Kauffman, modello NK di
Modello matematico utilizzato per l’analisi di sistemi complessi: prende il nome dalla lettera N di network e dall’iniziale del cognome di S.A. Kauffman, biologo teorico statunitense. [...] la quale complessità degli organismi e dei sistemi biologici derivi dall’auto-organizzazione in dinamiche distanti dall’equilibrio, e non solo dalla selezione naturale darwiniana, servendosi per analizzare il problema di modelli di rete booleana. ...
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Società primitive
Adam Kuper
Introduzione
Il termine 'primitivo' deriva dal latino primitivus, che significa 'primo in ordine di tempo'. In questa accezione è usato in varie lingue europee per indicare [...] non fosse stata gravata da un eccesso di donne e di bambini (è probabile che questa idea fosse ispirata alla teoria darwiniana della lotta per la sopravvivenza). Per procurarsi le donne, le bande di guerrieri le avrebbero rapite ai nemici. Poiché le ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del XIX secolo il nuovo indirizzo di ricerca inaugurato in Francia da Auguste Comte dà vita [...] da un incrocio di alcune idee comtiane, da un lato, con la riflessione utilitarista e, dall’altro, con quella darwiniana, mentre il positivismo tedesco ha una radice più esplicitamente materialista. Il positivismo italiano è invece segnato da un ...
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intenzionalita condivisa
intenzionalità condivisa locuz. sost. f. – Teoria proposta dallo psicologo M. Tomasello, secondo la quale i processi linguistici che caratterizzano la comunicazione umana, anche [...] , M. Carpenter, Shared intentionality, in Developmental science, 2007). Nelle ricerche di Tomasello la prospettiva evolutiva darwiniana della naturalizzazione della mente, viene a integrare le teorie dell’intenzionalità a partire dagli aspetti ...
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Fawcett, Henry
Economista e politico inglese (Salisbury 1833 - ivi 1884). Si formò all’Università di Cambridge, dove, nonostante la cecità che lo colpì giovanissimo, divenne professore di economia politica. [...] il 1884, fu nominato ministro delle Poste nel 1880, introducendo molte innovazioni nel sistema postale inglese. Nel dibattito culturale si distinse in particolar modo per la sua difesa della teoria darwiniana e il suo sostegno al suffragio femminile. ...
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Evoluzione culturale
John Tyler Bonner
Introduzione
Con l'espressione 'evoluzione culturale' si intendono comunemente i mutamenti nelle attività culturali, il patrimonio culturale delle società umane. [...] di usanze e tradizioni da una generazione all'altra - è quello di istituire un confronto con l'evoluzione darwiniana. Entrambe le forme di evoluzione sono caratterizzate da un sistema di trasmissione ereditaria, ma come vedremo tali sistemi ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. La biologia evoluzionistica e la genetica
Garland E. Allen
La biologia evoluzionistica e la genetica
L'eredità di Darwin
Alla fine [...] marini, nei canini della tigre dai denti a sciabola e in numerosi altri casi. Studi successivi mostrarono che spiegazioni darwiniane più convenzionali avrebbero potuto render conto di ciò che appariva come una tendenza nei dati fossili (nel caso dell ...
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Lessona, Michele
Naturalista e letterato (Venaria Reale, Torino, 1823 - Torino 1894). Laureatosi in medicina nel 1846, dopo un breve periodo di esercizio professionale a Torino si trasferì in Egitto, [...] . Fu anche autore di manuali scolastici che furono tra i primi a introdurre nelle scuole italiane la teoria evoluzionistica darwiniana. Nel 1864 fu nominato ordinario di Zoologia all’università di Bologna; l’anno successivo fu chiamato a Torino per ...
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Il protrarsi nel tempo per una durata notevole e senza variazioni considerevoli.
Botanica
Si dice persistente un organo che si mantiene sulla pianta per un tempo assai più lungo del normale, per es., [...] per lunghi periodi di tempo e, quindi, di mantenere la colonizzazione di un sito; viene indicata anche come fitness darwiniana.
Medicina
P. delle immagini retiniche Il fenomeno per il quale l’immagine di un oggetto sulla retina è percepita più ...
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COMES, Orazio
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Monopoli (Bari) l'11 nov. 1848 da Onofrio, e da Caterina Pignatelli; frequentò all'università di Napoli il corso di scienze naturali e si laureò con [...] e pistilli doveva provare la autogamia dell'incrocio, gli studi più recenti e coerenti con la teoria darwiniana della variabilità nella specie, presupposto alla selezione, sostenevano l'assoluta generalità della fecondazione eterogamica. Ne erano ...
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neodarwinismo
(o neodarvinismo) s. m. [comp. di neo- e darwinismo (o darvinismo)]. – In biologia, termine con il quale si designa la teoria, formulata fra il 1930 e il 1950, che riprende e amplia la teoria darwiniana dell’evoluzione sulla...
teoria
teorìa s. f. [dal gr. ϑεωρία, der. di ϑεωρός (v. teoro), e quindi, in origine, «delegazione di teori»; nel sign. 1, attraverso il lat. tardo theorĭa]. – 1. Formulazione logicamente coerente (in termini di concetti ed enti più o meno...