Giureconsulto (m. Padova 1358), noto anche come Raniero da Forlì. Insegnò diritto a Bologna (dal 1319 o 1320), a Pisa (dal 1338) e a Padova (dal 1344). Si hanno di lui: Lecturae al Digesto e al Codice; [...] un trattato De substitutionibus; repetitiones e consilia numerosi, in cui l'applicazione del nuovo metodo scolastico al diritto è più accentuata. A questo metodo dedicò una Summa super modo arguendi. ...
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Antropologia
Rapporto socialmente riconosciuto fra individui legati da consanguineità reale o fittizia.
In quanto oggetto di analisi antropologica la p. ha complessi rapporti di continuità e di rottura [...] coniuge. Nonostante le importanti analisi di F. Héritier (L’exercice de la parenté, 1981, trad. it. 1984), problemi analoghi sono altro, autori come E. Gellner (o in Italia A.M. Cirese) che ritengono possibile individuare un linguaggio ‘naturale’ ...
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Cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso.
Antropologia
Il concetto di morte
La m., come ogni altro evento del ciclo della [...] , immaginato spesso simbolicamente pericoloso, in antenato, e quindi il controllo della sua potenziale negatività. Anche per E. De Martino, la m. impone alla cultura umana l’obbligo di elaborare modalità rituali in grado di operare una prima presa di ...
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senato In Roma antica, il supremo consiglio dello Stato, costituito, almeno in origine, da persone anziane. Il nome è attribuito, per analogia, anche ad altri consessi di anziani del mondo antico, che [...] (1991), G. Agnelli (1991), G. Andreotti (1991), F. De Martino (1991), P.E. Taviani (1991), R. Levi Montalcini (2001), E. Colombo (2003), M. Luzi (2004), G. Napolitano (2005), S. Pininfarina (2005), M. Monti (2011), C. Abbado (2013), E. Cattaneo (2013 ...
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Economia
Definizioni
Capacità di un bene di soddisfare un bisogno, ma anche, nel senso più comune di v. di scambio, il prezzo relativo del bene stesso, cioè la sua capacità di acquistare altri beni. V. [...] loro essere puramente formali. Tipica in questo senso la polemica di M. Scheler contro il formalismo dell’etica kantiana; secondo Scheler, Kant poi sviluppi anche in Francia nella corrente nota come philosophie de l’esprit (L. Lavelle e R. Le Senne) ...
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Diritto
Organo a titolarità politica, chiamato a rispondere in Parlamento dell’andamento complessivo della propria organizzazione ministeriale e dei singoli atti che da essa promanano (art. 95, 2° co., [...] di norma un vescovo, del matrimonio gli sposi; m. del battesimo può essere, in caso di necessità, un laico.
M. degli infermi Chierici regolari fondati da s. Camillo de Lellis per assistere i malati (detti pure camillini, camilliani e crociferi ...
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Giuslavorista e uomo politico italiano (n. Milano 1949). Prof. di diritto del lavoro prima all'univ. di Cagliari e poi in quella di Milano, dedica da decenni il suo impegno di studioso e di uomo politico [...] e alle elezioni politiche del 2013 ha sostenuto come candidato premier M. Monti; è stato eletto al Senato all’interno della lista PD. Collaboratore fino al 2008 del Corriere della Sera e precedentemente de il Sole 24 ore e l’Unità, dal 2002 al 2008 ...
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Istituto di credito le cui origini risalgono al 4 marzo 1472, quando fu istituito in Siena, su delibera del consiglio generale del comune, un monte di pietà (Monte Pio), con lo scopo di andare incontro, [...] fu affiancato più tardi un altro istituto, il Monte non vacabile de’ Paschi della città e stato di Siena, legalmente costituito il 2 Tra i principali istituti di credito italiani, il gruppo M. opera nel campo delle attività bancarie tradizionali, del ...
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Giurista romano (m. 228). Praefectus praetorio assieme a Paolo, è uno dei cinque giuristi indicati dalla cosiddetta legge delle citazioni (426) di Teodosio II e Valentiniano III, come coloro alle cui dottrine [...] proconsulis, e commenti di leggi di cui 4 ad legem Actiam Sentiam, 20 ad legem Iuliam et Papiam, 5 ad legem Iuliam de adulteriis. Scrisse inoltre Notae ai Digesta di Marcello e ai Responsa di Papiniano e un liber singularis regularum, di cui ci è ...
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Uomo politico, giurista e storico romano (n. 154 a. C. - m. dopo il 78 a. C.), amico di uomini politici di tendenze conservatrici e di educazione filosofica greca, specialmente stoica, come Muzio Scevola, [...] da lui beneficate. A Smirne lo andò a trovare (78) Cicerone, che finse più tardi di aver ricevuto da lui la materia per il De republica. Negli anni di esilio scrisse un'autobiografia in latino e una storia dei suoi tempi in greco. A Roma era stato ...
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de profundis
(non com. deprofundis) locuz. lat. (propr. «dal profondo»), usata in ital. come s. m. – Parole iniziali del Salmo 129 («De profundis clamavi ad te, Domine: Domine, exaudi vocem meam ...») usate a indicare il salmo stesso, recitato...
de cuius
〈de kùius〉 locuz. lat. [propr. de cuius hereditate agitur «della cui eredità si tratta»], usata in ital. come s. m. e f. – Nella successione per causa di morte, il soggetto defunto che era proprietario dei beni costituenti il patrimonio...