Neurologia delle emozioni
Alberto Oliverio
L’emozione tra biologia e fenomenologia
Riguardo alla natura delle emozioni, esistono due posizioni prevalenti: quella naturalistica e quella fenomenologica. [...] palpebre si abbassino, la fronte si corrughi, le lacrime siano pronte a sgorgare. Questa tesi è legata al pensiero di Charles Darwin, il quale in The expression of the emotions in man and animals (1872) sostiene che alcuni stimoli sarebbero in grado ...
Leggi Tutto
La letteratura della nuova Italia
Andrea Battistini
Nel maggio del 1913, mentre ancora «La Critica» veniva esaurendo la lunga serie di “Note” sulla più recente letteratura italiana, Benedetto Croce, [...] parte si denuncia il gusto per lo spiritismo, l’occultismo, la metempsicosi, in contrasto con le simpatie per l’evoluzionismo darwiniano, il cui determinismo è per altro contraddetto dalla visione cristiana di un Dio persona, dall’altra si condanna l ...
Leggi Tutto
Evoluzione biologica: quadro generale
Saverio Forestiero
Definibile come l'insieme dei cambiamenti che si realizzano lungo le linee di discendenza degli esseri viventi, l'evoluzione biologica presenta [...] senza riguardi per il futuro sia potuta entrare in rotta di collisione con la tradizione, ancora viva al tempo di Darwin, secondo cui l'evoluzione implicava invece il dispiegamento di un piano, l'esecuzione di un programma predefinito e l'attuazione ...
Leggi Tutto
corteggiamento
Sequenza di comportamenti che si manifesta prima e durante l’accoppiamento o la fecondazione e che costituisce una fase cruciale del comportamento riproduttivo volta al raggiungimento [...] sono rilasciati nell’ambiente circostante.
Interpretazioni teoriche e dati empirici
I sociobiologi, basandosi sul costrutto darwiniano della selezione sessuale, hanno studiato il significato funzionale ed evolutivo del c., evidenziando come i ...
Leggi Tutto
Diritto
Si chiama c. fortuito qualunque accadimento che renda inevitabile il verificarsi di un evento, costituendo l’unica causa efficiente di esso. Non ha valore concreto la distinzione tra c. fortuito [...] dell’universo che ne spiega la varietà e diversità. Al fondamentale uso della nozione di c. fatto dall’evoluzionismo darwiniano si riallaccia J. Monod, che vede la fonte ultima del progetto riproduttivo nel messaggio genetico i cui casuali errori ...
Leggi Tutto
apoptosi
Pietro Calissano
Nadia Canu
Il termine apoptosi, che etimologicamente significa caduta delle foglie o dei petali di un fiore, è stato coniato dai ricercatori che hanno descritto in termini [...] di massa serve per far funzionare meglio i neuroni sopravvissuti. Si tratta, in fondo, dello stesso principio darwiniano della sopravvivenza del più adatto nei confronti del continuo mutare dell’ambiente circostante. Nel caso del cervello, i ...
Leggi Tutto
Origini della vita
Samanta Pino
Ernesto Di Mauro
Le origini della vita non sono note. Le più recenti scoperte della chimica organica, della biologia molecolare e, soprattutto, i dati forniti dall’esplorazione [...] neodarwiniane le strutture nelle quali fenotipo e genotipo non sono entità distinte (per es., una molecola di RNA), mentre con darwiniano si indica l’esistenza di un fenotipo complesso e codificato, così come definito in modo classico (per es., una ...
Leggi Tutto
Competizione
Mauro Maldonato
Il termine competizione (dal latino tardo competitio, derivato da competere, "competere") designa la gara, la lotta, il misurarsi con qualcuno per la conquista di un primato. [...] - che attraverso i suoi modelli ha integrato le teorie ecologico-sistemiche con quelle genetiche - ha applicato il paradigma darwiniano all'evoluzione della società. Secondo tale paradigma, l'economia della natura in quanto tale è, come anche quella ...
Leggi Tutto
società animali Associazioni di animali composte da individui della stessa specie, più o meno intimamente legati fra loro dalle esigenze della vita, e caratterizzate dalla comunicazione tra gli individui. [...] oggi
Le caratteristiche della vita sociale come la cooperazione e l'altruismo hanno rappresentato importanti sfide al pensiero evolutivo darwiniano classico in cui la competizione tra gli individui, la lotta individuale per la sopravvivenza, e non la ...
Leggi Tutto
SELEZIONE
Saverio Forestiero
(XXXI, p. 321)
Selezione naturale. - Uno dei pilastri dello studio moderno dei viventi è costituito dall'assunto secondo il quale tutti gli adattamenti di un organismo al [...] di Lyell e che sarà pubblicata nel 1859 con il titolo: On the origin of the species by means of natural selection), Darwin ricevette da Wallace il saggio On the tendency of varieties to depart indefinitely from the original type, in cui l'autore ...
Leggi Tutto
darwiniano
〈-vi-〉 (o darviniano) agg. e s. m. – 1. agg. Di Ch. R. Darwin; relativo a Darwin e alle sue teorie (v. darwinismo): le teorie d.; la concezione d., ecc. Nel linguaggio medico, lobulo d. (o tubercolo di Darwin), sporgenza più o meno...
darwinismo
〈-vi-〉 (o darvinismo) s. m. – 1. La teoria dell’evoluzione elaborata dal naturalista ingl. Charles R. Darwin 〈dàauin〉 (1809-1882), secondo la quale le specie più complesse e differenziate (incluso l’uomo) derivano da altre più semplici...