, economia, cronaca, attualità, [...] tardi quotidiano e tuttora edita. A Venezia, nel 1710, apparve il Giornale de’ letterati d’Italia, che si fregiava di firme illustri come quelle di mondiale. Nel gennaio 1797, lo stampatore O. DeRossi fece uscire a Torino il primo numero della ...
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Famiglia di tipografi, originaria di Chablis (sec. 15º). I più noti sono Pierre che lavorò a Chablis (1478) e a Parigi (1486-92), dove divenne tipografo del re (1488); lavorò spesso per A. Vérard, e diede [...] i quali la Danse macabre historiée (1491). Alla stessa famiglia appartenne anche Jacques (lat. Iacobus Rubus o Rubeis; it. Giacomo deRossi), amico di N. Jenson, che stampò principalmente a Venezia (1472-78 circa, e 1481); e poi a Pinerolo (1479-81 ...
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I giornali: ombra e riflesso
Mauro Forno
I giornali cattolici: un universo straordinariamente ampio e ben difficilmente circoscrivibile. Alcuni organi formalmente cattolici sono lontani da legami con [...] , dopo il congresso di Torino del 1923. Oltre ai due organi ufficiali del partito (il settimanale «Il Popolo nuovo» di Giulio DeRossi e il quotidiano «Il Popolo» di Giuseppe Donati), si distinguono le testate che si sono sin dall’inizio pienamente ...
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GIORDANI, Igino
Stefano Trinchese
Nacque a Tivoli il 24 sett. 1894, da Mariano e da Orsola Antonelli, primo di sei figli, da famiglia di modesta origine.
Il padre, muratore, e la madre, analfabeta, [...] Popolo nuovo, nella cui redazione entrò, insieme con don G.C. DeRossi, G. Spataro e M. Scelba; nei primi mesi del 1924 Betocchi, D. Giuliotti, N. Lisi, G. Papini e don G. De Luca. Respinta per motivi politici la sua domanda per una libera docenza in ...
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FACCIOTTO (Facciotti, Faciotti, Faciotto), Guglielmo
Massimo Ceresa
Tipografo nativo, intorno al 1560, di Gattinara, nei pressi di Vercelli; il padre Gerolamo viene definito sempre nei documenti "da [...] , e poi alla Sapienza, Vincenzo Castellano, Francesco Corbo, libraio in Parione all'insegna dell'Europa, Francesco DeRossi, libraio all'insegna della Salamandra, Giovanni Mancesi, libraio a piazza Navona, Alessandro Lancia, Giovanni Dini, libraio ...
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GIRARD, Bernardo
Maria Carmela Di Cesare
Non si conoscono il luogo e la data di nascita di questo editore di musica attiv0 a Napoli nei primi decenni del sec. XIX.
Il padre, Giuseppe, nato a Ginevra, [...] di Napoli (cfr. il giornale Notizie del giorno del 16 aprile e del 24 dic. 1829).
Tuttavia è con l'editore romano Scipione DeRossi che la casa Girard ebbe un suo rappresentante ufficiale a Roma a partire dal 1834; ciò è confermato dalla presenza sui ...
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ELIANO, Vittorio
Carla Casetti
Nacque nel 1528 a Roma, due anni prima di suo fratello Elia. I suoi genitori erano Ḥanah, nativa di Padova e figlia del famoso umanista Elia Levita, e Yitzchaq ben Yeḥiel [...] ". L'E., quindi, forse possedeva una serie di caratteri ebraici che vennero poi utilizzati dal tipografo tedesco.
Bibl.: G. B. DeRossi, Annali ebreo-tipografici di Cremona, Parma 1808, pp. 11-13; H. Graetz, History of the Jews, IV, Philadelphia 1894 ...
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GONZAGA, Francesco
Carla Casetti Brach
Nacque quasi sicuramente a Roma, da Filippo e da Maddalena Bighi, nel 1663 o nel 1664. La famiglia era di origini reggiane o mantovane, anche se nel certificato [...] dal 1707 al 1709, anche se non è facile capire se il fruitore del privilegio fu il G. o piuttosto Domenico DeRossi, dalla cui calcografia uscì parte delle tavole che arricchiscono l'opera, già stampata nel secolo precedente con commento di Giovanni ...
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cosa rossa
loc. s.le f. Raggruppamento politico non ben definito nell’area della sinistra. ◆ [tit.] Il battesimo della «Cosa Rossa» [testo] Non è una novità che il segretario della Fiom Giorgio Airaudo e il leader del movimento No-Tav Antonio...
bollino rosso
loc. s.le m. Segnalatore di condizioni particolarmente critiche del traffico su strada. ◆ I primi a essere sorpresi sono proprio i casellanti. Mai un rientro così ordinato, senza code e attese. Gli automobilisti romani, forse...