SOCIOBIOLOGIA
Stefano Scucchi
La s. è la branca della biologia che si occupa dello studio sistematico delle basi biologiche di tutti i comportamenti sociali. Essa deve la sua formalizzazione a E.O. [...] mechanisms and management, a cura di P.A. Mackowiak, New York 1991, pp. 105-24; G.C. Nesse, G.C. Williams, The dawn of Darwinian medicine, in Q. Rev. Biol., 66 (1991), pp. 1-22; S.C. Wooley, D.M. Garner, Obesity treatment: The high cost of false hope ...
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Lessona, Michele
Naturalista e letterato (Venaria Reale, Torino, 1823 - Torino 1894). Laureatosi in medicina nel 1846, dopo un breve periodo di esercizio professionale a Torino si trasferì in Egitto, [...] . Fu anche autore di manuali scolastici che furono tra i primi a introdurre nelle scuole italiane la teoria evoluzionistica darwiniana. Nel 1864 fu nominato ordinario di Zoologia all’università di Bologna; l’anno successivo fu chiamato a Torino per ...
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Il protrarsi nel tempo per una durata notevole e senza variazioni considerevoli.
Botanica
Si dice persistente un organo che si mantiene sulla pianta per un tempo assai più lungo del normale, per es., [...] per lunghi periodi di tempo e, quindi, di mantenere la colonizzazione di un sito; viene indicata anche come fitness darwiniana.
Medicina
P. delle immagini retiniche Il fenomeno per il quale l’immagine di un oggetto sulla retina è percepita più ...
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Introduzione
Con disturbo del c. ci si riferisce a un costrutto che ha subito una continua trasformazione concettuale nella storia della neuropsichiatria. Tra i disturbi del c. vengono annoverati i disordini [...] Torino 1995).
J.L. Cummings, D.F. Benson, Dementia: a clinical approach, Boston 19922.
M.T. McGuire, A. Troisi, Darwinian psychiatry, New York 1998 (trad. it. Roma 2003).
M.M. Mesulam, Principles of behavioural and cognitive neurology, New York 2000 ...
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MENTE
Antonio Rainone
Massimo Stanzione
Premessa.- Collocata com'è al punto d'incontro tra speculazione gnoseologica, metafisica, etica e teologica, nel corso del pensiero occidentale la m. e le funzioni [...] von Baer, R. Remak, R. Virchow, A. Kölliker, A. Kovalewski e O. Hertwig sembrava accordarsi meglio con la concezione darwiniana del tempo e della trasformazione, perché "l'omologia di sviluppo di tutte le strutture organiche, animali e vegetali, non ...
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Adattamento
Rosadele Cicchetti e Per-Olof Åstrand
Il termine indica, in generale, il conformarsi a determinate condizioni e situazioni. In biologia sta a significare la relazione tra le strutture e [...] ambito della quale sono favorite le combinazioni più adatte a ogni particolare ambiente. I punti più vulnerabili della teoria darwiniana riguardavano proprio l'esistenza, in una determinata popolazione, di una varietà iniziale di forme, nonché di una ...
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Genetica delle popolazioni umane
Andrea Novelletto
La genetica delle popolazioni si occupa di come le leggi di Mendel e gli altri principi della genetica si applichino a intere popolazioni di organismi [...] ruolo predominanterispetto all'altra. La questione ripropone, a un livello microevolutivo, il dualismo fra evoluzione neutrale ed evoluzione darwiniana (v. evoluzione).
Le regioni del genoma finora più studiate, vale a dire il DNA mitocondriale e il ...
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GENETICA
Marcello Siniscalco
Jonathan Beckwith
Alberto Piazza
Genetica di Marcello Siniscalco
Sommario: 1. Premessa. 2. Un decennio di scoperte dionisiache e progressi apollinei: a) la reazione polimerasica [...] delle specie il meccanismo dell'adattamento biologico per selezione naturale: un maggiore o un minore adattamento (fitness darwiniana) significa capacità di generare figli che possano raggiungere l'età fertile in numero maggiore o minore rispetto ...
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Mente e cervello
Pietro Calissano
Il cervello
Il sistema nervoso, di cui il cervello costituisce la parte più consistente, ha la funzione di ricevere informazioni dal mondo esterno, elaborare queste [...] un inutile ed energeticamente costoso fardello per la comunità delle cellule attive. Si tratta di una vera e propria selezione darwiniana che opera in modo massiccio negli anni di sviluppo, tanto da portare a una riduzione di circa il 50% l ...
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GADDI, Paolo
Giulia Crespi
Nato a Modena il 1° ott. 1805, si laureò in medicina e chirurgia nella sua città natale nel 1832. Durante il corso di laurea (1825-30) redasse un gran numero di appunti e [...] morfologica e funzionale con quella dell'uomo, che interpretò come argomento scientifico in contrasto con la teoria darwiniana dell'origine comune delle due specie (Dimostrazione anatomica intorno alla maggiore perfezione della mano dell'uomo ...
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neodarwinismo
(o neodarvinismo) s. m. [comp. di neo- e darwinismo (o darvinismo)]. – In biologia, termine con il quale si designa la teoria, formulata fra il 1930 e il 1950, che riprende e amplia la teoria darwiniana dell’evoluzione sulla...
teoria
teorìa s. f. [dal gr. ϑεωρία, der. di ϑεωρός (v. teoro), e quindi, in origine, «delegazione di teori»; nel sign. 1, attraverso il lat. tardo theorĭa]. – 1. Formulazione logicamente coerente (in termini di concetti ed enti più o meno...