Scrittore e oratore latino (Arpino 3 genn. 106 a. C. - Formia 7 dic. 43 a. C.). Nato da agiata famiglia equestre, ebbe a Roma maestri di diritto i due Scevola, l'augure e il pontefice, di filosofia l'accademico [...] dopo la morte di Cicerone forse dal liberto Tirone. ▭ Opere filosofiche: nelle opere filosofiche, scritte, ad eccezione del Deofficiis, in forma dialogica, C. rivela una sostanziale adesione al platonismo e allo stoicismo e un chiaro rifiuto dell ...
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Uno degli uccisori di Cesare (85-42 a. C.); ebbe un'elevata educazione retorica e filosofica, che affinò ad Atene; la sua formazione politica risale allo zio Catone Uticense, che lo allevò partigiano dell'oligarchia [...] Fu scrittore di opere di filosofia morale: De virtute, Deofficiis, De patientia (di tendenza accademica e stoica), ora Alemanno Rinuccini fece di B. una vera apologia nel De libertate. Grande favore ebbe anche presso i rivoluzionarî francesi della ...
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Uomo di stato e umanista olandese (Amsterdam 1522 - Gouda 1590); per aver favorito la rivolta contro il regime spagnolo, fu arrestato (1567) e l'anno dopo costretto all'esilio. Tornato in patria dopo la [...] stoico-cristiano. Tradusse il Deofficiis di Cicerone (1561), il De beneficiis di Seneca (1561), il De consolatione philosophiae di Boezio ( una versione latina, i primi 12 libri dell'Odissea (De Dolinge van Ulysse, "La peregrinazione di U.", 1561), ...
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Umanista (Bergamo 1360 circa - Milano 1431). Insegnò nello studio di Pavia (1403-1407), a Padova (1407-1421), poi a Milano; nel 1417 partecipò al concilio di Costanza, come segretario del papa Martino [...] , 1420 circa), un manuale di ortografia latina. Commentò tra l'altro le lettere A Lucilio di Seneca e il Deofficiis di Cicerone; ma soprattutto diede molte cure alle opere retoriche di questo, che fu tra i primi a conoscere nella loro interezza ...
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ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] Di Cicerone, oltre all'"Amistade" nel luogo su riferito del Convivio, cita il De finibus, il De inventione, il Deofficiis, i Paradoxa, il De senectute. Di Seneca cita il De benefficiis e le epistole a Ludilio, e a lui attribuisce, come tutti al suo ...
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FILELFO, Francesco
Paolo Viti
Nacque a Tolentino, nell'odierna provincia di Macerata, il 25 luglio 1398.
Fu ben presto inviato a studiare a Padova, dove, fra gli altri, seguì i corsi di retorica di [...] Giovenale e quello alle Institutiones oratoriae di Quintiliano; altri commenti che andavano sotto il suo nome (come quelli al Deofficiis di Cicerone, all'Achilleide di Stazio e alle Bucoliche di Virgilio) non sono suoi. Dalla produzione superstite è ...
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CALDERINI (Calderinus, Caldarinus, de Caldarinis), Domizio (Domitius, Domicius, Dominicus)
Alessandro Perosa
Nacque a Torri del Benaco agli inizi del 1446 da Antonio e da Margherita di Domenico Pase. [...] presume derivino dal commento calderiniano perduto. Nulla sappiamo invece dei commenti ciceroniani. Di due corsi ciceroniani sul De oratore e il Deofficiis ci sono pervenute le prolusioni, rispettivamente ai ff. 17r-21 e 266-269v del codice CCLVII ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Lorenzo Valla
Francesco Tateo
Nell’opera di recupero del pensiero e della lingua dell’antichità e nella revisione critica della cultura filosofica e storiografica del Medioevo, Lorenzo Valla occupa [...] di cinque libri in forma dialogica sui confini del bene e del male (De finibus bonorum et malorum) e del diffusissimo trattato sui doveri (Deofficiis), recepito all’interno della cultura cristiana. La critica della morale aristotelica, fondata sul ...
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FILETICO (Filettico), Martino
Concetta Bianca
Nacque a Filettino (od. prov. di Frosinone) da Antonio e Anna intorno al 1430. Con gli anni dovette trasferirsi a Ferentino e ivi eleggere la propria dimora: [...] Torti il 26 sett. 1482 (I.G.I., 2908; G.W., 6952), che si apre con il commento di Pietro Marsi al Deofficiis (M. Dykmans, L'humanisme de Pierre Marso, Città del Vaticano 1988, p. 59) e che ebbe grandissima diffusione (I.G.I., 2909-2921; G.W., 6953 ...
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cedant arma togae
〈... tòǧe〉. – Nota frase di Cicerone, che si legge nella 2a Filippica, ma che faceva parte dell’esametro cedant arma togae, concedat laurea laudi «cedano le armi alla toga ed alla fama ceda l’alloro [militare]» presente nel...