Critico letterario, filosofo e uomo politico italiano (Morra Irpina 1817 - Napoli 1883). Massimo esponente italiano della critica romantica, formulò le sue originali teorie partendo dal concetto hegeliano [...] Così la Rinascenza, dissolvendo la Scolastica, scopre - sempre secondo il De S. - l'uomo e la natura e li canta in bellezza dell'arte: culmina nel Machiavelli, pur assertore per il laico De S. dello stato moderno, e nell'Ariosto, classico cultore dell ...
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Filosofo e storico della filosofia (Castelvetrano 1875 - Firenze 1944). Discepolo alla Scuola normale superiore di Pisa di D. Jaja (che lo avvicinò al pensiero di B. Spaventa), di A. D'Ancona e di A. Crivellucci; [...] , di cui è l'"anima ascosa e presente", egli assegnò alla critica (in ciò intendendo riallacciarsi fedelmente a F. DeSanctis) il compito di ricercare nell'artista l'uomo, ossia di considerare la forma come la concretezza di un contenuto reale ...
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Tra immaginarioe descrizione anatomica
Riccardo deSanctis
Su una parete di roccia della grotta di Gargas, in Francia, è tracciato il profilo di una mano, e il disegno in ocra rossa si ripete centinaia [...] di comportamento, di azione, di sofferenza. La mano è una e non appartiene che a quel corpo. Cartesio, invece, nel Traité de l'homme (1664), muovendo dalla considerazione che l'uomo che egli immagina ha un'anima e un corpo, afferma di voler procedere ...
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Scienziato e filosofo italiano (Bucchianico, Chieti, 1817 - Bologna 1891). Allievo a Napoli di B. Spaventa e di F. DeSanctis, si dedicò poi allo studio delle scienze, animato peraltro dallo sforzo di [...] una superiore giustificazione filosofica, e fu professore di storia della medicina all'univ. di Bologna. Parve trovare in Hegel la risposta al suo problema (cfr. il romanzo Dopo la laurea, 1868-69), e ...
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DE GRAZIA, Vincenzo
Roberto Grita
Nacque a Mesoraca (prov. di Catanzaro) il 19 febbr. 1785, da Marco e Laura Brondolillo. A cinque anni fu mandato a Napoli a studiare nel collegio reale di S. Carlo [...] prov. di Catanzaro, Catanzaro 1889, pp. 14 s.; V. Visalli, I calabresi nel Risorgimento ital., I, Torino 1893, p. 103; F. DeSanctis, La letter. italiana del sec. XIX, Napoli 1906, p. 190; F. Pietropaolo, Il Positivismo di V. D., in Riv. di filos. e ...
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Filosofo e storico (Pescasseroli, 25 febbraio 1866 - Napoli, 20 novembre 1952). Studiò a Napoli, che divenne presto la sua dimora abituale. Scampato dal terremoto di Casamicciola (1883) in cui perdette [...] , oltre che le opere dell'uno e dell'altro, le annate de La Critica (v.), fondata nel 1903, la quale rappresentò l'insigne sua battaglia contro il positivismo dalle posizioni spiritualistiche del DeSanctis e dallo storicismo del Vico, e "storicismo ...
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Filosofo e storico della filosofia (Bomba 1817 - Napoli 1883). Assunti gli ordini sacerdotali più per condiscendenza verso la famiglia che per intima convinzione, si stabilì (1840) a Napoli e aprì (1846) [...] di più vasta portata, fu quella che S. condusse in questo periodo contro i gesuiti della Civiltà cattolica. Nominato da DeSanctis all'università di Napoli nel 1861, dopo una breve permanenza all'università di Bologna, S. vi tenne quelle lezioni che ...
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Filosofo e uomo politico italiano (Cassino 1843 - Roma 1904). Tra i massimi studiosi italiani del marxismo, dopo aver iniziato lo studio sistematico dei testi di K. Marx e F. Engels, s'impegnò in un'opera [...] pensiero
Si formò a Napoli alla scuola hegeliana che ivi fiorì intorno alla metà del 19º sec.: suoi maestri furono F. DeSanctis, A. Tari, A. Vera e soprattutto B. Spaventa. Già negli anni napoletani pubblicò alcuni saggi di notevole pregio, fra cui ...
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MARXISMO
Lucio Colletti
. La conclusione della seconda guerra mondiale apre un capitolo nuovo nella storia del marxismo. L'area della sua influenza ideologica e culturale si dilata improvvisamente, [...] da cui procede; una tradizione in cui campeggiano Croce, DeSanctis e, sullo sfondo, Vico. Parlarle di una comprensione it. Torino 1974; L. Althusser, Lénine et la philosophie. Suivi de Marx et Lénine devant Hegel, Parigi 1972; A. Gramsci, Quaderni ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] al 1751, un’antitesi che in Italia, attraverso F. DeSanctis, troverà un’eco ancora in A. Gramsci: l’antinomia fra tanto per l’influenza del titolo del notissimo 9° vol. della Histoire de France di J. Michelet, La Renaissance (1855), quanto con la ...
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v. intr. pron. e rifl. [der. di dare] (io m’addò, ecc.; coniug. come dare), ant. e pop. tosc. – 1. intr. pron. Accorgersi, avvedersi: Ci apparve un’ombra ... Né ci addemmo di lei (Dante); don Tommaso, assorto nelle sue liti, non s’era addato...
liscio2
lìscio2 s. m. [der. di lisciare]. – 1. ant. a. Nome generico dei cosmetici, soprattutto femminili, usati per «lisciarsi», per curare cioè l’estetica del volto e la bellezza della pelle: con niun’altra maniera potrà meglio il marito...