JENSON, Nicolas
Serena Veneziani
Nacque in Francia, a Sommevoire nei pressi di Langres, verosimilmente tra il 1430 e il 1440, come si può desumere dal testamento redatto il 7 sett. 1480, nel quale tutti [...] edizioni contro il centinaio che era stato stampato in ciascuno dei due anni precedenti; nel 1473 lo J. stampò una Bibbia nel 1476 (IGI, 1646) e ancora nel 1479, quella del DecivitateDei di s. Agostino nel 1475 (IGI, 972), quella del Messale (IGI ...
Leggi Tutto
PANNARTZ, Arnold
Massimiliano Albanese
PANNARTZ, Arnold. – Nacque forse a Praga; sono ignoti la data di nascita e i nomi dei genitori.
All’inizio degli anni Sessanta del Quattrocento, insieme con Conrad [...] diversamente da quanto riportato nel colophon, e questo ne farebbe il primo libro databile congetturalmente impresso in Italia. Il DecivitateDei di s. Agostino fu terminato il 12 giugno 1467.
Nello stesso anno Pannartz e il socio lasciarono Subiaco ...
Leggi Tutto
LOCATELLO (Locatelli, de Locatellis), Boneto (Benedetto, Bonetto)
Davide Ruggerini
Nacque a Bergamo o nel territorio, da Giovanni presumibilmente nel terzo quarto del XV secolo.
Si trasferì presto a [...] operanti nel campo della stampa tra Quattro e Cinquecento. A partire dal 9 febbr. 1487, data dell'edizione del DecivitateDei di s. Agostino, il nome del L. comincia a comparire nei colophon, associato regolarmente a quello di Ottaviano Scoto ...
Leggi Tutto
ENRICO da Colonia
Anna Modigliani
Proveniente da Dalen, vicino Colonia, e noto anche come Enrico Dalen da Colonia o "maestro Righo di Colonia", figlio di Ermanno, fu tra i " tipografi erranti" di origine [...] .
Il 30 ag. 1477 "Henricus quondam Armanni decivitate Colonie magister librorum" si era già trasferito a la sua officina, dove aveva portato con sé a lavorare alcuni dei suoi operai, non cessò comunque di svolgere l'attività tipografica a Bologna ...
Leggi Tutto
GRASSI, Bartolomeo
Carla Casetti Brach
Nacque probabilmente a Roma, dove visse e lavorò nella seconda metà del XVI secolo. La sua famiglia era composta dalla moglie e da cinque figli, tre maschi e due [...] il G. si univa molto spesso ad altri tipografi per la stampa dei suoi volumi. Il suo nome si trova accanto a quello di famosi l'AntiquitatumRomanarum liber decivitate Romana di Paolo Manuzio. Con Vincenzo Accolti stampò i De rerum inventoribus libri ...
Leggi Tutto
MARCARIA, Jacob (Jacob ben David ben Fais)
Pier Cesare Yoli Zorattini
Figlio di David, discendeva da una famiglia di prestatori che aveva operato nella seconda metà del Quattrocento a Piove di Sacco [...] . 1553 concesse a lui, "in civitate Patavina commoranti", grazie all'impegno nell' favoriva la possibilità di smistamento dei libri sia verso la pianura commenti di Averroè: l'Epitome al trattato De physico auditu di Aristotele, tradotto in ebraico ...
Leggi Tutto
GIORGI (de Georgiis, Georgius), Stefano (Stephanus, Steffaninus)
Arnaldo Ganda
Si ignora la data di nascita di questo stampatore, avvenuta probabilmente intorno alla metà del Quattrocento a Pavia o [...] Christophoro de Papia q. Giniforti [sic] miniatore librorum, habitatore Padue in contrata Domus Dei" nel portare a compimento l'edizione della Summa: "In regia civitate studiorum matre Papie: per eosdem artis impressorie viros primarios transumpta ...
Leggi Tutto
semel in anno licet insanire
(lat. «una volta all’anno è lecito far pazzie»). – Nota sentenza, divenuta proverbiale nel medioevo, che si cita (spesso in forma abbreviata, semel in anno) per scusare follie passeggere, e generalmente innocue,...
santagostino
s. m. – Denominazione con cui per lungo tempo fu indicata la prima forma del carattere latino col quale si stampò il De civitate Dei di sant’Agostino, nel 1467.