Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Giuseppe Levi
Andrea Grignolio
Giuseppe Levi, fra i grandi studiosi del sistema nervoso della prima metà del Novecento, fu pioniere delle colture in vitro dei tessuti, e svolse ricerche fondamentali [...] approccio di tipo morfologico, nel quale la forma delle strutture anatomiche era vista in chiave filogenetica (dunque darwiniana) e intesa come ricerca delle basi materiali delle funzioni fisiologiche. Levi, pur scegliendo la carriera di anatomista ...
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Botanica
John Heslop-Harrison
Introduzione
La botanica è la scienza che studia le piante. L'unità di questa scienza sta nell'oggetto trattato e non negli scopi che si prefigge chi ad essa si dedica, [...] di correlazione e di posizione nella scala evolutiva. Sono state invece per lo più ignorate le implicazioni della teoria darwiniana riguardo all'applicazione del sistema in sé, e in particolare riguardo al significato dell'idea di non fissità delle ...
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Famiglia zoologica dell’ordine dei Primati che comprende la specie umana attuale, le specie umane estinte, note attraverso resti fossili, e le grandi scimmie. Il complesso di processi evolutivi che per [...] della seconda metà dell’Ottocento – ma soprattutto quelle numerosissime del Novecento, lette alla luce della teoria darwiniana – hanno evidenziato che il primo segnale nel processo di ominazione è stato invece l’acquisizione della postura ...
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Neuroscienze
Pietro Calissano
Jacopo Meldolesi
Flavia Valtorta
Francesco Clementi
Parte introduttiva
di Pietro Calissano
Per neuroscienze si intende quell'insieme di discipline che studiano come [...] popolazioni di neuroni. E si è scoperto che questo evento costituisce una variante della più generale e feroce selezione darwiniana del più adatto alla sopravvivenza. Nel corso dello sviluppo ogni neurone tenta di stabilire dei collegamenti con altri ...
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VARIABILITÀ (XXXIV, p. 997)
Giuseppe MONTALENTI
Biologia. - È nozione di dominio comune che tutti gli individui appartenenti ad una stessa specie non sono identici. Non lo sono neppure gli individui [...] sempre conto della distinzione. Perciò, ammettendo che la selezione naturale (il massimo fattore esterno dell'evoluzione, nella concezione darwiniana) agisca sopprimendo, per es., i minus varianti, e favorendo invece la vita dei plus varianti per un ...
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La grande scienza. Immunologia
Alberto Mantovani
Immunologia
La sopravvivenza dell'individuo e della specie in un ambiente microbiologico potenzialmente ostile dipende dall'esistenza di un sistema immunitario [...] immunitario e, paradossalmente, lo conoscono molto meglio degli stessi immunologi. Si tratta, ovviamente, di una conoscenza darwiniana, basata sulla selezione delle varianti virali che meglio si adattano a sfuggire all'attacco del sistema immunitario ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. La biomedicina
Gilberto Corbellini
Daniel Kevles
La biomedicina
La nascita e l'affermazione della biomedicina ha rappresentato uno [...] di una tesi ‒ quella dell'unità della vita ‒ affermata dalla biologia e dalla medicina fin dai tempi della teoria darwiniana dell'evoluzione e la sua applicazione anche alla specie umana, avvenuta all'inizio del periodo preso in considerazione in ...
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MEMORIA
Alberto Oliverio
Bruno Antonini
(XXII, p. 829; App. IV, II, p. 428)
Neurobiologia. - Oggi esiste un consenso generale sul fatto che i processi mnestici rispondano a un passaggio dalla m. a [...] in modo simile allo stesso tipo di stimoli. Secondo Edelmann la variabilità individuale dipende da una sorta di selezione darwiniana che comporta una selezione di strutture nervose o gruppi di neuroni che reagiscono più di altri a stimoli particolari ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1991-2000
1991-2000
1991
Il sistema operativo Linux. Uno studente finlandese, Linus Torvalds, sviluppa il sistema operativo Linux. Il sistema può essere distribuito, [...] fuso mitotico, una struttura necessaria alla ripartizione dei cromosomi tra le due cellule figlie.
Il manifesto della medicina darwiniana. L'evoluzionista George C. Williams e lo psichiatra Randolph M. Nesse pubblicano un articolo che mette in luce ...
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Origini dell'uomo
Emiliano Bruner
Rispetto alle altre discipline scientifiche, l'antropologia presenta una rara anomalia, ovvero la completa circolarità tra osservato e osservatore. L'uomo è al tempo [...] , quindi un vertebrato, e così via. Le regole della trasmissione genetica, in accordo con le teorie dell'evoluzione darwiniana e della selezione naturale, sono valide anche per il genere umano. La principale difficoltà nell'applicare integralmente le ...
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neodarwinismo
(o neodarvinismo) s. m. [comp. di neo- e darwinismo (o darvinismo)]. – In biologia, termine con il quale si designa la teoria, formulata fra il 1930 e il 1950, che riprende e amplia la teoria darwiniana dell’evoluzione sulla...
teoria
teorìa s. f. [dal gr. ϑεωρία, der. di ϑεωρός (v. teoro), e quindi, in origine, «delegazione di teori»; nel sign. 1, attraverso il lat. tardo theorĭa]. – 1. Formulazione logicamente coerente (in termini di concetti ed enti più o meno...