Progettazione di oggetti destinati a essere prodotti industrialmente, cioè tramite macchine e in serie. Tale significato di progettazione è meglio espresso dalla locuzione anglosassone industrial design, [...] intorno al Bauhaus di Weimar, la cui direzione, dapprima affidata da H. van de Velde a W. Gropius (1919-28), passò poi a H. Meyer ( geometrico del Bauhaus e l’ascetismo formale di DeStijl. Al design funzionalista appartengono alcuni modelli famosi, ...
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(XIII, p. 9; App. V, i, p. 843)
Nell'articolata analisi del d. - procedimento ed espressione artistica autonoma o funzionale alla realizzazione di un'opera di pittura, scultura o architettura - svolta [...] risale al periodo immediatamente successivo alla guerra ed è caratterizzato da forte inclinazione per l'astrazione geometrica, per l'opera di DeStijl, di F. Léger o P. Picasso: si tratta per lo più di d. a inchiostro nero. L'ultimo gruppo è quello ...
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Settore disciplinare, nell’ambito della comunicazione, che si avvale della composizione di segni e immagini su supporti e mezzi differenti (lettering, segnaletica, graphic design, visual design, web design [...] ; Crafts, Deutsche Werkbund ecc.) e dalla sperimentazione avviata dalle avanguardie storiche (Futurismo, Costruttivismo, Bauhaus, DeStijl ecc.), questa pratica progettuale ha progressivamente interagito con l’urbanistica, l’architettura, il disegno ...
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elementarismo
s. m. [der. di elementare]. – 1. Elementismo. 2. Movimento dissidente del neoplasticismo (v.) del quale, nel 1926, T. Van Doesburg pubblicò sulla rivista De Stijl i nuovi principî: alla costruzione omogenea ortogonale del neoplasticismo...
neoplasticismo
s. m. [comp. di neo- e plasticismo]. – Corrente artistica olandese nata nel 1916 con la formazione del gruppo De Stijl, che si proponeva, superando le posizioni cubiste, una assoluta razionalità e purezza formale, nell’armonica...