Terzo figlio (Lisbona 1392 - Alverca, Lisbona, 1449) di Giovanni I di Portogallo; dopo la morte (1438) del fratello Edoardo, assunse per deliberazione delle Cortes la reggenza per la minorità del nipote [...] P. mosse verso Lisbona, ma trovò la morte in uno scontro presso il torrente Alfarrobeira. Uomo di cultura, tradusse il Deofficiis di Cicerone (Livro dos ofícios, tra il 1433 e il 1438) e scrisse un trattato di filosofia morale, Dos benefícios (1418 ...
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Filosofo tedesco (Wemding 1503 - Ingolstadt 1557). Convertitosi al protestantesimo, tenne lezioni sulla dottrina aristotelica dell'anima all'università di Wittenberg; ma l'aspra polemica con Melantone [...] lo costrinse a lasciare Wittenberg e a riabbracciare il cattolicesimo. Compose due opere (De anima, 1542, e De philosophia naturali, 1549) e un commento al Deofficiis di Cicerone. ...
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Etica
Carlo Augusto Viano
Il termine e le origini
'Etica' è parola di derivazione greca (da ἔθοϚ, che significa 'costume', 'carattere') equivalente al termine di derivazione latina 'morale' (da mores, [...] si sapesse che essa verrebbe usata per uccidere. La teoria dei doveri si diffuse nella nostra cultura soprattutto grazie al Deofficiis di Cicerone e fu impiegata nei manuali correnti di etica.
La teoria dei doveri servì a riprendere e riformulare l ...
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FICINO, Marsilio (Marsilius Feghinensis)
Cesare Vasoli
La data di nascita del F. non è attestata da alcuna fonte documentata, ma si fonda sulla testimonianza contenuta in una sua lettera a Martiri Preninger [...] la sua intensa attività, usando contro i suoi avversari le armi dell'ironia ed elaborando nuovi scritti. Scrisse, infatti, un Deofficiis per il musicista Cherubino Quarquaglioli (Op., p. 744); inviò a Lorenzo, il 14 apr. '77. una lettera, ricca di ...
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Scienza greco-romana. Istituzioni e forme dell'attivita scientifica in eta ellenistica e romana
Giuseppe Cambiano
Istituzioni e forme dell'attività scientifica in età ellenistica e romana
Istituzioni [...] non necessarie alla vita, come astronomia e geometria, trascurando in tal modo le incombenze della vita attiva (Deofficiis, I, 19), se echeggiava analoghe osservazioni attribuite da Senofonte a Socrate, rispecchiava l'atteggiamento diffuso nei ceti ...
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CONVENIENTIA
S. Ferri
In greco harmonìa (ἁρμονία), homologìa (ὁμολογία). Vitruvio adopra tre volte questo termine: 1, 2, 3: "membra operis convenientia, sunt altitudinis ad latitudinem ecc."; v, 4, [...] nei fenomeni naturali e astronomici (Cicerone); in latino si alterna con constantia, coniunctio, conservatio. Assai noto il luogo del Deofficiis, 1, 4: nella valutazione degli oggetti che si percepiscono con gli occhi - e, quindi di tutte le opere d ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Genovesi
Saverio Ricci
In Genovesi si verifica un originale incrocio tra la crisi degli Stati d’antico regime quale concreta occasione riformatrice e un nuovo orientamento cattolico in termini [...] si rinnovano l’esposizione del giusnaturalismo e del contrattualismo, e una riflessione che si connette alla materia del De iure et officiis del 1764, e dei Dialoghi morali composti nel 1766 e non pubblicati. Qui, seguendo Samuel Pufendorf e Locke ...
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cedant arma togae
〈... tòǧe〉. – Nota frase di Cicerone, che si legge nella 2a Filippica, ma che faceva parte dell’esametro cedant arma togae, concedat laurea laudi «cedano le armi alla toga ed alla fama ceda l’alloro [militare]» presente nel...