DELLA CASA, Giovanni
Claudio Mutini
Nacque il 28 giugno 1503 da Pandolfo e Lisabetta di Giovanfrancesco Tornabuoni, probabilmente in Mugello, dove la famiglia possedeva beni ("Monsignor Della Casa - [...] e talvolta nella loro contraddittorietà, un profilo originale dello scrittore cinquecentesco. Si fa ovviamente riferimento al Deofficiis inter potentiores et tenuiores amicos, composto forse nel '44 e la cui traduzione in italiano (Trattato ...
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CALCAGNINI, Celio
Valerio Marchetti
Nato a Ferrara il 17 sett. 1479 da una facoltosa famiglia dell'aristocrazia di servizio presso la corte estense, era figlio naturale del protonotario apostolico Calcagnino [...] se il C., a conferma delle proprie tesi, non avesse criticato la presunta perfezione stilistica del DeOfficiis (In M. T. Ciceronis De somnio Scipionis fragmentum, Petri Ioannis Olivarii… scholia… Disquisitiones aliquot in libros Officiorum Ciceronis ...
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BONCOMPAGNI LUDOVISI, Ignazio
Umberto Coldagelli
Secondo figlio maschio di Gaetano, principe di Piombino e duca di Sora, e di Laura Chigi, nacque in Roma l'8 giugno 1743. La sua condizione di cadetto [...] il papa del re di Francia, ed il diplomatico spagnolo J. N. de Azara. E d'altra parte il B. in questa circostanza si guadagnò potenti di diritto, oltre ad una versione italiana di tre libri del DeOfficiis di Cicerone.
Fonti e Bibl.: L'Arch. Segr. Vat ...
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DONÀ (Donati, Donato), Pietro
Antonio Menniti Ippolito
Figlio terzogenito del patrizio Nicolò, nacque a Venezia probabilmente intorno al 1390. Studiò a Padova: il 30 genn. 1410 si licenziò in arti e [...] possesso di un Catullo e di un esemplare del Deofficiis di Cicerone, entrambi trascritti dal nipote Girolamo. Il . Zonta-G. Brotto, Patavii 1970, ad Indicem; Carteggio di Pileo de Marini arcivescovo di Genova (1400-1429), a cura di D. Puncuh, Genova ...
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CONTARINI, Alvise
Gaetano Cozzi
Nacque a Venezia il 23 genn. 1537 da Vincenzo di Alvise e da Andriana Bernardo, che il padre aveva sposato in seconde nozze.
Il ramo del casato Contarini cui egli apparteneva, [...] su richiesta del C., cui infatti era dedicato.
Era una parenetica che ricordava quella di mons. Della Casa, nel Deofficiis inter potentiores et tenuiores amicos, oltre che nel Galateo, ma volta qui a un obiettivo preciso, stabilire il comportamento ...
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GUARNERIO d'Artegna
Cesare Scalon
Figlio di Pietro di ser Guarnerio, nacque intorno al 1410, probabilmente a Pordenone. Qui infatti la famiglia paterna si era trasferita, fin dalla metà del XIII secolo, [...] Le Commedie di Plauto, l'attuale Guarneriano 54, furono da lui copiate ad Aquileia il 10 genn. 1436; il Deofficiis di Cicerone il 2 febbr. 1441 (Guarneriano 69: "Guarnerius scripsit raptissime"); le Declamationes maiores dello Pseudo Quintiliano il ...
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CAPRETTO (Del Zochul, Haedus, Edus), Pietro
Massimo Miglio
Nacque a Pordenone nel 1427 dal "magister" Benvenuto.
Il cognome con cui il C. è più conosciuto bibliograficamente, quello appunto di Capretto, [...] Flavio Giuseppe, il Supplementum chronicarum del Foresti, il Fasciculus temporum del Werner, Orosio, Seneca, ilTortelli, il De oratore ed il Deofficiis di Cicerone, la Bibbia in tre volumi con il commento di Nicola da Lira, la Naturalis historia di ...
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ALPRUNI, Francesco Antonio
Mario Rosa
Nato a Borgo Valsugana nel 1732, entrò ventenne a Genova nella Congregazione barnabitica. Passato a Roma, insegnò teologia nel collegio di S. Carlo ai Catinari, [...] palingenesi della Chiesa.
Intanto l'A. pubblicava due volumi della sua opera maggiore, frutto delle lezioni pavesi, i Deofficiis hominis christiani libri V, Ticini 1790-92, incompiuta.
Le assonanze che essa ha con talune formulazioni del Tamburini ...
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CASSITTO, Luigi Vincenzo
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Bonito (Avellino), allora nella provincia del Principato Ultra, il 29 (Perrotta) o il 31 (Gatti) dic. 1766 da Romualdo, giureconsulto, e da Saveria [...] filosofia, si trasferì a Napoli dove frequentò le lezioni di Antonio de M-artiis. All'età di quindici anni, sebbene il padre de Figueroa arcivescovo di Sorrento e diviso in due parti: De virtutibus et vitiis (pp. 1-274)e De iustitia, sive deofficiis ...
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DANDINI, Ercole Francesco
Gianfranco Formichetti
Nacque ad Ancona il 4 nov. 1695, da Girolamo, di nobile famiglia originaria di Siena, a Cesena fin dal sec. XV, e da Margherita Fazioli nobildonna cesenate.
Aveva [...] rivali: i suoi biografi narrano che proprio in questi primi anni romani il giovanissimo D., dopo aver tradotto il DeOfficiis in italiano, si divertisse a renderlo di nuovo in latino sorprendendo tutti per l'abilità e la bravura dimostrata. Forse ...
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cedant arma togae
〈... tòǧe〉. – Nota frase di Cicerone, che si legge nella 2a Filippica, ma che faceva parte dell’esametro cedant arma togae, concedat laurea laudi «cedano le armi alla toga ed alla fama ceda l’alloro [militare]» presente nel...