gesuiti
Gennaro Maria Barbuto
I g. occupano un ruolo di punta nell’antimachiavellismo (→) cattolico. Kaspar Schoppe, nella Machiavellicorum pars posterior, narra un episodio emblematico:
i gesuiti di [...] ha però voluto che proprio la Biblioteca gesuitica di Ingolstadt ci conservasse un pregiatissimo codice del Deprincipatibus (oggi Monaco di Baviera, Universitätsbibliothek, quarto 787).
Ribadeneira e l’antimachiavellismo cattolico nel Cinque e ...
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Agatocle
Giorgio Cadoni
Nato nel 360 a.C. circa, figlio di un fabbricante di ceramiche stabilitosi a Siracusa, dovette abbandonare la città sotto il regime oligarchico.
Fattovi ritorno quando il popolo [...] mente di M. mentre narrava le «inumane» imprese del tiranno siracusano.
All’inizio dell’viii capitolo (§§ 1-8) del Deprincipatibus, riassumendo, non senza qualche forzatura, ciò che aveva letto in Giustino, Storie filippiche, XIX iii-vi, M. ricorda ...
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Clemente VII
Erminia Irace
Giulio de’ Medici, «figliuolo naturale» di Giuliano de’ Medici e di una certa Fioretta, nacque a Firenze il 26 maggio 1478, un mese dopo l’uccisione del padre nella congiura [...] al sopra ricordato Ardinghelli, segretario particolare di Leone X (missive del 10 ott. 1516 e del 17 dic. 1517: cfr. Deprincipatibus, a cura di G. Inglese, 1994, p. 13).
Nel marzo 1517 Giulio venne nominato vicecancelliere della curia romana, dunque ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Machiavelli nel Deprincipatibus stigmatizza la trattatistica quattrocentesca sul principato, [...] politico, interpretato come conflitto, si scinde dall’ordine etico. Egli liquidava così, in una famosa pagina del Deprincipatibus, la complessa letteratura politica umanistica, che tuttavia costituì l’humus culturale da cui il suo pensiero aveva ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Cesare Beccaria è il principale esponente dell’Illuminismo italiano. Dalla frequentazione di casa Verri e degli autori della rivista «Il Caffè», nonché dalle letture intense di testi soprattutto francesi, [...] ». Ma in quel condensato estremo, la cui rilevanza teorica e politica nella cultura italiana è forse paragonabile al solo Deprincipatibus (scritto nel 1513) di Niccolò Machiavelli, le basi stesse della società d’antico regime erano erose e sconvolte ...
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Ferrara
Andrea Severi
Ferrara e gli Estensi nelle Istorie fiorentine
A leggere l’inizio delle Istorie fiorentine (I v 5), la fondazione di F. risalirebbe, come quella di Venezia, Siena e L’Aquila, a [...] a Firenze dal partito antimediceo nella guerra civile contro Piero de’ Medici. M. sostiene (Istorie fiorentine VII xv 6) è protagonista del breve capitolo secondo del Principe, Deprincipatibus hereditariis. Nei principati ereditari e «assuefatti al ...
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Giunti
Maurizio Tarantino
Famiglia di librai e di tipografi «originaria di Firenze che seppe rendere illustre il proprio nome anche a Venezia, a Roma, in Francia e in Spagna» (Pettas 2005, p. 31) nei [...] Convegno, a cura di M. Santoro, 1° vol., Roma 1992, pp. 432-35; G. Inglese, Introduzione a N. Machiavelli, Deprincipatibus, a cura di G. Inglese, Roma 1994; M. Ceresa, Giunti (Giunta) Bernardo, in Dizionario biografico degli Italiani, Istituto della ...
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Leone X
Maria Agata Pincelli
Figlio secondogenito di Lorenzo de’ Medici detto il Magnifico e di Clarice Orsini, nacque a Firenze l’11 dicembre 1475 e fu battezzato con il nome di Giovanni. Ebbe come [...] già nel famoso cap. xi del Principe, con cui è probabile che si concludesse un primo nucleo del trattato. Intitolato Deprincipatibus ecclesiasticis, esso è costituito in buona parte da un excursus sulla storia recente dello Stato della Chiesa, con ...
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Blado, Antonio
Paola Cosentino
Nacque nel 1490 ad Asola, cittadina fortificata della Repubblica di Venezia. Dal medesimo centro provenivano anche altri editori, come Andrea Torresano e Teodoro Ragazzoni. [...] e laziali di testi drammatici e libretti per musica dal 1579 al 1800, Roma 1994, pp. 68-72; N. Machiavelli, DePrincipatibus, testo critico a cura di G. Inglese, Roma 1994; Dizionario dei tipografi e degli editori italiani. Il Cinquecento, diretto da ...
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Aretino, Pietro
Paolo Procaccioli
Nacque ad Arezzo nel 1492, da Luca, calzolaio, e morì a Venezia nel 1556. Lasciata la patria per Perugia, esordì come poeta con l’Opera nova (1512), firmandosi come [...] lasciò Roma per Mantova e per il campo dell’amico Giovanni de’ Medici. Nel novembre dell’anno successivo era di nuovo a dibattito sollevato dalle pagine dei Discorsi, delle Istorie e del Deprincipatibus.
La ripresa, che riguarda la scena III 3 della ...
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profondare
v. tr. e intr. [der. di profondo] (io profóndo, ecc.), letter. – 1. tr. a. Far penetrare, cacciare o immergere a fondo: p. le radici nella terra, p. l’aratro nel solco; anche in senso fig.: l’uso del mondo, e l’esercizio de’ patimenti,...