L'Ottocento: biologia. Da Lamarck a Darwin
Antonello La Vergata
Da Lamarck a Darwin
Jean-Baptiste Lamarck
La prima teoria compiuta dell'evoluzione fu formulata da Jean-Baptiste Lamarck (1744-1829). [...] mente, tanto che, anche quando si vedeva una cosa non vista da lui, era un po' come vederla attraverso i suoi occhi" (Darwin 1903, II, p. 117). Effettivamente, l'intento dei tre volumi dei Principles of geology, being an attempt to explain the former ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La scienza della nuova Italia: una difficile modernizzazione
Antonio Clericuzio
Saverio Ricci
Negli anni del Risorgimento, l’unificazione politica della penisola parve la via necessaria per assicurare [...] della scienza moderna in una cornice di ispirazione neotomistica. Se l’opposizione di voci e organi ecclesiastici all’evoluzionismo darwiniano, che ebbe la sua fortuna, in Italia come in altri Paesi, anche in ambito cattolico, si sarebbe gradualmente ...
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Sotto il nome di biologia in senso estensivo si comprendono tutte le scienze della vita; in senso stretto, con questo nome si è indicata poi la scienza dei costumi degli animali (ecologia) e delle condizioni [...] lo studio delle omologie ed ebbe col Gegenbaur il suo periodo aureo, sotto l'influenza delle idee evoluzionistiche di Darwin. Mentre però l'opera dell'Owen s'informava ancora alle teorie dell'anatomia trascendente (come lo scheletro archetipo, ecc ...
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L'Ottocento. Introduzione. Le radici del sapere contemporaneo
Enrico Bellone
Le radici del sapere contemporaneo
Nell'introduzione allo sviluppo scientifico e culturale che si è realizzato durante la [...] naturale, o istinto, a parlare, ma non con l'istinto a fabbricare la birra o a cuocere il pane. Qui, secondo Darwin, si annodavano le trame di una sostanziale similarità tra il linguaggio umano e i sistemi di comunicazione esistenti in altre specie ...
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ARCHEOLOGIA MEDIEVALE
S. Tabaczynski
L'a. medievale è l'applicazione delle tecniche archeologiche allo studio del periodo che, nell'Europa mediterranea e occidentale, ebbe inizio con la caduta dell'Impero [...] dallo svedese Montelius (1895; 1899), che interpretarono i mutamenti tipologici ispirandosi al metodo evoluzionista darwiniano. Contemporaneamente Pitt-Rivers, nel corso delle ricerche condotte a Cranbourne Chase (nel Dorset, Inghilterra meridionale ...
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Pragmatismo
Tiziano Bonazzi
di Tiziano Bonazzi
Pragmatismo
Origini e significato
Il pragmatismo è un movimento filosofico che, sorto negli Stati Uniti negli ultimi decenni dell'Ottocento, vi ha conosciuto [...] e religione e diedero un senso al caos sociale e morale del periodo; ma vennero anche usate dai cosiddetti 'darwinisti sociali' per sostenere l'ordine capitalistico esistente contro ogni tentativo di riforma, che a loro parere in realtà finiva ...
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La grande scienza. Le origini dell'etologia
Patrick Bateson
Le origini dell'etologia
L'etologia è nata per fornire un approccio biologico allo studio del comportamento. I suoi fondatori, comunemente [...] . David E. Allen (1976) descrive il progredire delle scienze naturali in Gran Bretagna che incentivò l'iniziale passione di Charles Darwin (1809-1882) per le collezioni di artropodi e l'attenzione che egli dedicò per tutta la vita al mondo che lo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgia Pollio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Piet Mondrian ha marcato profondamente lo sviluppo dell’arte astratta. Dopo esordi simbolisti [...] francesi, soprattutto Mallarmé. Si interessa di teosofia, una disciplina filosofica e contemplativa che coniuga l’evoluzionismo darwiniano ad aspetti mistici e prescrizioni di tradizione orientale.
La poetica di Mondrian si basa sulla convinzione che ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il termine transavanguardia, utilizzato per la prima volta nel 1979, rimanda al [...] , per esempio, l’attenzione alla natura e al fare arte. In entrambe le tendenze, infatti, troviamo la critica al positivismo darwiniano, il valore positivo che assumono i concetti di incertezza e complessità, una forte attenzione per il mestiere e la ...
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Neoplasie
Bruce N. Ames
Lois S. Gold e Walter C. Willett
Georges Mathé e Paolo Pontiggia
Giancarlo Vecchio
Cause e prevenzione, di Bruce N. Ames, Lois S. Gold e Walter C. Willett
Oncologia clinica, [...] La riduzione delle proteine sembra avere effetti simili, ma è stata studiata meno. L'adattamento (fitness) darwiniano negli animali sembra essere incrementato da cambiamenti ormonali che differiscono la funzione riproduttiva durante periodi di scarsa ...
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darwiniano
〈-vi-〉 (o darviniano) agg. e s. m. – 1. agg. Di Ch. R. Darwin; relativo a Darwin e alle sue teorie (v. darwinismo): le teorie d.; la concezione d., ecc. Nel linguaggio medico, lobulo d. (o tubercolo di Darwin), sporgenza più o meno...
darwinismo
〈-vi-〉 (o darvinismo) s. m. – 1. La teoria dell’evoluzione elaborata dal naturalista ingl. Charles R. Darwin 〈dàauin〉 (1809-1882), secondo la quale le specie più complesse e differenziate (incluso l’uomo) derivano da altre più semplici...