La grande scienza. Neuroscienze
Robert M. Sapolsky
Neuroscienze
Gli eventi del XX sec. hanno mutato la percezione che abbiamo di noi stessi. Dal genocidio all'invenzione delle armi nucleari, dalla deforestazione [...] piccole regioni cerebrali in animali di laboratorio. È stato anche necessario, e non meno importante, il riconoscimento darwiniano delle grandi somiglianze neuroanatomiche e funzionali tra gli esseri umani e gli altri animali. Tutto questo ha portato ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Roberto Ardigò
Alessandro Savorelli
Agli inizi del Novecento Roberto Ardigò era ancora considerato, nell’ambito del positivismo italiano, l’autore di una sintesi in grado di superare gli opposti punti [...] Principles of biology (1864-67) di Herbert Spencer e The descent of man and selection in relation to sex (1871) di Darwin avevano ridotto la distanza tra uomo e animale, concependo la società umana come lo sviluppo di quella animale: anche per Ardigò ...
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Neuroscienze. Basi biologiche dei processi mentali
Alberto Oliverio
Lo studio della mente, dei suoi processi e dei suoi prodotti (idee, ricordi, emozioni e comportamenti) per lungo tempo è stato appannaggio [...] basi biologiche delle emozioni, adottano una posizione di tipo evolutivo e interpretano l'emozione alla luce del suo significato darwiniano, cioè della sua utilità per l'economia dell'organismo e della sua capacità di comunicare ad altri individui la ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Dall'immunita al sistema immunitario
Gilberto Corbellini
Dall'immunità al sistema immunitario
Lo studio sperimentale dell'immunità [...] informazione dal substrato al sistema di produzione degli enzimi, ma che alla base vi era un normale meccanismo darwiniano di mutazione e selezione, fu riformulato anche il problema della formazione dell'anticorpo. Così, la diversità degli anticorpi ...
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L'Ottocento: biologia. La citologia
François Duchesneau
La citologia
La teoria cellulare, formulata da Theodor Schwann e rielaborata nel corso del decennio 1850-1860 da Robert Remak e da Rudolf Virchow, [...] evolutivi. È in questa tendenza che va ricercato il significato dei concetti di 'citode' e di 'monera' proposti dal darwiniano Haeckel sin dal 1868. Il primo indicava gli ammassi elementari di protoplasma privi di nucleo, mentre il secondo designava ...
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L'Ottocento: biologia. La paleontologia
Nicolaas A. Rupke
La paleontologia
Durante la prima metà del XIX sec. la paleontologia fu una delle discipline scientifiche maggiormente innovative; tra i suoi [...] forme di vita sfavorite. Anche l'estinzione, così come l'origine delle specie, doveva essere stata un processo graduale e Darwin ridimensionò la prova delle estinzioni di massa, asserita ogni volta che, al di là di un importante limite stratigrafico ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. La matematizzazione della biologia e la biomatematica
Giorgio Israel
La matematizzazione della biologia e la biomatematica
Le sorgenti concettuali [...] B.S. Haldane e Sewall Wright. I tre protagonisti di questi sviluppi erano influenzati non soltanto dai temi del darwinismo, del mendelismo e della biometria, ma ritenevano che la fisica dovesse essere il riferimento concettuale per la costruzione ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il ritorno a Kant nasce sia in reazione alle difficoltà, da parte del pensiero hegeliano, [...] così aspettare il dopoguerra perché filosofie come la fenomenologia, la psicanalisi, il neopositivismo, l’evoluzionismo darwiniano, il pragmatismo ecc. possano innestarsi nelle tradizioni nazionali italiane, contribuendo ad arricchire il dibattito ...
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Devianza
Roberto Beneduce
Si indicano come devianti i comportamenti che implicano una trasgressione rispetto ai modelli culturali prevalenti di un gruppo sociale, in una direzione disapprovata dalla [...] . È questo lo scenario caratteristico delle società industriali, dove la selezione naturale delle specie prospettata dal modello darwiniano e la logica dei nuovi modi di produzione sembravano concorrere a definire, in piena armonia, tempi e scopi ...
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L'Ottocento: chimica. Una nuova scienza
David M. Knight
Una nuova scienza
Se per scienza si intende un corpus di conoscenze empiriche regolato e ordinato dalla teoria, allora si può affermare che la [...] trionfi però fece seguito, verso la fine del secolo, un periodo di incertezza: l'attenzione generale era calamitata dal darwinismo e dalla genetica. Ci si chiedeva se fosse ancora possibile considerare la sobria chimica dell'epoca, che aveva trovato ...
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darwiniano
〈-vi-〉 (o darviniano) agg. e s. m. – 1. agg. Di Ch. R. Darwin; relativo a Darwin e alle sue teorie (v. darwinismo): le teorie d.; la concezione d., ecc. Nel linguaggio medico, lobulo d. (o tubercolo di Darwin), sporgenza più o meno...
darwinismo
〈-vi-〉 (o darvinismo) s. m. – 1. La teoria dell’evoluzione elaborata dal naturalista ingl. Charles R. Darwin 〈dàauin〉 (1809-1882), secondo la quale le specie più complesse e differenziate (incluso l’uomo) derivano da altre più semplici...