Compositore
Sergio Miceli
Compositori e cinema
Nella fase 'preistorica' del cinema le proiezioni erano itineranti, in forma autonoma o associate al circo e alla fiera, mentre a un gradino più alto facevano [...] prassi produttiva capace di sopprimere ogni carattere d'individualità. Dopo i fasti dei primi kolossal (1915-1929) di DavidW. Griffith, Cecil B. DeMille e John Ford, in cui ai nomi già ricordati si erano affiancati quelli di eccellenti artigiani ...
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Testimonianze - Charlot, ovvero Charlie
Francesca Sanvitale
Charlot, ovvero Charlie
Nel febbraio del 1914 faceva il suo ingresso in scena, in due comiche della Keystone, Charlie, ovvero Charlot per [...] conclude con lui la sua stagione d'oro. Finisce il montaggio rapidissimo, teorizzato e officiato da DavidW. Griffith. Le sequenze vengono organizzate narrativamente, l'osservazione dell'ambiente, mai prima considerata essenziale nei cortometraggi ...
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Melodramma
Massimo Marchelli
Genere non omogeneo ma consolidato nella tradizione culturale ‒ teatrale, musicale e letteraria ‒, il m. si è imposto anche sullo schermo da quando il cinema ha cominciato [...] emblematici del genere: Assunta Spina (1915) di Gustavo Serena e Broken blossoms (1919; Giglio infranto) di DavidW. Griffith. Il cinema muto si rivelò particolarmente funzionale all'espressione melodrammatica perché, pur privo di parole e suoni ...
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Arredi scenotecnici
Alessandro Cappabianca
Non è agevole operare una distinzione netta tra la vera e propria scenografia e quel complesso di materiali (mobilio, arredamento, oggetti) che vengono chiamati [...] degli oggetti, potenziata dalle inquadrature ravvicinate e dai dettagli, che il cinema americano, specialmente con DavidW. Griffith, aveva già riconosciuto, è esplicitamente teorizzata e praticata all'interno di un montaggio particolarmente creativo ...
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Profilmico
Sandro Bernardi
Con questo termine, coniato da Étienne Souriau (1951), s'intende tutto quello che sta davanti alla cinepresa pronto per essere filmato: oggetti, volti, corpi, spazi interni [...] vere e proprie sfide fra il regista e la produzione. Il p. assunse costi enormi. La rovina economica di DavidW. Griffith fu interamente dovuta alle immense scenografie delle mura di Babilonia costruite per un episodio in costume del film Intolerance ...
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Dreyer, Carl Theodor (propr. Nilsson, Carl Theodor)
Alessandro Cappabianca
Regista cinematografico danese, nato a Copenaghen il 3 febbraio 1889 e morto ivi il 20 marzo 1968. È da annoverare tra i più [...] 1921, film ancora influenzato da Intolerance (1916) di DavidW. Griffith. Questa prima fase, con film come Prästänkan (1920, che K non verrà mai ammesso all'interno del castello, mentre David vi viene attirato quasi contro la sua volontà. Egli, in ...
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Spionaggio, film di
Mario Sesti
Genere cinematografico di grande popolarità la cui derivazione dall'omonimo letterario ‒ contemporaneo alla formazione della letteratura di massa ‒ è stata progressivamente [...] e originali.
La prima apparizione di una spia come protagonista di un film si fa risalire a un'opera di DavidW. Griffith (The great love, 1918), ma l'affermazione mondiale della sua versione cinematografica più celebre e diffusa va datata all'inizio ...
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Gangster film
Renato Venturelli
Genere cinematografico incentrato sulle imprese di criminali abituali, che svolgono attività illegali facendo ricorso a metodi violenti. Nel suo schema più tradizionale, [...] esempi rilevanti nel cinema statunitense apparvero già nel periodo del muto, da The musketeers of Pig Alley (1912) di DavidW. Griffith e Regeneration (1915) di Raoul Walsh, ambientati tra la malavita dei bassifondi degli anni Dieci, fino a uno dei ...
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Storico, film
Luigi Guarnieri
Una prima definizione intuitiva di f. s. è quella di un'opera cinematografica che ricostruisce un'epoca o fatti storicamente avvenuti e datati, in modo riconoscibile per [...] e raccontare con esattezza il fatto storico (mentre in realtà lo 'romanza' per esigenze spettacolari), fu DavidW. Griffith, mentre Sergej M. Ejzenštejn può essere considerato l'esponente principale della tendenza contraria, quella della reinvenzione ...
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Narrativi, procedimenti
Sandro Bernardi
Il cinema non ha sempre raccontato storie, anzi, in origine non sapeva neppure che cosa fossero: era stato concepito per riprendere e proiettare vedute di una [...] , dal 1895 al 1915, l'anno di uscita del film The birth of a nation (1915; Nascita di una nazione) di DavidW. Griffith. Il 'cinematografo' mostrava vedute di paesi e città, gag, trucchi come quelli di Georges Méliès, scene tratte dalla Passione di ...
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