Musicista (Lovanio 1802 - Bruxelles 1870). Studiò al conservatorio di Parigi, con P. F. Baillot e altri; fu violino solista alla corte del Belgio fino al 1830; sposò (1835) M. Malibran; professore di violino [...] al conservatorio di Bruxelles (1843-52). Concertista principe, il de B. fu altresì maestro insigne e a lui si richiama l'intera scuola violinistica belga del sec. 19º. Compose molta musica per violino: dieci concerti, arie variate, studî, ecc. Lasciò ...
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Musicista (n. forse Caderousse, presso Orange, 1485 circa - m. forse Firenze prima del 1552). Maestro di cappella a S. Giovanni in Firenze (1523-25), dal 1529 al 1533 fu attivo a Roma, poi a Venezia. Fu [...] uno dei più celebri compositori del suo tempo, e contribuì alla definizione della struttura del madrigale. Compose tra l'altro messe, mottetti, un centinaio di madrigali e trascrisse musiche del tempo (tra cui la Bataille de Marignan di C. Janequin). ...
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Cantante russo (n. nel governatorato di Kazan´ 1857 - m. Kiev 1918). Studiò al conservatorio di Pietroburgo, e si perfezionò poi con E. De Roxas a Napoli, dove debuttò nel 1882. Fu celebre tenore e cantò [...] spesso insieme alla moglie Medea Figner Mei (Firenze 1859 - Parigi 1952), mezzosoprano, allieva del conservatorio di Firenze e di H. Panofka e C. Carozzi Zucchi, artista di fama internazionale ...
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Musicista brasiliano (Tietê, San Paolo, 1907 - San Paolo 1993). Studiò in patria con L. Baldi, M. de Andrade e A. Sá Pereira, e si perfezionò poi a Parigi con Ch. Koschlin. Compositore e direttore d'orchestra, [...] scrisse lavori teatrali, sinfonici e da camera, in cui elementi folcloristici brasiliani convivono con elementi attinti alle moderne tecniche compositive europee ...
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Musicista francese (n. forse a Parigi 1635 - m. Parigi 1691), allievo di J. de Chambonnières, clavicembalista alla corte di Luigi XIV dal 1664. Le sue Pièces de clavessin pubblicate nel 1689 e riedite [...] dal Farrenc nel 1871, contenenti anche alcune fughe organistiche, sono ancora preziose soprattutto per gli avvertimenti riguardo agli abbellimenti e alla loro esecuzione ...
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Danza cantata andalusa, di origine secentesca. Di andamento vario (in misura binaria e movimento lento, oppure in misura ternaria e movimento rapido), è generalmente accompagnata da chitarra, nacchere [...] e tamburello. Esempi colti si trovano nell’opera di C.W. Gluck, W.A. Mozart, N.A. Rimsji Korsakov e M. de Falla. ...
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Teorico musicale (m. 1048), benedettino. Nel 1008 nominato abate di Reichenau da Enrico II, che egli accompagnò poi in Italia per l'incoronazione (1013). Lasciò un De officio missae, e, come musicografo, [...] un Tonarius e due scritti De varia psalmorum atque cantuum modulatione e De consona tonorum diversitate. ...
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JAZZ
Antonio Lanza
(XVIII, p. 662; App. III, I, p. 822)
Nel corso degli anni Cinquanta il quadro jazzistico internazionale era caratterizzato da una straordinaria pluralità di correnti e di stili, spesso [...] C. Gridley, Jazz styles, Englewood Cliffs 1978; L. Malson, Histoire du jazz et de la musique afroaméricaine, Parigi 1978; A. Polillo, Stasera jazz, Milano 1978; M. e J. Stearns, Jazz dance, New York 1978; B. Rust, Jazz records 1897-1942, New Rochelle ...
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Sistema di composizione musicale in cui i rapporti che si determinano fra i suoni sono assolutamente indipendenti dalle relazioni con un suono fondamentale, ma dipendono soltanto dalle reciproche relazioni [...] molto dopo l'inizio della composizione, analogamente a quanto, ad esempio, ha fatto Marcel Proust per Odette, Albertine, M. de Charlus nella Recherche du temps perdu.
Se nel sistema tonale l'elemento verticale (armonico) è esattamente codificato, nel ...
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Compositore e pianista italiano, morto a Firenze il 19 febbraio 1975. La sua figura, già delineatasi vigorosamente negli anni di poco precedenti il secondo conflitto mondiale, ha assunto dal dopoguerra [...] i saggi apparsi su riviste e giornali italiani e stranieri.
Bibl.: J. Paul Sartre, Présentation de "Temps modernes", in Situation, Parigi 1948; M. Mila, "Il Prigioniero" di L. Dallapiccola, in Rassegna Musicale, 1950; G. Petrocchi, La dodecafonia di ...
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de profundis
(non com. deprofundis) locuz. lat. (propr. «dal profondo»), usata in ital. come s. m. – Parole iniziali del Salmo 129 («De profundis clamavi ad te, Domine: Domine, exaudi vocem meam ...») usate a indicare il salmo stesso, recitato...
de cuius
〈de kùius〉 locuz. lat. [propr. de cuius hereditate agitur «della cui eredità si tratta»], usata in ital. come s. m. e f. – Nella successione per causa di morte, il soggetto defunto che era proprietario dei beni costituenti il patrimonio...