Cittadini italiani nominati membri vitalizi del s. dal presidente della Repubblica tra coloro che abbiano illustrato la patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario. [...] (1991), G. Agnelli (1991), G. Andreotti (1991), F. De Martino (1991), P.E. Taviani (1991), R. Levi Montalcini (2001), E. Colombo (2003), M. Luzi (2004), G. Napolitano (2005), S. Pininfarina (2005), M. Monti (2011), C. Abbado (2013), E. Cattaneo (2013 ...
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Uomo politico e giurista romano (m. 43 a. C.); fu dapprima pretore (66), quindi candidato al consolato (63; non riuscendo eletto, accusò Licinio Murena di broglio elettorale), infine console (51). Nella [...] . Vanno sotto il suo nome i Reprehensa Scaevolae capita (o Notata Mucii), un libro sulla dote, il primo commento all'editto pretorio (dedicato a Bruto, in due libri), almeno due altri libri De sacris detestandis; ma nulla ci è pervenuto direttamente. ...
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Giurista romano della scuola sabiniana (n. circa 100 - m. 169 d. C.), nato presso Adrumeto, in Africa. Discepolo di Giavoleno, fu spinto dal maestro alla carriera politica e conquistò un posto altissimo [...] civile, e segna il vertice dell'elaborazione scientifica del diritto classico. Si posseggono tracce di un Liber singularis de ambiguitatibus (sull'interpretazione delle manifestazioni ambigue di volontà); un grande numero di responsa è raccolto nelle ...
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Storico del diritto (Cairo Montenotte, Savona, 1867 - Alessandria 1945), prof. di storia del diritto italiano nelle univ. di Macerata, Siena, Modena, Pisa, Torino, Roma; socio nazionale dei Lincei (1928), [...] . 1947); La legislazione di Emanuele Filiberto (1928); Venturino de Prioribus (post., 1949). Diresse inoltre i Testi inediti o pubblicati dall'Istituto giuridico dell'univ. di Torino e, con M. Chiaudano, i Documenti e studi per la storia del commercio ...
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Nome di tre giuristi olandesi di origine tedesca. 1. Anton I (n. Frankenberg, Assia, 1564 - m. 1637) trasferì la famiglia dalla Germania in Olanda; fu prof. a Herborn (1594), Marburgo (1605), Groninga [...] molto ammirato nel sec. 18º. 3. Anton III (n. Groninga 1635 - m. 1710), figlio del precedente, fu prof. a Utrecht (1659) e a Leida (1672): scrisse numerose opere di diritto romano e olandese, tra cui De probationibus (1678) e De servitutibus (1686). ...
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Giurista e diplomatico (n. Perugia fine sec. 14º - m. 1459). Studioso di diritto civile, ricoprì più volte l'incarico di ambasciatore di Perugia presso alcuni dei maggiori potentati dell'Italia centro-meridionale [...] alla folta schiera dei giuristi pratici del sec. 15º e si limitò alla sola sistemazione del pensiero dei commentatori senza apportarvi alcunché di originale. Sue opere sono il trattato De guarentigiis (1447), sulla pratica notarile, e il Tractatus ...
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Giurista e storico (Parigi 1529 - ivi 1615). Studiò a Parigi, Tolosa, Bologna ed ebbe maestri F. Hotman, F. Baudouin, I. Cuiacio e M. Socini. Avvocato al tribunale di Parigi, si rese famoso nel processo [...] . Seguì poi Enrico IV a Parigi, dove ricoprì la propria carica fino al 1604. La sua opera principale sono le Recherches de la France (1560 e segg.), in cui esamina, con sentimento nazionale e gallicano molto spinto, le origini della storia francese ...
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Giureconsulto romano (n. prima del 43 a. C. - m. prima del 22 d. C.) della scuola di Trebazio Testa. Figlio di Pacuvio Antistio, giurista, avversario di Cesare, che si era fatto uccidere dopo la battaglia [...] del pretore peregrino, responsa ed epistulae, un'opera, Πιϑανά ("Argomentazioni plausibili"), annotata da Paolo, libri de iure pontificio, una collezione di responsi (Posteriores), postuma, compendiata da Giavoleno. In grammatica seguì gli analogisti ...
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Sigla di International association for the evaluation of Educational Achievement, organizzazione internazionale con sede legale a Liegi e sedi operative in altre città europee, nata nel 1960 per iniziativa [...] alcuni studiosi di scienze dell’educazione, fra cui B.S. Bloom, G. de Landsheere, T. Husén, N. Postlethwaite; fra gli studiosi italiani, vi hanno aderito A. Visalberghi e M. Laeng. È nota soprattutto per gli studi comparativi sui rendimenti formativi ...
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Giurista romano (sec. 3º d. C.). Discepolo di Ulpiano, scrisse dopo la morte di Caracalla, chiudendo l'epoca della giurisprudenza classica. Le sue opere sono elementari manuali per l'insegnamento e per [...] inofficioso testamento, De manumissionibus, De ritu nuptiarum, De poenis, De excusationibus, ecc.). Il De excusationibus è in greco (Παραίτησις ἐπιτροπῆς καὶ κουρατορίας): ciò ha fatto supporre o che questa fosse la lingua materna di M. o che l'opera ...
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de profundis
(non com. deprofundis) locuz. lat. (propr. «dal profondo»), usata in ital. come s. m. – Parole iniziali del Salmo 129 («De profundis clamavi ad te, Domine: Domine, exaudi vocem meam ...») usate a indicare il salmo stesso, recitato...
de cuius
〈de kùius〉 locuz. lat. [propr. de cuius hereditate agitur «della cui eredità si tratta»], usata in ital. come s. m. e f. – Nella successione per causa di morte, il soggetto defunto che era proprietario dei beni costituenti il patrimonio...