DE LUCA, Giovanni Battista
Aldo Mazzacane
Nacque a Venosa (prov. di Potenza) nel 1614, da Antonio ed Angela Giacullo. Nella famiglia si era già definita una propensione per la vita religiosa, l'attività [...] il rimborso della Camera ai titolari. Compose in quella occasione (1681) un Tractatus deofficiis venalibus vacabilibus Romanae Curiae ... cui accedit altertractatus de locis Montium non vacabilium Urbis, stampato a Roma nel 1682, che poneva ordine ...
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Giurista e storico (Chemnitz 1632 - Berlino 1694). Fu il primo a insegnare in una università diritto naturale e delle genti (a Heidelberg dal 1661); fu quindi consigliere di Stato e storiografo regio a [...] e delle genti nell'università di Lund. Qui, nel 1672, diede alle stampe il suo famoso De iure naturali et gentium i cui temi tornano nel Deofficiis hominis et civis iuxta legem naturalem (1673). Alle polemiche suscitate da queste opere replicò nel ...
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Terzo figlio (Lisbona 1392 - Alverca, Lisbona, 1449) di Giovanni I di Portogallo; dopo la morte (1438) del fratello Edoardo, assunse per deliberazione delle Cortes la reggenza per la minorità del nipote [...] P. mosse verso Lisbona, ma trovò la morte in uno scontro presso il torrente Alfarrobeira. Uomo di cultura, tradusse il Deofficiis di Cicerone (Livro dos ofícios, tra il 1433 e il 1438) e scrisse un trattato di filosofia morale, Dos benefícios (1418 ...
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Per quanto perdesse il suo nome nel diventare, come Costantinopoli o Nuova Roma, la capitale dell'Impero d'Oriente, Bisanzio ebbe la sorte di essere ancora ricordata quando si volle designare l'arte, la [...] Synecdemos (sec. VI), ed. Burckhardt, Lipsia 1893; Giorgio di Cipro, Descriptio orbis romani, ed. Gelzer, Lipsia 1890; Codinus, Deofficiis (Περὶ τῶν ὀϕϕικίων τοῦ παλατίου Κ.πόλεως καὶ τῶν ὀϕϕικίων τῆς μεγάλης ἐκκλησίας), ed. Bonn I839; Il libro del ...
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TIPOGRAFIA
Luigi PAMPALONI
Tammaro DE MARINIS
Francesco VATIELLI
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. È l'arte di comporre e stampare libri o altri lavori per mezzo di tipi, cioè di caratteri mobili. Con tale nome si indica anche [...] e Johann Schott.
A Colonia non meno di 33 tipografi produssero un migliaio di opere. Cominciò Ulrich Zell intorno al 1465 col DeOfficiis di Cicerone e le opere di Giovanni Crisostomo e di S. Agostino, datate 1466 e 1467. Altra città tedesca in cui ...
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Il nome (spagn. Cataluña, catal. Catalunya), comincia a comparire in documenti della fine del sec. XII (basso lat. Catalonia, Catalaunia). L'etimologia tradizionale, secondo cui il nome deriverebbe da [...] La sua Crònica dels fets e hazanyes del Rey En Jacme I e de ses descendents (1204-1327), il Llibre dels feyts di Giacomo I e il Deofficiis di Cicerone, di Nicolau Quils, il De Providentia di Seneca e il Valerio Massimo di Antoni Canals, il Sumari de ...
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Criminalista, nato ad Arezzo il 17 febbraio 1748, morto in Firenze il 15 dicembre 1830. Dapprima, come lettore straordinario di diritto civile nell'università di Pisa, si rese noto per eruditi lavori sul [...] debbono al C. le opere seguenti: De igne et luce dissertatio (Lucca 1767); De promissis metu extortis, sive in Digestorum titulum de eo, quod metu causa gestum erit dissertatio (Pisa 1772); Deofficiis legumlatoris et iurisconsulti in condendis vel ...
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SCHIAVITÙ
Emilio Gabba e Raimondo Luraghi
1. Schiavitù nel mondo antico di Emilio Gabba
2. Schiavitù nell'età moderna di Raimondo Luraghi
Schiavitù nel mondo antico
di Emilio Gabba
Considerazioni [...] teorie - ben presenti, per esempio, in Aristotele, ma riprese se pur in un contesto storico differente da Cicerone nel Deofficiis - che rifiutavano per i cittadini il lavoro manuale, e talora anche il lavoro agricolo, come indegno di un uomo libero ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Lorenzo Valla
Francesco Tateo
Nell’opera di recupero del pensiero e della lingua dell’antichità e nella revisione critica della cultura filosofica e storiografica del Medioevo, Lorenzo Valla occupa [...] di cinque libri in forma dialogica sui confini del bene e del male (De finibus bonorum et malorum) e del diffusissimo trattato sui doveri (Deofficiis), recepito all’interno della cultura cristiana. La critica della morale aristotelica, fondata sul ...
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cedant arma togae
〈... tòǧe〉. – Nota frase di Cicerone, che si legge nella 2a Filippica, ma che faceva parte dell’esametro cedant arma togae, concedat laurea laudi «cedano le armi alla toga ed alla fama ceda l’alloro [militare]» presente nel...