RESURREZIONE (dal lat. resurrectio; ted. Auferstehung)
Alberto PINCHERLE
Pietro TOESCA
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È propriamente il "rialzarsi" (gr. ἀνάστασις) dei morti, il loro ritorno in vita, o piuttosto, secondo le concezioni [...] , o igneo, ecc. Particolarmente notevole, fra i Padri latini, la discussione dell'argomento fatta da S. Agostino nel DecivitateDei (XXII, cap. 12-29). È in parte dovuto all'enorme risonanza del pensiero agostiniano, in parte al crescente interesse ...
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SABBATO
Giuseppe Ricciotti
È il nome del settimo giorno della settimana ebraica, dal quale prendevano nome in serie aritmetica anche i varî giorni della settimana ("primo dal sabbato" = domenica; "secondo [...] nel sec. I d. C. (Flavio Gius., Contra Apion., II, 39 [282]; Persio, Sat., V, 180 segg.; Seneca, presso Agostino, DecivitateDei, vi, 11; ecc.).
Anno sabbatico. - Come il settimo giorno importava il "riposo" così ogni settimo anno era prescritto un ...
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VIVES, Giovanni Ludovico
Giovanni Calò
Nato a Valenza in Spagna nel marzo 1492, morto a Bruges il 6 maggio 1540. Andò nel 1509 a Parigi, di là nel 1512 a Bruges, sede di una colonia spagnola, e quindi [...] veram Sapientiam. Item Satellitium animi (1532), i Rhetoricae, sive de ratione dicendi libri tres (1537), il De veritate fidei christianae in 5 libri (1543), il commento al DeCivitateDei (1522), ecc. Edizioni delle sue opere: Basilea 1555; Valenza ...
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OPITZ, Martin
Leonello Vincenti
Scrittore, nato a Bunzlau, in Slesia il 23 dicembre 1597, morto a Danzica il 20 agosto 1639. Già nel 1617 col breve scritto Aristarchus, sive de contemptu linguae Teutonicae [...] , l'edizione di un antico testo germanico (Lobgesang des heiligen Anno, 1639), l'iniziata traduzione del DecivitateDei agostiniano e ancora versi religiosi (Geistliche Oden und Gesänge, Psalmen).
In nessuna parte della ricca produzione letteraria ...
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TICONIO (Ticonius, Tychonius, ecc.)
Scrittore cristiano africano, morto intorno al 400. Donatista, egli cercò di trovare argomenti a favore della sua setta; laico, e fortemente influenzato dal pensiero [...] S. Agostino trasse il motivo fondamentale del contrasto fra "le due città", accennato in varî scritti e svolto nel DecivitateDei; ove è anche quella interpretazione simbolica del millennio, il quale comincerebbe con la passione di Gesù Cristo per ...
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MORAVO, Mattia
Tammaro De Marinis
Tipografo, nato a Cetechovice presso Olomouc in Moravia nel primo quarto del sec. XV.
Fu prima calligrafo, e di lui si conoscono due volumi in-folio contenenti le Epistole [...] Cicerone, il De priscorum proprietate verborum di Giuniano Maio, Terenzio, DeCivitateDei di S ; K. Haebler, Die deutschen Buchdrucker des XV. Jahrh. im Auslande, Monaco 1924; T. De Marinis, Nota per M. M., in Gutenberg Jahrbuch, 1930, pp. 115-118. ...
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Dal manoscritto al libro
Marino Zorzi
Produzione e commercio del libro prima della stampa
Nel primo Quattrocento Venezia è una metropoli cosmopolita, ricca, in piena espansione. Le merci vi abbondano, [...] cui trarre ispirazione, secondo le direttive del committente.
A un altro tedesco spetta invece il compito di trascrivere il DecivitateDei, che Vielmo dovrà poi miniare. L'accordo con Zuan Todesco è concluso il 6 ottobre 1458: egli dovrà "scriver ...
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Le rappresentazioni della comunità
André Jean
Marc Loechel
Introduzione
Questo lavoro si propone di analizzare in che modo la città veneziana rappresentasse se stessa, ai propri occhi e agli occhi [...] di Besançon, in AA.VV., Giorgione e la cultura veneta tra '400 e'500 (Atti del convegno), Roma 1981, pp. 80-87.
231. DeCivitateDei, XVI, 1-2: "Cioè patio et rimase nudo pero che lui fu diminuto cioè apparve la sua infirmitade della quale dicie lo ...
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Acque e lagune da periferia del mondo a fulcro di una nuova "civilitas"
Lellia Cracco Ruggini
Le costanti di una vicenda di storia e di mentalità, dall'antico al tardoantico
Chi percorra i vari itinerari [...] , Leipzig 1970, p. 22 (ove la figura di Remo è collocata in secondo piano rispetto a quella di Romolo). Su Romolo "assassino" cf. pure Augustinus, Decivitatedei, 2, 14; 3, 6 e 12 e 14, in C.C.L., 47, pp. 46, 68, 74, 77; 15, 5, in C.C.L., 48 ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Convivio - Introduzione
Cesare Vasoli
I. - L'opera che si ripresenta in questo volume, a conclusione dell'edizione ricciardiana dell'Alighieri, è forse quella che, nel [...] i comuni primi fondamenti delle letture di scuola, dai Libri sacri alla Consolatio di Boezio, dalle Confessiones e dal DecivitateDei di Agostino a testi scolastici comuni di dialettica e di retorica, da Cicerone a Seneca «morale». Né si potrà ...
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semel in anno licet insanire
(lat. «una volta all’anno è lecito far pazzie»). – Nota sentenza, divenuta proverbiale nel medioevo, che si cita (spesso in forma abbreviata, semel in anno) per scusare follie passeggere, e generalmente innocue,...
santagostino
s. m. – Denominazione con cui per lungo tempo fu indicata la prima forma del carattere latino col quale si stampò il De civitate Dei di sant’Agostino, nel 1467.