Narrativi, procedimenti
Sandro Bernardi
Il cinema non ha sempre raccontato storie, anzi, in origine non sapeva neppure che cosa fossero: era stato concepito per riprendere e proiettare vedute di una [...] , dal 1895 al 1915, l'anno di uscita del film The birth of a nation (1915; Nascita di una nazione) di DavidW. Griffith. Il 'cinematografo' mostrava vedute di paesi e città, gag, trucchi come quelli di Georges Méliès, scene tratte dalla Passione di ...
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Metz, Christian
Giorgio De Vincenti
Teorico del cinema francese, nato a Béziers il 12 dicembre 1931 e morto suicida a Parigi il 7 settembre 1993. È considerato il padre della semiologia del cinema e [...] sintagmatica, che da fatti puramente stilistici (per es., l'invenzione del montaggio parallelo da parte di DavidW. Griffith) diventano, grazie all'uso condiviso di altri cineasti, fatti grammaticali (per restare all'esempio proposto: in ...
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Drammatico, genere
Roberto Campari
Scrive G.W.F. Hegel nelle sue Vorlesungen über die Ästhetik (post. 1836-1838; trad. it. 1967, p. 1344): "Al centro fra la tragedia e la commedia si colloca un terzo [...] , il primo in ordine cronologico è DavidW. Griffith, ritenuto giustamente il padre del linguaggio cinematografico concezione della vita, sia nel periodo tedesco, ispirandosi magari a J.W. von Goethe come in Faust (1926), sia in quello americano, ...
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Pudovkin, Vsevolod Illarionovič
Ornella Calvarese
Regista, attore, sceneggiatore, scenografo e teorico del cinema russo, nato a Penza il 28 febbraio 1893 e morto a Dubulta (Riga) il 30 giugno 1953. [...] impiego come chimico. Il 1920 fu un anno fondamentale nella vita del futuro regista: vide Intolerance (1916) di DavidW. Griffith rimanendone colpito a tal punto da decidere di imprimere una svolta radicale alla propria vita. Lasciato l'impiego, all ...
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Kolossal
Renato Venturelli
Termine impiegato per indicare film spettacolari, ad alto costo, lanciati con grandi campagne promozionali e volti a colpire l'attenzione del pubblico per la loro imponenza [...] film di Pastrone un veicolo delle ambizioni italiane dell'epoca, coronato da un grande successo internazionale. Sulla sua scia, DavidW. Griffith realizzò negli Stati Uniti The birth of a nation (1915; La nascita di una nazione) e Intolerance (1916 ...
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Mitologico, film
Stefano Della Casa
La mitologia e il mondo antico costituiscono un vasto repertorio di storie e immagini ampiamente 'saccheggiato' dal cinema fin dai primi anni del Novecento; e l'elemento [...] che può essere esteso alla mitologia in generale. Tra la ricostruzione kitsch di DeMille e quella più problematica di DavidW. Griffith (per es., l'episodio della caduta di Babilonia in Intolerance, 1916) il gusto del pubblico non solo americano ...
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Delluc, Louis (propr. Louis-Jean-René)
Monica Trecca
Teorico, regista e sceneggiatore francese, nato a Cadouin (Dordogne) il 14 ottobre 1890 e morto a Parigi il 22 marzo 1924. Fondamentale fu il suo [...] giornalismo, interessandosi dapprima di teatro e, superata un'iniziale diffidenza, di cinema, conquistato dai grandi registi statunitensi: DavidW. Griffith, Thomas Ince, il Cecil B. DeMille di The cheat (1915) e, soprattutto, Charlie Chaplin, cui D ...
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Comparse
Mino Argentieri
Nel linguaggio teatrale e cinematografico sono così indicate le persone che appaiono sulla scena, isolate, in gruppo o in massa, senza prendere la parola, dilettanti o mestieranti [...] avventura, il biografico, il musical, il catastrofico, la fantascienza, il melodramma in costume. In Intolerance (1916), il regista DavidW. Griffith, superate le esperienze di Judith of Bethulia (1914; Giuditta di Betulia) e di The birth of a nation ...
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Gance, Abel
Edoardo Bruno
Regista, teorico del cinema, attore e sceneggiatore francese, nato a Parigi il 25 ottobre 1889 e morto ivi il 10 novembre 1981. La sua concezione del cinema, di grande importanza [...] nei suoi successivi lavori, in particolare in J'accuse (1919; Per la patria), film pacifista molto apprezzato da DavidW. Griffith. Ma fu proprio in quegli anni che G. passò dal racconto tradizionale alle prime esperienze d'avanguardia. Nel contesto ...
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Tati, Jacques
Simone Emiliani
Nome d'arte di Jacques Tatischeff, comico e attore cinematografico francese, nato a Pecq (Seine-et-Oise) il 9 ottobre 1908 e morto a Parigi il 4 novembre 1982. Erede della [...] suo autore, T. fece costruire una città denominata Tativille, con quella magniloquenza scenografica così simile alle scelte di DavidW. Griffith per Intolerance (1916) e di Eric von Stroheim, che per Foolish wives (1921) ricostruì per intero il set ...
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