La storiografia tra passato e futuro
Pietro Rossi
Per tutto l’Ottocento, e ancora nella prima metà del Novecento, la storiografia è stata in prevalenza storiografia nazionale, nel senso che gli storici [...] storiografia britannica (che pure aveva prodotto, a metà del 18° sec., opere come la History of England di DavidHume), alla cui attenzione si imponevano piuttosto fenomeni nuovi come la Rivoluzione industriale e la creazione di un impero coloniale ...
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PAGNINI del Ventura, Giovan Francesco
Renato Pasta
PAGNINI del Ventura, Giovan Francesco. – Figlio di Paolo e di Costanza di Giuseppe Canigiani, nacque a Volterra, primo di tre fratelli, il 22 giugno [...] una estesa conoscenza degli economisti inglesi – da Joshua Gee a John Cary a William Petty, da Bernard de Mandeville a DavidHume – e degli storici francesi (Isaac de Larrey, Paul Rapin de Thoyras) nasceva qui l’immagine di una comunità cosmopolita ...
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TROYA, Carlo
Ennio Corvaglia
– Nacque a Napoli il 7 giugno 1784, primogenito di Michele Troja e di Anna Maria Marpacher.
Ebbe un fratello, Ferdinando (v. la voce in questo Dizionario). Nel corso del [...] per la geografia, e Rosario Gregorio, sua guida spirituale, profondo conoscitore della letteratura storica illuminista, ammiratore di DavidHume e fautore di un’idea patrimoniale della trasformazione dei feudi. Legato alla politica di Francesco Maria ...
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TAVANTI, Angelo Maria
Orsola Gori Pasta
– Di famiglia aretina, nacque a Puliciano (Arezzo) il 24 gennaio 1714. Figlio di Giovan Battista, fattore della Religione di S. Stefano, e di Francesca Dini, [...] Romani, nella quale davano prova di una approfondita conoscenza dei maggiori economisti inglesi (John Cary, William Petty, DavidHume) e degli storici francesi. Sempre in campo economico fu il principale realizzatore della «Legge e tariffa doganale ...
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SCINÀ, Domenico
Aldo Brigaglia
– Nacque il 31 gennaio 1764 a Palermo da Baldassare e da Rosaria Romano.
Presto orfano del padre, venne avviato agli studi dalla madre, presso i padri delle Scuole pie, [...] introdusse Scinà ai testi degli illuministi francesi (Étienne Bonnot de Condillac e D’Alembert) e inglesi (John Locke e DavidHume). Dopo un breve periodo di supplenza nella cattedra di matematica e fisica dell’Accademia (quando gli venne preferito l ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Lo studio dell’economia si caratterizza come una disciplina autonoma nel XVIII secolo [...] , che si fonda sulle leggi generali della mente e dell’azione, è l’obiettivo di Smith come di DavidHume. Sia Smith che David Ricardo hanno una concezione inclusiva dei moventi economici dell’azione umana. La ricerca individuale di ricchezza e di ...
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EMO, Alvise
Piero Del Negro
Nacque a Venezia il 16giugno 1717 da Giovanni di Gabriele del ramo di S. Simeon Piccolo (Ss. Simeone e Giuda) e da Lucietta Lombardo.
Anche se Nicolò Dortà esagerava, quando [...] punta della corrente illuministica delle Quarantie, gli dedicò un'edizione e traduzione dei Political essays on commerce di DavidHume (Venezia 1767), in cui dichiarava che "l'amore per la Repubblica [era] connaturale al sangue dell'illustre famiglia ...
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TAMASSIA, Giovanni Vincenzo
Cecilia Carnino
– Nacque a Mantova il 29 marzo 1776 da Domenico e da Lucrezia Vedoni.
Di famiglia non nobile ma abbastanza agiata per mantenerlo agli studi, conseguì la laurea [...] .
Nei due opuscoli la convinzione che il sapere economico costituisse uno strumento di emancipazione politica, nel solco di DavidHume e poi di Steuart, si legò al rafforzarsi di un orientamento liberista, alimentato anche dalla lettura di Adam ...
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proprietà
Stefano De Luca
Maria Grazia Galimberti
Un diritto di possesso esclusivo
Tutte le società umane in ogni epoca storica hanno riconosciuto l’importanza della proprietà sui beni e sulle risorse [...] progresso economico.
Per alcuni (John Locke e Immanuel Kant) essa fa parte dei diritti dell’uomo naturali, mentre per altri (DavidHume e Benjamin Constant) nasce da una convenzione sociale. La teoria più innovativa è quella di Locke, il quale per la ...
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positivismo e neopositivismo
Antonio Bazzini
Stefano De Luca
La filosofia del progresso scientifico e della società industriale
Sorto in Francia nella prima metà dell’Ottocento, il positivismo si diffuse [...] di ogni spiegazione teologica o metafisica della realtà, elaborando un rigoroso sperimentalismo empiristico, che aveva il suo lontano progenitore in DavidHume e che lo tenne al riparo da ogni forma di dogmatismo (al contrario di Comte, che finì per ...
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