Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Rodolfo Mondolfo
Fabio Frosini
Vissuto a contatto con alcuni tra i più violenti conflitti politici del 20° sec., l’Italia tra il 1910 e il 1930 e l’Argentina degli anni Quaranta-Settanta, Rodolfo Mondolfo [...] quasi naturalistico (laddove in precedenza aveva fatto rilevare che Marx rifuggiva talmente dal naturalismo, da travisare Charles R. Darwin in termini lamarckiani, cfr., Feuerbach e Marx, cit., pp. 72-73). Per cui, mentre altrove la necessità veniva ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Cesare Lombroso
Valeria Babini
Caso eccezionale nella storia culturale italiana per la fama delle sue opere, discusse in tutto il mondo, Cesare Lombroso fu psichiatra, antropologo, sociologo, ma incarnò [...] è chiamata: i più recenti esiti scientifici, tra cui, non ultimo, The origin of the species (1859) di Charles R. Darwin – uscita in lingua italiana nel 1865 – gli sembrano annunciare una rivoluzione filosofica epocale in cui si sente chiamato a dare ...
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RELIGIONI, Storia delle (XXIX, p. 29)
Alfonso M. Di Nola
Definizione e fase critica di sviluppo. - Una definizione della s. d. r., nell'attuale sviluppo, non può eludere il problema della crisi d'identità [...] i bambini e si prolunga talvolta nevroticamente nell'età adulta. Accogliendo l'ipotesi sull'orda primitiva avanzata inizialmente da Darwin e poi sviluppata da Atkinson (in appendice a A. Lang, Social origins, Londra 1903), al principio dell'umanità ...
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Magia
Gilbert Lewis
Evoluzione del concetto
Il termine 'magia', di uso corrente, ha una lunga storia e ha assunto connotazioni diverse nel corso del tempo. Lo scetticismo nei confronti dei poteri o [...] nel progresso e la convinzione della superiorità della civiltà occidentale e della religione cristiana; la teoria evoluzionistica di Darwin aveva stimolato la riflessione in molti campi, inclusi lo studio della religione e della società (v. Burrow ...
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La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Fisica e filosofia della scienza all'alba del XX secolo
Don Howard
Fisica e filosofia della scienza all'alba del XX secolo
Simbiosi disciplinare
La [...] Mach preferiva definire il suo punto di vista come 'biologico-economico'. Biologico per l'attenzione verso la lezione di Darwin riguardo alle origini naturali delle capacità cognitive umane (capacità che, di conseguenza, devono essere almeno in parte ...
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Scienza e società
Gianni Statera
Le origini del problema
Il problema dei rapporti fra conoscenza scientifica, da un lato, e sistemi sociali, mutamento sociale e culturale, dall'altro, si pone fin dal [...] controversie, rivalità, propensioni a non abbandonare le proprie ipotesi teoriche pur di fronte a ripetuti scacchi sperimentali. Così Darwin scriveva amareggiato all'amico Lyell, che lo aveva messo in guardia dal pericolo di essere battuto sul tempo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Bertrando Spaventa
Alessandro Savorelli
Bertrando Spaventa fu il rappresentante più dinamico di quel gruppo di intellettuali che si suole denominare degli ‘hegeliani napoletani’. La sua fama era già [...] introduttivo, prefazioni, note e apparati di F. Valagussa, Milano 2009).
Un frammento inedito di Bertrando Spaventa su Vico e Darwin, «Bollettino del Centro di studi vichiani», 1974, 4, pp. 34-38.
Lezioni inedite di Filosofia del diritto. Modena 1860 ...
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Psiche
Riccardo Zerbetto
L'etimologia del termine psiche (dal greco ψυχή, connesso con ψύχω, "respirare, soffiare") si riconduce all'idea del 'soffio', cioè del respiro vitale; presso i greci designava [...] tendono a riprodursi e a perfezionarsi servendosi degli individui che li veicolano, secondo la teoria evolutiva di Ch. Darwin successivamente ripresa e sviluppata da R. Dawkins. Nel caso di esseri dotati non solo di un patrimonio genetico-biologico ...
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Coscienza
Alberto Oliverio
Lucio Pinkus
Bruno Callieri
Gianna Gigliotti
Dal latino conscientia, derivato di conscire, "essere consapevole" (composto di cum, "con", e scire, "sapere, conoscere"), [...] , 1/5 di 'deisidaimonia', 1/5 di pregiudizio, 1/5 di vanità e 1/5 di consuetudine, mentre per C. Darwin essa consisterebbe solo nel rimorso per le azioni che sappiamo dettate dai nostri desideri anziché dagli impulsi sociali. F. Nietzsche attribuisce ...
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Progresso
Gennaro Sasso
di Gennaro Sasso
Progresso
sommario: 1. Introduzione. 2. Diversità d'accenti nella critica dell'idea di progresso. a) Il ‛tramonto dell'Occidente' e l'avvento degli ‛uomini metallici'. [...] , basterà non tanto ricordare il suo dichiarato antipositivismo, o la critica a più riprese rivolta all'evoluzionismo di Darwin, quanto piuttosto riflettere sul punto che, come il positivismo (e il naturalismo che lo sottende) implica pur sempre ...
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darwiniano
〈-vi-〉 (o darviniano) agg. e s. m. – 1. agg. Di Ch. R. Darwin; relativo a Darwin e alle sue teorie (v. darwinismo): le teorie d.; la concezione d., ecc. Nel linguaggio medico, lobulo d. (o tubercolo di Darwin), sporgenza più o meno...
darwinismo
〈-vi-〉 (o darvinismo) s. m. – 1. La teoria dell’evoluzione elaborata dal naturalista ingl. Charles R. Darwin 〈dàauin〉 (1809-1882), secondo la quale le specie più complesse e differenziate (incluso l’uomo) derivano da altre più semplici...