DOLCE (Dulcis, De Dulcibus), Vittore (Vittore da Feltre)
Giuseppe Biasuz
Nacque a Feltre (prov. Belluno), probabilmente tra il 1380 e il 1385, da Bartolomeo; la data di nascita si può dedurre solo congetturalmente [...] . La parte maggiormente rappresentata è quella dei codici latini. Cicerone vi figura con cinque opere: Deofficiis, De amicitia, De senectute, Paradoxa, De oratore; Virgilio, con le Bucoliche; Terenzio, Sallustio, Seneca (Epistole e Tragedie), Boezio ...
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SARACENO, Martino (Marino)
Marco Ciocchetti
Nacque verosimilmente attorno alla metà del Quattrocento, in luogo ignoto; e forse da famiglia modesta, come sovente accade per i prototipografi.
Saraceno [...] n. 7887). Negli ultimi mesi del 1487, realizzò in stampa due opere di Cicerone: il 18 settembre il De inventione e il 20 dicembre il Deofficiis (rispettivamente I.G.I., nn. 2873 e 2912). Il 19 maggio 1488 realizzò il Liber pandectarum medicinae di ...
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Fabio Massimo, Quinto
Maria Cristina Figorilli
Politico e generale romano (275 circa - 203 a.C.), soprannominato il Temporeggiatore (lat. cunctator), fu console per cinque volte. Dopo la sconfitta dei [...] il combattere salvò lo stato ai Romani» (cfr. anche Livio XXX xxvi, che cita Ennio, e Cicerone, Deofficiis I xxiv 84 e De senectute iv 10). M. sottolinea, infatti, che è possibile comportarsi come il comandante romano – che teneva le truppe ...
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DOMENICO da Ragusa (Domenico da Bologna, Domenico Galeotti Rolandi)
Piero Morpurgo
Nacque a Ragusa in Dalmazia, nella seconda metà del sec. XIV, da Galeotto di Rolando. Nulla sappiamo del periodo della [...] seguire gli ideali della giustizia. A tale scopo si servi della Politica e dell'Etica di Aristotele, citò Virgilio, il Deofficiis di Cicerone, le lettere ad Lucilium di Seneca, tra i suoi contemporanei ricordò Petrarca e il medico Giovanni Mesue, a ...
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CATTANI DA DIACCETO, Francesco (Franciscus Cathaneus, Cataneus, Diacetius)
Agnese Fantozzi
Di nobile famiglia toscana (nota anche sotto il nome di Ghiacceto), originaria di Diacceto nel Valdarno superiore, [...] dei vescovi di Fiesole e un compendio della vita di s. Caterina de’ Ricci, prima vita stampata della santa. Sono inoltre particolarmente importanti i suoi volgarizzamenti del Deofficiis e dell’Exameron di s. Ambrogio, che gli assicurano un posto di ...
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misura
Andrea Mariani
Nel suo uso proprio il sostantivo equivale a " strumento, mezzo (concreto o astratto) per misurare qualcosa ", come in Cv I II 9, dove il termine compare tre volte: ciascuno ha [...] Lana), " l'ampiezza della conoscenza è misurata (dipende) dal merito " (Momigliano).
In Cv IV VIII 3 D. commenta un brano del DeOfficiis di Cicerone (I XXVIII 99): arroganza e dissoluzione è se medesimo non conoscere, ch'è principio ed è la misura d ...
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BIFFO (Biffi; nella letteratura talvolta, erroneamente, Bisso, Bissi), Ambrogio
Zelina Zafarana
Diacono della Chiesa milanese, fu consacrato dall'arcivescovo Guido di Velate intorno al 1056.
L'Argelati [...] infine nel fondare il dibattito sull'autorità di s. Ambrogio. Il discorso del B., costruito essenzialmente su passi del Deofficiis ministrorum e della LXIII epistola riguardanti la monogamia del clero, viene ad assumere così il ruolo centrale nella ...
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CELERI (Cellerius, Celerius, de Celeris, de Celleri, Celerio), Bernardino
Marco Palma
Nacque a Lovere (Bergamo), presumibilmente intorno alla metà del sec. XV. Esercitò la professione di tipografo nel [...] uscì a Venezia per le cure del C. e di Bernardino Rizzo da Novara una raccolta ciceroniana comprendente Deofficiis, De amicitia, De senectute e Paradoxa stoicorum, con i commenti di Pietro Marsi, Ognibene da Lonigo e Martino Filetico. L'edizione ...
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GEORGIOS KODINOS (Γεώργιος ὁ Κοδινός)
A. Pertusi
Sotto questo nome, che si trova in alcuni manoscritti più recenti e interpolati, ci sono rimaste alcune opere di carattere storico-geograficoarcheologico.
Da [...] i, pp. 74-108). Altre opere, di minore o di nessuna importanza per gli studiosi di storia dell'arte, sono il Deofficiis, compilazione anonima del sec. XIV, attribuita a G. K. dal Junius (1588), sui gradi e le attribuzioni dei funzionari della corte ...
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BARTOLOMEO del Regno (B. di Giovanni del Regno; Bartholomeus de Regno, de Regno Apulie, Apulus, de Neapoli)
Guido Martellotti
Lettore di grammatica e di retorica nello studio di Bologna alla fine sec. [...] V. E. 8 della Estense di Modena ci conserva le recollette delle lezioni da lui tenute il 1403 a commento del Deofficiis di Cicerone; ci restano, inoltre, due suoi componimenti poetici. Uno di essi, in 90 esametri, contenuto nel cod. Laur. Strozz. 92 ...
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cedant arma togae
〈... tòǧe〉. – Nota frase di Cicerone, che si legge nella 2a Filippica, ma che faceva parte dell’esametro cedant arma togae, concedat laurea laudi «cedano le armi alla toga ed alla fama ceda l’alloro [militare]» presente nel...