sapienza
Possesso di profonda scienza e dottrina. Il termine (dal lat. sapientia, der. di sapiens -entis «sapiente, saggio») traduce il greco σοφία, vocabolo che nel pensiero filosofico presocratico [...] e che spinge ad agire per il bene, conseguendo la felicità. Questi tratti si ritrovano in Cicerone, che nel Deofficiis (i, 43, 153) la distingue esplicitamente dalla saggezza: «Princeps omnium virtutum est illa sapientia, quam Graeci σοφίαν vocant ...
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BENDIDIO (Bendedei), Alberto
Tiziano Ascari
Figlio di Nicolò, segretario del duca Ercole I, poi di Alfonso I, nacque probabilmente a Ferrara intorno al 1470. Non si capisce perché il Vedriani, che del [...] rapporti d'amicizia e dovette essere egli stesso letterato, giacché Celio Calcagnini scrive d'aver composto le sue disquisizioni sul DeOfficiis di Cicerone dopo avere discusso con lui alcuni passi dell'opera, all'intero terzo libro della quale il B ...
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BRASAVOLA, Girolamo
Giuliano Gliozzi
Nato a Ferrara il 25 genn. 1536 da Antonio Musa e Cassandra Roberti, seguì il padre nello studio della medicina e riportò un discreto successo, dovuto anche alla [...] Ferrara il 13 ott. 1594.
Negli ultimi anni della vita pubblicò due operette di carattere medico. La prima, Deofficiis medicis libellus, Ferrariae 1590, dedicata a Alfonso IId'Este, si compone di quarantanove fogli, ripartiti in diciassette capitoli ...
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officio (offizio)
Antonio Lanci
Sostantivo ad alta frequenza. La forma normale nella poesia e nella prosa è ‛ officio '; ‛ offizio ' compare solo in poesia, e in rima (If V 18, XIII 62).
Nel lessico [...] in sé (If XXVII 91; cfr. anche Pd XXX 146).
Col significato di " dovere ", in citazioni in volgare del titolo del DeOfficiis di Cicerone: Cv IV VIII 2 nel primo de li Offici; e così XV 12, XXIV 9, XXV 9, XXVII 12 e 15.
In Cv IV XXIII 15 la sesta ora ...
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DECOR
S. Ferri
In greco prèpon, kòsmos, euprèpeia, kàllos; sinonimi latini: decentia, dignitas, decorum, aptum et congruens.
Si ha il decor-prèpon in una composizione letteraria se "la forma (lèxis) [...] coincide coi caratteri e colle cose (ἁρμοίον προσώποις καὶ πράγμασιν: Dion. Hal., Comp. verb., 29; cfr. Cic., De orat., iii, 14 e Orator, 21; Deofficiis, 1, 27 ss., in re et personis).
Il termine è adoperato abbastanza comunemente nel lessico degli ...
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Pohlenz, Max
Filologo e storico tedesco della filosofia antica (Häuchen, Brandeburgo, 1872 - Gottinga 1962). Dal 1909 al ’33 fu ordinario di filologia classica presso l’univ. di Gottinga. Allievo di [...] di argomento più circoscritto, tra i quali si segnalano gli scritti su Ovidio (De Ovidii carminibus amatoriis, 1913), Cicerone, Panezio (Antikes Führertum. Cicero deofficiis und das Lebensideal des Panätios, 1934; trad. it. L’ideale di vita attiva ...
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Panezio di Rodi Pensatore (185 ca
110 ca. a.C.). Allievo ad Atene degli stoici Diogene di Seleucia e Antipatro di Tarso, è il fondatore e il principale rappresentante (insieme a Posidonio che fu suo [...] concezioni stoiche presso i Romani. Anche la cultura filosofica di Cicerone (in partic. quella testimoniata dai primi due libri del Deofficiis) deriva in larga misura da P. e dal suo allievo Ecatone di Rodi. Tornato ad Atene, successe nel 129 ad ...
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CONVENIENTIA
S. Ferri
In greco harmonìa (ἁρμονία), homologìa (ὁμολογία). Vitruvio adopra tre volte questo termine: 1, 2, 3: "membra operis convenientia, sunt altitudinis ad latitudinem ecc."; v, 4, [...] nei fenomeni naturali e astronomici (Cicerone); in latino si alterna con constantia, coniunctio, conservatio. Assai noto il luogo del Deofficiis, 1, 4: nella valutazione degli oggetti che si percepiscono con gli occhi - e, quindi di tutte le opere d ...
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Teologo e liturgista (Metz 770/780 - ivi 850 circa). Vescovo (809) di Treviri, ebbe da Carlomagno varî incarichi (ambasciata a Costantinopoli, con Pietro di Nonantola, 813). Perduta poi la diocesi, fu [...] lo fecero condannare per eresia (sinodo di Quierzy, 838). Scrisse di liturgia (Liber officialis o De ecclesiasticis officiis, De ordine Antiphonarii, giustificando l'Antifonario da lui composto a Corbie su esemplari romani, e perduto), trattati ...
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cedant arma togae
〈... tòǧe〉. – Nota frase di Cicerone, che si legge nella 2a Filippica, ma che faceva parte dell’esametro cedant arma togae, concedat laurea laudi «cedano le armi alla toga ed alla fama ceda l’alloro [militare]» presente nel...