MANUZIO, Aldo, il Giovane
Emilio Russo
Nacque a Venezia il 13 febbr. 1547 da Paolo e da Caterina Odoni; il destino di rampollo di una gloriosa famiglia è già in cifra nella scelta del padrino di battesimo, [...] Colonna del 5 dic. 1580 la menzione del nuovo progetto è accostata alla promessa della dedica del commento sul Deofficiis ciceroniano (stampato l'anno dopo, con dedica del maggio, caratterizzato da un'esegesi abbondante, con larghe digressioni); il ...
Leggi Tutto
BARZIZZA, Guiniforte (Guinifortus Barzizius, Bargigius, de Barziziis)
Guido Martellotti
Figlio terzogenito di Gasperino, nacque a Pavia al principio del 1406; aveva 32 anni compiuti il 19 marzo 1438, [...] nello stesso anno fu chiamato a Novara dal vescovo Bartolomeo della Capra, e vi tenne un corso su Terenzio e sul Deofficiis di Cicerone: anche di questo ci resta la prolusione, in cui è messo in rilievo il valore educativo delle commedie terenziane ...
Leggi Tutto
ARCANGELI, Giuseppe
Piero Treves
Nacque a San Marcello Pistoiese, da Cristofano, il 13 dic. 1807; di povera fanúglia, per poter studiare fu avviato alla carriera ecclesiastica nel seminario di Pistoia, [...] scuole. Dal '40 in poi l'A. vi pubblicò Virgilio e due volumi di Cicerone (Deofficiis, De amicitia, De senectute,e il De oratore), premettendovi eruditi ed eloquenti discorsi, lavorati su critici soprattutto francesi, e partecipi di quell'umanesimo ...
Leggi Tutto
Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] Ambrogio e Girolamo: il primo così imbevuto di cultura classica da scrivere, sulla traccia del ciceroniano Deofficiis, il Deofficiis monachorum, e da inserire nelle omelie e nei trattati esegetici intere pagine di provenienza neoplatonica, sempre ...
Leggi Tutto
Letterato (Siena 1699 - Osimo 1770 circa). Fu dapprima gesuita, poi (dal 1740) frate servita. Ebbe notorietà un suo libro, I pregiudizi delle umane lettere (1755), in cui, tra l'altro, censurava il Segneri [...] in ridicolo lo stile boccaccevole del suo Gerotricamerone (cioè, tre sacre giornate), nel quale 10 giovani narrano a turno un racconto biblico o agiografico. Tradusse le Vite di Cornelio Nepote, il Deofficiis e molte epistole e orazioni di Cicerone. ...
Leggi Tutto
Umanista (m. Crotone 1574). Figlio di Antonio Sebastiani, trasse il nome da quello che aveva anticamente la sua patria, Traetto, e che era anche cognome della sua ava materna. Maestro (1521) nello studio [...] di Trento. Compose un trattato di retorica in latino (De poëta, 1559) e, in volgare, Arte poetica (1563 circa), secondo Aristotele, interpretato nello spirito della Controriforma. È suo anche il trattato Deofficiis ecclesiae praestandis (1564). ...
Leggi Tutto
Dante Alighieri, Opere minori: Convivio - Introduzione
Cesare Vasoli
I. - L'opera che si ripresenta in questo volume, a conclusione dell'edizione ricciardiana dell'Alighieri, è forse quella che, nel [...] correnti nella cultura del tempo. È invece notevole la conoscenza di Cicerone (sono citati il De amicitia, il De finibus, il DeOfficiis, i Paradoxa e il De senectute), sebbene, naturalmente, non si possa esser certi se i riferimenti siano diretti o ...
Leggi Tutto
GUARINI, Guarino (Guarino Veronese, Varino)
Gino Pistilli
Nacque a Verona, in contrada S. Eufemia, nella prima metà del 1374, dal fabbro Bartolomeo e da Libera, figlia del notaio Zanini.
La famiglia [...] dedicò a Francesco Barbaro. Nell'estate avviò per i suoi allievi privati un corso sulla Rhetorica ad Herennium e sul Deofficiis ciceroniano.
In alcune lettere dell'ottobre 1434 il G. accenna alla prossima nascita del suo decimo figlio. Non vi sono ...
Leggi Tutto
Diritto e letteratura
Richard H. Weisberg
Introduzione
I rapporti tra diritto e letteratura costituiscono un campo particolarmente fecondo per l'indagine interdisciplinare. Il diritto, che fin dalle [...] e delle istituzioni romane conserva un grande valore sia nella sfera giuridica che in quella letteraria. Pro Milone, De republica, De legibus, Deofficiis non sono che alcuni esempi delle sue opere più importanti, cui vanno aggiunte le Epistulae e l ...
Leggi Tutto
GIOVANNI da Viterbo
Andrea Zorzi
Sulle vicende biografiche di G. non si hanno, a tutt'oggi, notizie di fondamento documentario certo. L'unica menzione diretta del suo nome è in uno dei due codici apografi [...] testo sono costituiti da interpolazioni: Sorbelli, p. 92) - intessuto da costanti riferimenti al Corpus iuris civilis e al Deofficiis di Cicerone - non solo conferma le pratiche autoriali dell'epoca, ma ne fa uno dei maggiori crocevia della cultura ...
Leggi Tutto
cedant arma togae
〈... tòǧe〉. – Nota frase di Cicerone, che si legge nella 2a Filippica, ma che faceva parte dell’esametro cedant arma togae, concedat laurea laudi «cedano le armi alla toga ed alla fama ceda l’alloro [militare]» presente nel...