Genetica delle popolazioni umane
Andrea Novelletto
La genetica delle popolazioni si occupa di come le leggi di Mendel e gli altri principi della genetica si applichino a intere popolazioni di organismi [...] ruolo predominanterispetto all'altra. La questione ripropone, a un livello microevolutivo, il dualismo fra evoluzione neutrale ed evoluzione darwiniana (v. evoluzione).
Le regioni del genoma finora più studiate, vale a dire il DNA mitocondriale e il ...
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La variabilità del corpo nelle popolazioni
Gabriella Spedini
L'approccio allo studio della diversità
All'interno della specie, la circolazione dei geni è aperta in tutte le direzioni, dato che per definizione [...] in tempi geologici per effetto dell'evoluzione. Il problema della diversificazione delle razze costituisce un elemento fondamentale della teoria darwiniana sull'origine dell'uomo. Il punto di vista di Darwin è che le razze, da lui concepite come ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. La matematizzazione della biologia e la biomatematica
Giorgio Israel
La matematizzazione della biologia e la biomatematica
Le sorgenti concettuali [...] riguardavano il tema della continuità dell'evoluzione e soprattutto i meccanismi della selezione naturale, che nella teoria darwiniana apparivano oscuri e privi di una spiegazione convincente. Si affacciò così l'idea che questa spiegazione potesse ...
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Genetica
HHarold Leslie K. Whitehouse
Claudio Barigozzi
Leslie C. Dunn
Giuseppe Montalenti
di Harold Leslie K. Whitehouse, Claudio Barigozzi, Leslie C. Dunn, Giuseppe Montalenti
GENETICA
Genetica
di [...] La conservazione dei sistemi viventi. □ Bibliografia.
1. Aspetti della teoria della selezione naturale
La formulazione della teoria darwiniana del meccanismo dell'evoluzione fu uno dei grandi avvenimenti del sec. XIX. La teoria affermava che la vita ...
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L'Ottocento: biologia. Studi sull'ereditarieta
Federico Di Trocchio
Studi sull'ereditarietà
I fenomeni dell'eredità biologica furono considerati fino a tutto il Settecento secondari e non particolarmente [...] le cellule o unità elementari non soltanto dei genitori ma anche degli altri antenati. L'idea centrale della proposta darwiniana era che ogni unità elementare dell'organismo (Darwin allude abbastanza chiaramente alle cellule) è in grado di produrre ...
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Origini della vita
Samanta Pino
Ernesto Di Mauro
Le origini della vita non sono note. Le più recenti scoperte della chimica organica, della biologia molecolare e, soprattutto, i dati forniti dall’esplorazione [...] di tipo metabolico non sarebbero state in grado di giungere a quell’originario sistema di reazioni capace di evoluzione darwiniana, sistema il cui abbozzo è stato necessariamente il passo iniziale dell’evoluzione.
Questo non significa affermare che ...
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MUTAGENESI
Luciana Migliore
La m. è il processo di alterazione dell'informazione genetica, sia a livello di singoli geni, sia a livello cromosomico, sia a livello di genoma; comprende anche l'insieme [...] e riproduzione) e dal vaglio che l'''ambiente'' effettua su tutti i nuovi genotipi prodotti (selezione naturale darwiniana). Alla produzione di variabilità genetica contribuisce in modo determinante il fenomeno della mutazione. La probabilità che ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
I segni del tempo: teorie e storie della Terra
Luca Ciancio
La fase storica che va dalla ricezione della scienza newtoniana al diffondersi del pensiero illuminista nel corso del Settecento e poi, nel [...] . Nel 1864, nella lezione pubblica intitolata L’uomo e le scimie, De Filippi non solo si schierò a favore dell’evoluzione darwiniana ma, richiamandosi al pensiero di Thomas Huxley, sostenne che l’evidente somiglianza anatomica tra l’uomo e le scimmie ...
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La grande scienza. Le origini dell'etologia
Patrick Bateson
Le origini dell'etologia
L'etologia è nata per fornire un approccio biologico allo studio del comportamento. I suoi fondatori, comunemente [...] . Questa concezione rappresentò una tappa cruciale nel processo di integrazione dello studio del comportamento con la rinnovata sintesi darwiniana prodotta negli anni Venti e Trenta da Ronald A. Fisher, Sewall Wright e John B.S. Haldane.
Sebbene ...
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BUZZATI TRAVERSO, Adriano
Bernardino Fantini
Nacque a Milano il 6 apr. 1913, in una famiglia di origini bellunesi, da Giulio Cesare e da Alba Mantovani, fratello dello scrittore Dino e nipote di D. [...] la genetica come strumento principale per lo studio sperimentale dell'evoluzione biologica, in una cultura italiana in cui la teoria darwiniana era considerata ancora poco più che una audace ipotesi. A partire dal 1951, con l'allievo R. Scossiroli ...
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neodarwinismo
(o neodarvinismo) s. m. [comp. di neo- e darwinismo (o darvinismo)]. – In biologia, termine con il quale si designa la teoria, formulata fra il 1930 e il 1950, che riprende e amplia la teoria darwiniana dell’evoluzione sulla...
teoria
teorìa s. f. [dal gr. ϑεωρία, der. di ϑεωρός (v. teoro), e quindi, in origine, «delegazione di teori»; nel sign. 1, attraverso il lat. tardo theorĭa]. – 1. Formulazione logicamente coerente (in termini di concetti ed enti più o meno...